Sennheiser GSP670: dove il gaming incontra l'Hi-Fi

Pubblicato il 02/12/2019

Argomento: Riproduzione audio hi-fi

È diverso tempo che non parlavo di prodotti gaming... i puristi storcono il naso, gli snob, anche sui gruppi di appassionati di videogiochi vanno sparando senteze su quanto il loro impianto sia migliore.

Bene lasciamo spazio ad un prodotto in cui veramente l'alta fedelta ed il videogaming si incontrano: le Sennheiser GSP670.

 

IMPIANTO

Essendo cuffie wireless, nella fattispecie bluetooth, non necessitano altro che se stesse, perchè l'impianto lo hanno già dentro.

 

DESCRIZIONE

Partiamo dal link https://en-de.sennheiser.com/gaming-headset-wireless-gsp-670

e dalla descrizione estetica... almeno partiamo dal semplice.

Le GSP670 sono essenzialmente le top di gamma gaming proposte da Sennheiser, stando ad un listino di 349€.

L'estetica è quella degli ultimi headset gaming di Sennheiser, in cui si dà un che di aggressivo a ciò che per molti è solo una periferica.

Tuttavia sotto questa estetica troviamo materiali di prima qualità, come leghe metalliche ultraleggere, plastiche aerospaziali... il tutto assemblato per ottenere sonorità pazzesche ed un comfort di prima categoria.

L'archetto è riverstito da stoffa, mentre i padiglioni sono in memory foam rivestito lateralmente da pelle e frontalmente da velluto.

Non solo estetica... sotto questo design da gamer si celano molti dettagli che fanno notare uno stretto legame acustico tra le GSP670 e le HD820 (https://www.estatica.it/fr/letture/articolo/sennheiser-hd820-essere-giovani-a-70-anni).

No! Nessuna presa in giro. Non basta che siano chiuse ovviamente, ma dietro al driver si nasconde una camera particolarmente complessa che permette a queste cuffie gaming di beneficiare degli stuti compiuti dal marchio tedesco, a tutto vantaggio del suono.

Onestamente parlando questo è ben più importante del fatto che siano cuffie bluetooth, perchè la forza di queste cuffie è lì: è il fatto che in Sennheiser non si siano limitati a fare una cuffia per videogiocatori; in Sennheiser hanno voluto dare ai videogiocatori il meglio di ciò che possono offrire ad un prezzo ragionevole.

Il bluetooth è solo un qualcosa in più, un qualcosa che però vi permette non tanto di non avere in giro cavi; ma un qualcosa che vi permette di avere una cuffia con una sorgente più che decente ed altamente integrata nell'impianto.

Sennheiser anche qui ha voluto sfoderare le sue armi migliori; già abbiamo visto le qualità del bluetooth Sennheiser con le recenti recensioni delle MOMENTUM True Wireless e delle IE 80S BT, ma forse è il caso di ripetermi, perchè so che molti di voi probabilmente è la prima volta che mi leggono.

Fino a non molto tempo fa la differenza tra un headset, o una cuffia, wireless ed una cuffia, o headset, con cavo e scheda audio era notevole... oggi la differenza è stata notevolmente abbattuta e con Sennheiser non si ha più alcuna differenza tra una scheda audio entry level e la scheda audio integrata in questi headset.

Insomma le GSP670 hanno dalla loro molti vantaggi: uno studio acustico avanzato, un sistema che integra totalmente le cuffie con l'elettronica e la softwaristica a loro dedicata.

Perchè alla fin fine l'altro grande vantaggio è che per funzionare oltre al dongle bluetooth necessitano di un software: Sennheiser Gaming Suite. Questa applicazione è di facile ed intuitivo utilizzo, ma soprattutto porta con sè quel surround binaurale sviluppato da Sennheiser, che già qualche tempo fa definii come il miglior software per simulare il surround.

Per concludere giustamente va detto come la batteria duri una ventina di ore e che il microfono è derivato dai microfoni professionali che i tedeschi producono per broadcasting.

Infine sono compatibili con PC e PS4.

 

SUONO E GAMING

Spesso i viedogiocatori più accaniti hanno una sindrome da gioco nuovo: tutto va testato con giochi nuovi!

Purtroppo sempre più noto titoli che a mio avviso non vale la pena giocare... magari una grafica bellissima, ma lacune di progettazione e di programmazione disastrose accompagnate da svariati passi indietro dal punto di vista del suono. Non mi stancherò mai di ripetere che Gothic II ha un surround pazzesco già calcolato all'interno del motore, cosa che i più moderni giochi nemmeno se la sognano... anzi alcuni giochi si sognano proprio di avere almeno di base un buon sound.

Allora cosa ho preso? Semplicemente dei giochi a cui avevo voglia di giocare: Mount & Blade Warband, Race, ArmA II: Operation Arrowed e Rome Total War.

Onestamente parlando è abbastanza inutile, anche se un tempo lo facevo, descrivere come e cosa sentivo in ogni gioco... mica sono il reparto marketing di Sennheiser.

Indipendentemente dal gioco si può riassumere così l'esperienza. Un gaming ricco di dettagli e sensazione, supportate da una precisione di direzionalità estrema e realistica in cui non si può parlare di davanti e dietro, ma di audio a 360°. Qualche difetto, come per qualsiasi cuffia chiusa che non costi da sola almeno 500€, dal punto di vista della quantità di spazio attorno, con nemici e rumori che risultavano acusticamente più vicini di quanto invece non fossero nello spazio.

Questo avviene in qualsiasi gioco... poco importa che il nemico sia un soldato o un auto che vi segue su una pista: l'immersione è sempre stata di un livello assai elevato.

Per concludere devo dire che tutto questo gaming è stato colorato da una sonorità tipicamente sennheiseriana.

 

SUONO E MUSICA

Se con il gaming le richieste del sottoscritto sono state più che soddisfatte... con la musica qualche magagna in più è venuta fuori, condita anche dal fatto che personalmente la sonorità Sennheiser non è tra le mie preferite.

Con la musica si percepiscono i tipici limiti imposti da un'elettronica entry level, tuttavia devo dire che se apriamo il confronto con degli impianti pari fascia, le GSP670 non sfigurano affatto. Il basso è pulito, preciso, dinamico e di impatto, i medi sono chiari e gli alti sono precisi. La sonorità Sennheiser mostra le sue sfumature tendenti al cupo, che però non roviano l'esperienza di ascolto, semplicemente la personalizzano.

Solo bisogna ricordarsi di disattivare il surround binaurale, pena il perderci il palcoscenico intimo, ma preciso, di cui sono capaci.

 

TEST

La curva di risposta in frequenza parla da sola: ci troviamo davanti ad una cuffia Sennheiser. Riconoscerei questa tipicità senza problemi. Bassi profondi e leggermente enfatizzati sulla seconda e terza ottava; medi lineari ed alti calanti.

Il resto è in linea con la qualità della cuffia, impulso ottimo, anche se non estremo, distorsione sempre molto bassa e decadimento lineare che dona quella caratteristica tipicamente Sennheiser al suono.

 

CONCLUSIONI

Davanti a tanta precisione e tanto buon lavoro non si può far altro che togliersi il cappello e fare i complimenti agli ingegneri Sennheiser. Qualora vogliate zero sbatti nella scelta della scheda audio unitamente ad un sistema pratico e compatto le Sennhesier GSP670 sono sicuramene cuffie da considerare.

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Fotografia di Marco Maria Maurilio Bicelli
Fotografia di Marco Maria Maurilio Bicelli
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