Bona Head

The Path

Recensione
Pubblicato il 14/06/2012
Voto: 7/10

Ritorniamo, dopo solo un anno, ad ascoltare il nuovo lavoro solista di Bona Head. Ripercorriamo così con una certa curiosità la strada intrapresa con Colours Doors Planet. Un percorso che ci aveva proiettato in un viaggio interiore attraverso le porte delle percezioni più intime.

L’intenzione di questo nuovo episodio è quella di esplorare la vita, i vissuti, i luoghi e gli angoli dove le esperienze si consumano. A partire da queste tematiche, Roberto Bonazzoli (alias Bona Head) tratteggia un quadro umano puntuale e ricco di sfumature. Un suono ispirato dalla dream-tronica spaziando sino all’ambient pop per ampiezza di arrangiamenti orchestrali e sinfonici.

Benché l'album risulti assai curato e dotato di un impianto sonoro avanguardista, occorre dire fin dall’inizio come si denoti nel complesso una certa staticità sotto il profilo dell’impronta narrativa e, soprattutto, dell'intensità comunicativa. Troppo spesso durante l'ascolto del disco affiora una certa sensazione d’incompiutezza, come se molti suoi passaggi fossero bozzetti di canzoni e armonie non del tutto sviluppate; sensazione peraltro confermata dallo stesso andamento del disco che fa della sua compattezza monolitica il suo elemento predominante. Tuttavia il romanticismo da notturno nordico che affiora tra la nebbia impalpabile, unito alla capacità di arricchire reminiscenze kraute con gentilezza e candore un po' ovunque, sono tutti argomenti sufficienti a rendere il disco più che godibile.

Il lavoro sul suono è, se possibile, ancora più accurato, come dimostra lo slow-core volatile e ovattato di Way out. Un gioco di sottili incroci tra una ritmica compassata, dove il suono delle chitarre si eleva per la sua purezza, e arrangiamenti celestiali frutto di stratificazioni elettroniche. Una visione onirica accompagnata da una voce effettata. Gli episodi più convincenti risultano così alla fine quelli in cui si rompe lo schema ormai consolidato del ritornello lento, accelerata e brusca interruzione di una possente sessione ritmica drum and bass. Tracce in cui si sostituisce lentamente la razionalità con l’essenzialità dell’intimo. Un brano strumentale come Holes and Snares sfuma con naturalezza da un intro piano solo a un interludio quasi space-rock. Un pezzo “da novanta” come Dead Zone pare un’aurora che splende nell’aria glaciale e rarefatta con il suo incedere dilatato ben oltre il minutaggio standard. Una scelta coerente che impreziosisce i picchi del brano stesso tenendo sospeso il fascino evocato. Passaggi e paesaggi tipicamente dream (e anche un po’ erranti) in Reassuring Plains e The Perfection (Epilogue). Esperienze sensoriali osservando l’ambiente circostante.

Il continuo variare della modulazione vocale aggiunge ulteriore, affascinante imperscrutabilità a questo lavoro. Un percorso denso di suggestioni particolari come un sussurro, una foglia che cade dall’albero, un timido raggio di sole tra i vetri di una finestra. Un suono ibrido, uno sbalorditivo affresco romantico dalle tinte sinfoniche, fondato su matrici psych-pop e contaminazioni vagamente post-rock. Insomma echi di Anthony and The Johnsons tra basi elettroniche eteree e sognanti come nelle ultime derive ambientali di Jimmy LaVallee e il suo progetto The Album Leaf.

Sfuggente pertanto da qualsiasi tentativo di inquadramento musicale, The Path è un lavoro che racchiude in sé attenzione per il particolare e senso della misura senza però tralasciare il lato istintivo ed emozionale della musica. Oltre la razionalità, è questo il fattore maggiormente rilevante.

Bona Head - The Path

Bona Head

The Path

Cd, 2012
Genere: Elettronica , Dream pop , Dream pop

Brani:

  • 1) Incipt
  • 2) R.E.M.
  • 3) The Path
  • 4) Unreal Wood
  • 5) Way Out
  • 6) Corner
  • 7) Holes And Snares
  • 8) Chasm
  • 9) Dead Zone
  • 10) Return To The Path
  • 11) Reassuring Plains
  • 12) Relax
  • 13) Call
  • 14) Mystic Mountain
  • 15) The Perfection (Epilogue)

Informazioni tratte dal disco

Autore : Roberto Bonazzoli “Bona Head”
Titolo: The Path
Data pubblicazione : 21.05.2012
Etichetta :
Voce, Synth, tastiere e chitarre: Roberto Bonazzoli
Drum Machines: Marco Connelli
Seconda voce: Vanessa Borrini.
Chitarra acustica in “Relax”: Marcello Arienti

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