Sennheiser PXC 550 II

Pubblicato il 13/12/2019

Argomento: Riproduzione audio hi-fi

Finito con le in-ear e con le gaming, proseguiamo nel nostro viaggio all'interno dei prodotti wireless che Sennheise ci ha inviato.

Affrontiamo ora delle cuffie che hanno legato il loro nome al viaggio: le PXC 550 II.

 

DESCRIZIONE IMPIANTO

In questo caso ho scelto ben quattro tipologie di impianto.

Quello che vedremo nella prima parte è un semplice smartphone collegato via bluetooth, ed un DAP molto famoso … qualche era fa: il Sandisk SansaClip +

Nella seconda parte vedremo usare sia la ASUS ESSENCE STX II 7.2, sia l'ottimo TEAC UD503, coadiuvato in parte anche da un prodotto in prova: l'M2Tech Marley.

Nella terza invece vogliamo vedere una terza attività interessante: il gaming. Perciò andremo ad attaccare le PCX 550 II ad un altro prodotto Sennheiser: la GSX 1200 PRO. Di questa parlai su HwReady... ma vedrò di riparlarne qui su Estatica.

 

DESCRIZIONE

Partiamo dal solito link

https://en-de.sennheiser.com/wireless-headphone-headset-bluetooth-noise-cancelling-pxc-550-travel

 

Come si può notare sono delle cuffie abbastanza costose... anche se di certo con le loro 349€ non sono le più costose della casa tedesca.

Ciononostante dal prezzo si parte per esigere... vediamo come Sennheiser viene incontro alle nostre esigenze.

In primis i tedeschi ci propongono un prodotto leggero, confortevole, isolante e smart.

L'essere smart è un po' una moda ma Sennheiser ha spiegato la smartitudine alle esigenze della musica. Essenzialmente la possiamo personalizzare con l'app SmartControll ed è touch per attivare chiamate, volumi, etc.

Già di per sé sono molto isolanti, essendo nate per viaggiare l'isolamento è fondamentale per godere appieno della musica, tuttavia Sennheiser ha inserito un raffinato sistema di riduzione attiva dei rumori. Questo è basato su due livelli di attivazione ed un totale di 4 microfoni. Due di questi sono esterni e captano i rumori esterni ad alta frequenza, gli altri due sono invece all'interno delle cuffie e servono a rilevarrilevare quei rumori in bassa frequenza che vanno a creare risonanze distruttive. Questa tecnologia viene chiamata Noise Guard da Sennheiser e promette di andare a cancellare rumori in una banda maggiore rispetto ai concorrenti. Inoltre, come vi dicevo, ci sono due livelli di attivazione di tale tecnologia... oltre ovviamente alla possibilità di tenerla spenta. La modalità “attivazione al massimo” che attiva la funzione Noise Guard appunto al massimo, e la modalità “attivazione adattiva” che a mio avviso è la più interessante perchè si attiva in base ai reali rumori esterni. Questa seconda modalità necessita di un paio di secondi al fine di analizzare ed apprendere i rumori, appena attiva infatti setterà al massimo il funzionamento della tecnologia Noise Guard, passati pochi attimi invece setterà la tecnologia al livello richiesto.

Testata sul campo devo dire che Noise Guard lavora mooolto bene, risultando ben programmata... o come si suol dire intelligente, ma l'intelligenza è di chi l'ha programmata, non di una cuffia... perciò applausi ai tecnici!

Ovviamente anche le cose migliori hanno un difetto: la cancellazione attiva dei rumori non sarà mai silente. Anche Noise Guard non è muta; senza musica il suo rumore si sente bene, ma quando arriverete la musica CapTune sarà del tutto inudibile. Sconsiglio invece la modalità massima, che... come vi dirò più avanti ha un'eccessiva incidenza sulla musica.

Detta la chicca rimane poco, ma da dire ci rimango alcune cosette.

In primis che le Sennheiser PXC 550 II sono cuffie wireless, ma che contemplano la loro connessione anche via classico cavo.

