Recensione cuffie Superlux HD681 EVO

Pubblicato il 07/10/2015 - Ultimo aggiornamento: 13/12/2016

Argomento: Riproduzione audio hi-fi

Annyversary edition per le Superlux HD681 EVO… onestamente mai avrei pensato di presentare una recensione in “Anniversary edition”. Perché tale inusuale titolo? In effetti questa è la mia prima recensione in assoluto, prima di mettermi a scriverla avevo già avuto discrete esperienze in campo audio dal punto sonoro degli ascolti, dal punto tecnico di auto costruttore e dal punto teorico-fisico. Da allora di strada ne è stata fatta, ma ancora di più ce né di fronte. “Anniversary edition” perché queste cuffie dal basso costo, ma ottimo suono hanno avuto la straordinaria capacità di affascinare molte persone in questi anni, audiofili, gamer, cinefili; ma anche persone che dissero: “Ho solo bisogno di cuffie per ascoltare musica”, ed oggi dopo aver scoperto la musica grazie a queste sono felici possessori di impianti ancora migliori, ma soprattutto hanno scoperto l’universo che sta dietro la parola musica e una passione inaspettata.

RINGRAZIAMENTI

In questo caso i ringraziamenti vanno solo a voi lettori, nessuno mi chiese di recensire questo prodotto, lo feci solo per migliorare la vita acustica di qualcuno, da allora mi avete conosciuto, supportato e sopportato … in una parola: “Grazie”.

PREMESSE

Sono cuffie che costano una trentina di euro spedizioni ovviamente escluse, un costo irrisorio se parliamo di buone cuffie.

Le HD681EVO sono l’ultima evoluzione della serie HD681 disegnata e progettata interamente da Superlux, si aggiungono così come quarta cuffia di questa ottima serie. Le EVO segnano un cambiamento, un tentativo di evoluzione ben riuscito nel linearizzare la risposta in frequenza, senza perdere corpo in gamma bassa, suonano effettivamente diverse dalle HD681, HD681B ed HD681F (le sorelle della serie), ma sarebbe un errore far pensare che queste tre cuffie siano simili, in realtà sono tutte diverse.  Il fatto interessante è che chi ha parlato male delle EVO in questi anni o le ha confrontate a cuffie assai più costose (over 400€) oppure ha considerato il cambiamento come uno snaturamento della firma acustica che attribuiva a Superlux: ovvero il fatto che le HD681 avessero alti taglienti mentre le HD681EVO no; il tutto senza considerare che Superlux produce un’enormità di cuffie le quali non sono assolutamente accomunate da una firma sonora alla Superlux.

Tuttavia nelle premesse è doveroso parlare un po’ di cosa è oggi Superlux.

Prima del '97 Superlux era una azienda taiwanese tra tante, produceva per terzi e soprattutto aveva un nome cinese; nel 97 acquista Tenlux che produceva microfoni e componenti elettroniche per terzi (Sony, Behriger, kenwood, sharp).
Fino al 2001 la neonata Superlux potenzia la nuova azienda ampliando la sezione elettronica.
Nel 2008 forte della base di Tenlux (azienda di 60 anni) e dei potenziamenti apre la sezione di ricerca cuffie (ed inizia a produrre anche per akg).
Nel 2009 apre la sezione ricerca altoparlanti
Tutto ciò grazie al figlio che dal '96 entrato in azienda non vuole fare le cose alla cinese, ma all'occidentale con sezioni di R&D e non solo di produzione.
Dal 2008 quindi inizia una vera storia di ricerca sulle cuffie... grazie ai calcoli escono veri modelli... ma il figlio lo sa i calcoli possono essere perfetti ma una cuffia può non piacere... quindi la pensata di immettere nel mercato una marea di cuffie a basso prezzo ma di ottimo livello così da invogliare un po' tutti a provarle.
Si praticamente facciamo un po' da beta tester... passatemi la similitudine anche se in realtà è una cosa ben diversa perchè si ha in mano comunque un ottimo prodotto.
Le cuffie che più spiccano sono due le hd662 chiuse e le hd681 aperte
da qui la nascita di studi più approfonditi di questi due modelli che portano ai modelli B (balanced) ed F (flat) per entrambe... al fine di migliorarle.
accortisi che un netto miglioramento sarebbe derivato solo da un totale redesign decidono di ridisegnare le cuffie sfruttando lo stesso driver uscito nel 2008... ridisegnate si è arrivati a dover decidere il nome. hd662 mkII ed hd681 mkII a sottolineare la novità, ma dopo è stato deciso di chiamarle EVO (evolution).

