Francesco Guccini

D'amore di morte e di altre sciocchezze

Recensione
Pubblicato il 05/05/2001 - Ultimo aggiornamento: 11/11/2013
Voto: 7/10

Francesco Guccini fa parte dei cantautori storici della musica italiana.
Nei primi dischi ci aveva abituati molto semplicemente, con una chitarra, la sua voce con la erre e i suoi splendidi testi. Con il passare degli anni la musica si è arrichita, le partiture si sono fatte più ricercate e al passo con i tempi.
In questo lavoro Guccini riesce come di consueto, a creare un'atmosfera malinconica ma raramente triste.

I brani più interessanti sono l'iniziale "Lettera" (il pezzo più ritmato e veloce), "Quattro stracci" (con un bel testo) e "Cirano" da annoverare tra i pezzi migliori del nostro. Gli altri brani sono piacevoli, anche se un po' "di mestiere", come è naturale che sia dopo tanti anni di onorata carriera.

L'unica critica che mi sento di fare è riferita al brano conclusivo, "I fichi", scritto con il tono scherzoso di Opera buffa e che stona un po' con le altre canzoni del disco.

Francesco Guccini - D'amore di morte e di altre sciocchezze

Francesco Guccini

D'amore di morte e di altre sciocchezze

Cd, 1997, EMI
Genere: Cantautorale

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