La seconda è che il bundle è ottimale: cavo usb, cavo analogico, connettore per aerei ed una comoda confezione per non rovinarla quando non la usate.

La terza è un misto di positivo e negativo: da una parte abbiamo una cuffia resistente e che usa plastiche di ottima qualità; dall'altra abbiamo una cuffia che mostra dei pad comodi, ma rivestiti in un materiale che tempo 2 anni renderà necessaria la loro sostituzione, e così pure la headband, anche se per lei sembra un filo più resistente.

Infine due parole sulla durata della batteria: 20 ore con BT e Noise Guard attivi... e scusate, ma questo non è per niente poco.

 

ASCOLTO IN MOBILITÀ

OT-TI-ME!

Come per gli auricolari i tedeschi non hanno lesinato sulla qualità di ascolto.

In bluetooth rendono non solo rendono non necessario il supporto di un DAP, ma in effetti mostrano un livello che fino a pochi anni fa era impensabile, anche se non imprevedibile.

C'è tutto: basso preciso ma di impatto, medi chiari ed alti belli cristallini. Non c'è un predominio di banda e questo è molto bello per chi adora la musica, perchè questo bilanciamento porta con sé precisione e dettaglio, con un bellissimo palcoscenico che occupa per intero la testa.

Insomma Sennheiser sta mostrando la sua idea di ascolto in mobilità: qualità e trasportabilità.

Col cavo le loro qualità soniche si preservano, ma occhio richiedono molto dal DAP ed il SansaClip + non aveva abbastanza potenza, ed è stato necessario collegarlo ad un vecchio amplificatore trasportabile che mi ero fatto qualche eone addietro.

 

ASCOLTO IN CASA

In casa si sa: preferisco le cuffie aperte … pur non disdegnando le chiuse, ma di solito quelle che mi piacciono sono anche particolarmente costose.

Ciononostante sono stati ascolti piacevoli e di elevata qualità.

Sia con TEAC, sia con M2Tech i bassi erano decisamente più evidenti e profondi rispetto all'uso in mobilità. Il dettaglio era maggiormente amplificato, più attento e più bilanciato nelle varie gamme sonore. Con questo aumento di presenza del basso perdono un filo di brillantezza, ma al di là di ciò che è una firma sonica il messaggio musicale arriva completo ed immediato.

Il palco rimane molto intimo e legato alla testa d'altronde la chiusura posteriore rimane un qualcosa che influisce su ciò in modo preponderante.

 

GAMING

Non sono cuffie pensate per giocare, ma non si sente e ci si può divertire molto. Sono meno comode rispetto a cuffie più grandi e/o cuffie da gaming, ma è in effetti l'unica nota negativa che si possa scrivere. Infatti, se supportate da un buon software per i surround virtuale, riescono a riprodurre senza paura una posizione corretta nella direzione, ma con la sempiterna “problematica” della distanza, per cui i nemici vi sembreranno più vicini.

 

TEST

Come si può vedere dal grafico i due driver non sono scelti ed abbinati, tuttavia notiamo una sonorità perfettamente estesa in tutta la banda acustica. I bassi hanno un qualche db in più, ma dagli ascolti ce lo si aspettava, come ci si poteva aspettare una risposta che prosegue lineare fino agli estremi della gamma alta.

 

CONCLUSIONI

Onestamente parlando credo che queste PXC 550II siano delle cuffie molto interessanti perché riescono a soddisfare in tutte le situazioni.

L'apice viene raggiunto come sempre con la musica, ma mi sento di porre su un livello paritario sia l'ascolto in mobilità, sia l'ascolto a casa. Nonostante la marcia in più inserita con un buon impianto... l'uso in mobilità è estremamente godereccio.

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Fotografia di Marco Maria Maurilio Bicelli
Fotografia di Marco Maria Maurilio Bicelli
Fotografia di Marco Maria Maurilio Bicelli
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Fotografia di Marco Maria Maurilio Bicelli
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