Le Evo sono quindi cuffie differenti nel design, ma non nel driver. Ciò porta però alla risoluzione di vari problemi legati ai modelli precedenti:
bassi troppo presenti, o smooth
alti taglienti
roll off oltre i 10000 hz

Le EVO risolvono questi problemi linearizzando molto la risposta in frequenza e cercando di avvicinare questa alla Golden line ovvero la curva di risposta in frequenza perfetta
 

DESCRIZIONE

Ecco il link al produttore. La pagina è un po' scarna e non riporta i grafici di risposta in frequenza... peccato sarebbe stato interessante vedere se il dichiarato corrispondeva alla realtà.

Type: Dynamic, Semi-open
Driver: ø50 mm, neodymium
Sensitivity: 98 dB SPL (1mW)
Frequency Response: 10-30,000 Hz
Maximum Power: 300 mW
Rated Impedance: 32 ­ (copper-coated aluminum wire)
Earpad: Leatherette
Headphone Caliper Pressure: 3.5 N
Cable: Detachable 1-meter(3.3 ft.) & 3-meter (9.8 ft.) straight, single-sided; plugin cable on headphones(mini stereo connector)
Connectors: Gold plated stereo mini plug
Net Weight (without cable): 265 g (9.3 oz)

Indicazioni decisamente complete: dai dati si evincono 3.1 – 4.5 V e 97mA per pilotarle a dovere.


Packaging

per 30 euro circa Superlux si è rovinata... nel senso che la cuffia arriva in una scatola di cartone molto semplice... ma comunque bella a vedersi.

Bundle
e qui Superlux ci lascia a bocca aperta... dato la ricchezza del bundle che comprende:
il sacchettino per riporle durante gli spostamenti
un cavo della lunghezza di 1 metro
un cavo della lunghezza di 3 metri
un adattatore jack 3,5 to 6,3 ovviamente placcati in oro
un cable clip

un paio di pad di ricambio in velluto
veramente tanta roba

MATERIALI
A differenza delle sorelline minori i materiali sembrano meno robusti... ma è solo un'impressione sono cuffie resistenti. Il materiale dominante è la plastica.

COMODITÀ
Sia i pad in pelle sia i pad in velluto sono comodi, quelli in velluto lo sono un po’ di più rispetto a quelli in pelle. Non sono sicuramente le cuffie più comode al mondo, ma nemmeno sono scomode dato che si possono indossare per ore senza problemi.


ISOLAMENTO
Non sono cuffie ideate per un totale isolamento se mi si rivolgeva la parola non capivo che mi venisse detto, ma comprendevo che si stavano rivolgendo a me.
da dentro a fuori l'isolamento è quello di una cuffia semi aperta a volumi normali esce ben poco, a volumi alti chi è in camera con noi e volesse dormire sentirebbe qualcosa in modo più netto.
 

RODAGGIO

Il rodaggio consigliato da Superlux per le sue cuffie consta in 200 ore, in questo arco di tempo cambiano diverse volte, per poi assestarsi su un suono lineare all’udito.

MANUTENZIONE

La manutenzione da fare non è molta, si tratta di pulire i pad come al solito quando sono sporchi.

TEST

I test svolti nel tempo sulle superlux sono stati un po’ questi furono senz’altro i più completi volti anche a mostrare le differenze acustiche tra i pad in pelle e quelli in velluto, e a mostrare che miracolose mod in realtà non risolvevano alcunché.

Con i pad in velluto si nota che le alte si attenuano e vengono così favorite le frequenze che stanno sotto i 10kHz

Con i pad in pelle si arriva tranquillamente fino a 20kHz linearizzando notevolmente la risposta in frequenza

Rimuovendo i feltrini tra il driver e il poliuretano espanso si ottengono ulteriori dati

I test compiuti non sono indicativi agli estremi dato che non ho eseguito la procedura completa

diciamo che indicativamente non sembrano esserci macrodifferenze enormi
l’unica si ottiene attorno ai 3500Hz con una linearizzazione della risposta, ma bisogna togliere tutto.

In basso cambia qualcosa? Come da test … decisamente no.

Ritengo che queste modifiche siano apprezzabili se e solo se si hanno amplificazioni serie.
ho compiuto anche un ascolto più serio, mi sembra che qualcosa in dettaglio abbiano guadagnato... ma non sono del tutto sicuro che non sia più la novità che altro... in definitiva: meglio dotarsi di un buon ampli per spingerle.

