Cristiano De Andrè

Canzoni con il naso lungo

Recensione di Maurizio Bianchimano

Pubblicato il 24/07/2008 - Ultimo aggiornamento: 04/08/2008

Voto: 7/10

Mi trovo a parlare di Cristiano De André e il suo Canzoni col naso lungo, per affinità elettive che mi legano al personaggio e per il fatto che in questo disco (a livello di scrittura di diverse canzoni) ha collaborato Massimo Bubola. Fino a qualche anno fa avrei storto il naso a parlare di Cristiano, forse per inevitabili paragoni con Fabrizio De André, ma ammetto che col tempo ho apprezzato le liriche e le musiche del giovane songwriter genovese. Questo album è uscito nel 1992, successivamente l'anno successivo è stato ristampato con l'aggiunta di "Dietro la porta" e con il titolo di Cristiano De André (omonimo). Si inizia con il rock chitarristico (con un sound alla Dire Straits) di "Canzoni col naso lungo" scritta da Massimo Bubola, che ha tutto per essere un hit radiofonico. La seconda traccia "Tutti quanti hanno bisogno" è un brano davvero riuscito con un sound equilibrato e gradevole scritto a quattro mani con l'artista veronese . "Nel grande spazio aperto" è la versione in italiano di "Into the great wide open" di Tom Petty, Cristiano ne dà una versione che non sfigura rispetto all'originale e il lavoro di Bubola alla traduzione del testo è rispettoso delle liriche in inglese e mantiene una metrica ottimale. "Invincibili" è lenta, pianistica, accorata e lo ammetto senza giri di parole: è la mia preferita del cd. La successiva "Che gran confusione" profuma di folk irlandese ed è ritmata al punto giusto, davvero una song riuscita. Sei come ti vorrei è scritta da De André assieme a Mauro Pagani, è lenta ed attendista. La penultima traccia "Verrà il tempo" è tra le migliori presenti in questo lavoro discografico ed ha un ritornello davvero trascinante. La lenta "L'amore che verrà" chiude degnamente un disco di buona qualità, che dimostra la bontà del lavoro e dell'arte di Cristiano De André.

Cristiano De Andrè - Canzoni con il naso lungo