Francesco Guccini
D'amore di morte e di altre sciocchezze
Francesco Guccini fa parte dei cantautori storici della musica italiana.
Nei primi dischi ci aveva abituati molto semplicemente, con una chitarra, la sua voce con la erre e i suoi splendidi testi. Con il passare degli anni la musica si è arrichita, le partiture si sono fatte più ricercate e al passo con i tempi.
In questo lavoro Guccini riesce come di consueto, a creare un'atmosfera malinconica ma raramente triste.
I brani più interessanti sono l'iniziale "Lettera" (il pezzo più ritmato e veloce), "Quattro stracci" (con un bel testo) e "Cirano" da annoverare tra i pezzi migliori del nostro. Gli altri brani sono piacevoli, anche se un po' "di mestiere", come è naturale che sia dopo tanti anni di onorata carriera.
L'unica critica che mi sento di fare è riferita al brano conclusivo, "I fichi", scritto con il tono scherzoso di Opera buffa e che stona un po' con le altre canzoni del disco.
Francesco Guccini
D'amore di morte e di altre sciocchezze
Genere: Cantautorale
Brani:
- 1) Lettera
- 2) Vorrei
- 3) Quattro stracci
- 4) Stelle
- 5) Canzone delle colombe e del fiore
- 6) Il caduto
- 7) Cirano
- 8) Il matto
- 9) I fichi