Per tirare un poco le fila alla fin fine si nota che c’è un buco tra i 3kHz e i 4kHz risolvibile con un poco di equalizzazione se proprio si vuole, apportare cambiamenti di fatto trasforma ben poco le cuffie, espone allo sporco il driver (che non si può lavare) visto che alla fin fine l’unico modo per cambiarle veramente è togliere qualsiasi strato davanti al driver.

RECENSIONE

MUSICA

Ho definito queste cuffie lineari all’orecchio semplicemente perché in effetti queste cuffie suonano abbastanza lineari senza favorire eccessivamente alcune frequenze. La risposta della cuffia è spinta un po’ al limite della linearità cosicché non tutte le tracce suoneranno linearissime, se presente un’eccessiva equalizzazione della traccia in basso ciò si farà notare.
I bassi in effetti ci sono tutti, non sono invadenti ma mantengono corposità e dinamicità in tutta la gamma
i medi sono assolutamente sotto controllo e mai in evidenza; gli alti sono cristallini, aerosi, e non taglienti, unica pecca alcuni potrebbero preferire 1 o 2 db in più sugli alti, ma è una cosa dettata dai gusti.
La spazialità offerta dalle hd681 EVO è assai interessante gli strumenti sono ben posizionati e localizzati.
I dettagli sono scovati da questa cuffia in modo idoneo e corretto, non ne perde, ma per ovvi motivi sono lontani dalla precisione de dettagli restituiti da cuffie over 400, di fatto la fascia con cui si scontrano è quella compresa tra i 150-200 (prezzi di listino).

USO IN MOBILITÀ

Cuffie semi-aperte non nascono per la mobilità, alcuni ho saputo che le usano anche in questa modalità, onestamente sono cuffie voluminose da portare in giro.


USO IN GAME
L'esperienza in game è per dirla con una parola: “immersiva”. A qualsiasi gioco abbia giocato in questi anni usando le HD681EVO non ho riscontrato difficoltà percettive, posizionamento preciso ed accurato, dettagli del campo di battaglia perfettamente restituiti, sgommate e giri motore precisi. Parlati sempre intellegibili nonostante la presenza d esplosioni mozzafiato.

Video recensione

Cambio dei pad

Riflessioni

CONCLUSIONI?

Scusate il punto di domanda, personalmente tirai le mie conclusioni anni fa: best buy.

Questa volta voglio esulare un po’ da queste conclusioni che cercano di tirare le fila … in due anni non si è riusciti a mettere la parola fine a questa recensione, più volte criticata, ma ancora più volte esaltata.

Personaggi che grottescamente la confrontavano con cuffie anche a tre zeri pur di ridimensionarle, personaggi che pur di dire che erano migliorabili (anche le Audeze lo sono) le moddavano in modi improponibili.

Personaggi che pur dotati di cuffie hi-fi o hi-end ne apprezzavano l’estrema musicalità ad un costo ridicolo.

Personaggi che hanno rivenduto cuffie ottimamente suonanti per convertirsi alle HD681EVO

Onestamente parlando la seconda posizione è la più seria, EVO non sono certamente cuffie tali per cui gettare nel cestino le Abyss, ma non sono neanche così pessime finché non ci ostiniamo in posizioni risibili della serie “le Audeze suonano meglio”. Semplicemente per 30 euro stupiscono e ci fanno ricordare che con poco TUTTI possono apprezzare di più l’audio e scoprire nuovi mondi ed universi. Chi le ha criticate dovrebbe chiedersi se è per lui più fastidioso che una cuffia da 30 euro suoni bene, o piuttosto che TUTTI possano iniziare a godersi l’audio.

Fotografia di Marco Maria Maurilio Bicelli
Fotografia di Marco Maria Maurilio Bicelli
Canale destro velluto
Fotografia di Marco Maria Maurilio Bicelli
Canale sinistro velluto
Fotografia di Marco Maria Maurilio Bicelli
Canale destro pelle
Fotografia di Marco Maria Maurilio Bicelli
Canale sinistro pelle
Fotografia di Marco Maria Maurilio Bicelli
Confronto tra canali
Fotografia di Marco Maria Maurilio Bicelli
Driver sinistro: lilla normale, verdino senza strato di poliuretano, rosso senza feltro, blu senza nè poluiretano nè feltro
Fotografia di Marco Maria Maurilio Bicelli
Driver destro: gialla normale, blu senza nulla, lilla senza feltro, verde senza poliuretano
Fotografia di Marco Maria Maurilio Bicelli
Risposte dei driver in varie configurazioni
Fotografia di Marco Maria Maurilio Bicelli