Giovanna Carone - Mirko Signorile

Mirazh

Recensione
Pubblicato il 13/04/2015
Voto: 8/10

Giovanna Carone (voce) e Mirko Signorile (pianoforte) è un duo dall’affiatamento artistico collaudato e tornano nel 2014 con un lavoro Mirazh (Digressione Music) che coniuga un'affascinante eleganza formale a un potente contenuto emotivo. Sì perché la musica la si può analizzare fin che si vuole, discernere, etichettare o farne oggetto di disputa anche feroce, ma alla fine un disco rimane vivo se e finché crea magia, trasporto e sogno intimo. Per questo potremmo cominciare come il solito ad affrontare un discorso sul piano prettamente stilistico, rispolverando i soliti cliché, oppure parlando delle liriche cercandone il significato più profondo. Potremmo per esempio dire che la vocazione jazz di Mirko Signorile incontra quella più cantautorale con il contributo vocale dalle venature liriche di Giovanna Carone. Un rimando mentale, a voler fare dei nomi, alla migliore tradizione italiana con le interpretazioni di Mina o di Ornella Vanoni, magari a volte tendente ad alcuni accenti dei portoghesi Madredeus.

Potremmo ancora aggiungere che la grande novità del disco è l’incontro a livello di testi tra la lingua yiddish e quella italiana, dando vita a un sorprendente dialogo oltre ogni barriera culturale e linguistica. E qui davvero raggiungiamo la vera unicità di questa performance. Una liaison linguistica che non si fonda sull’alternanza di testi in una o nell’altra tradizione, ma addirittura sulla permeazione dei due idiomi all’interno della stessa canzone. Sublime la costruzione stilistica di Oltre che fa letteralmente decollare l’anima verso una sospensione temporale della mente. Sintesi perfetta di eleganza e melodia in Quando vedrai Despina o in Despina me-eyver-le-yam (versione yiddish) un ritornello apparentemente lezioso, ma di classe che si appiccica subito nella memoria. Un andamento vocale e strumentale fatto di sali e scendi, dove le mani di Signorile incalzano con brio la lunga tastiera e disegnano le note come in un refrain danzante. Vi a shpil: Ipazia è un’ altra dimostrazione di forza e delicatezza allo stesso tempo. Volubile come una donna charmant, barocca al punto giusto questo brano in lingua yiddish regala sorprendentemente echi e profumi esotici a un lavoro dai toni vivaci.  Struggente e romantica la chiusura con il brano Mirazh dove un pianoforte protagonista tesse una lunga e intrecciata scia armonica su un contributo canoro sinuoso e discreto.

Avrei potuto dire tutto questo e alla fine l’ho detto. Al contrario mi sarebbe piaciuto non parlare, per una volta, perché questo disco ha la forza della calma, ha il tatto del genio e il calore di un vecchio ricordo. Una musica che difficilmente sarà scambiata per qualcosa che non sia una vera emozione.  Una musica che difficilmente sarà scambiata per qualcosa di simile, perché quando una canzone è compiuta si regge in piedi da sola e non ha bisogno di essere commentata. Va solo ascoltata e si può spegnere il cervello. Disco consigliatissimo!

Vi a Shpil: Ipazia (2014)
Vi a Shpil: Ipazia (2014)
Giovanna Carone - Mirko Signorile - Mirazh

Giovanna Carone - Mirko Signorile

Mirazh

Cd, 2014, Digressione Music
Genere: Folk , Canzone d'autore , Free jazz

Brani:

  • 1) Where is here
  • 2) Oltre
  • 3) Quando vedrai
  • 4) Aponim Fedora
  • 5) Eufemia Bazar
  • 6) Inseguendo Zobeide
  • 7) Shmaragden
  • 8) Bauci sospesa
  • 9) Armilla
  • 10) Vi a shpil: Ipazia
  • 11) Despina me-eyver-le-yam
  • 12) Mirazh

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