Federico Fiumani

Un ricordo che vale dieci lire

Recensione
Pubblicato il 08/12/2014
Voto: 7/10

L'uscita di questo "Un ricordo che vale dieci lire", è un bel regalo per questo Natale 2014, in particolare se siete estimatori dei Diaframma e di Federico Fiumani.
Si tratta di una raccolta di canzoni d'autore italiane selezionate ed interpretate da Fiumani. E' interessante scorrere l'elenco degli autori presenti, andare ad ascoltare le parole delle canzoni, cercare di capire il perché sono state scelte, ascoltarle e riascoltarle per vedere se anche per noi questi brani hanno qualcosa di speciale da dire.

Per inquadrare l'operazione bisogna subito dire cosa non è questo album: non si tratta di canzoni cantautorali reinterpretate in versioni rock, ma di un omaggio alla musica d'autore, cantato e suonato con le regole della musica d'autore. Tutto l'album è acustico, permeato in parte da quella malinconia tipica dei nostri cantautori e in parte dall'ironia tra le pighe di brani come "Quando ero soldato" o "Lo scapolo".

Il primo singolo estratto è "Lontano lontano" di Luigi Tenco, un artista che sicuramente ha varie affinità con il nostro.
Personalmente tra i brani presenti, quelli a cui mi sento più legato sono "E penso a te" del Lucio Battisti nell'era Mogol (album "Umanamente uomo: il sogno" del l972), "Incontro" di Francesco Guccini (da "Radici del 1972) e "Un giorno credi" di Edoardo Bennato (da "Non farti cadere le braccia" del 1973).
"Souvenir" di Francesco De Gregori non è tra i brani più conosciuti, ed è tratto dall'ermetico disco omonimo del 1974. Anche per Lolli è stato scelto un brano poco noto, "Donna di fiume", tratto dal terzo disco "Canzoni di rabbia" del 1975. "Quando ero soldato" è stata cantata da Lucio Dalla nel 1966. "Lo scapolo" di Paolo Conte faceva parte del primissimo disco omonimo uscito nel 1974.
Poco conosciuto dalla massa, ma molto stimato dalla critica è Renzo Zenobi e "Danze" è stato estrapolato dal dal suo terzo lavoro del 1977.
"Io che amo solo te" di Sergio Endrigo è il brano più vecchio e risale al 1962, ben 52 anni fa!
Anche il brano "Mai" cantato da Giuni Russo non è dei più famosi, perchè è del 1976, quindi appartiene ad un periodo antecedente a quello più famoso iniziato dopo l'incontro con Battiato.

Gli arrangiamenti di Alessandro Grazian sono abbastanza minimali, nessun sconvolgimento dal punto di vista musicale, nessuna intenzione di "sorprendere" o stupire, ma solo di presentare questo omaggio con stile e delicatezza.
Non bisogna sorprendersi per la scaletta poco rock, in fin dei conti prima di Diaframma e Litfiba in italia la filosofia dell'impegno e della contrapposizione alla commercialità (che allora poteva forse significare qualcosa), era affidata perlopiù ai cantautori.

La copertina è un po' offuscata come i ricordi di questioni lontani nel tempo, mentre all'interno la grafica ci presenta un Fiumani assorto nei suoi pensieri. Oltre alle versioni "liquide" in formato elettronico, questo lavoro è uscito anche su cd e su vinile in tiratura limitata di 1000 copie, grazie ai soldi raccolti dalla piattaforma di crowdfunding Musicraiser.

Un lavoro che ci sentiamo di consigliare non solo ai fedelissimi di Fiumani e agli appassionati di musica d'autore, ma anche ai più giovani che non conoscendo i brani originali hanno la possibilità di avvicinarvisi con queste nuove registrazioni.

Federico Fiumani - Un ricordo che vale dieci lire

Federico Fiumani

Un ricordo che vale dieci lire

Cd, 2014
Genere: Cantautorale , Canzone d'autore

Brani:

  • 1) Souvenir (De Gregori)
  • 2) Quando ero soldato (Bardotti - Reverberi)
  • 3) Lontano lontano (Tenco)
  • 4) Donna di fiume (Lolli)
  • 5) Lo scapolo (P. Conte)
  • 6) E penso a te (Battisti - Mogol)
  • 7) Danze (Zenobi)
  • 8) Io che amo solo te (Endrigo)
  • 9) Mai (Russo - Sisini - Malgioglio)
  • 10) Incontro (Guccini)
  • 11) Un giorno credi (Trampetti - Bennato)

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