Dino Fumaretto

Buchi 2002 - 2006

Recensione
Pubblicato il 29/07/2008 - Ultimo aggiornamento: 30/07/2008
Voto: 8/10

Capita raramente, ma capita. Cosa? vi starete domandando. Mettere su un disco e pensare che era proprio quello che avreste voluto sentire, che mancava ma al contempo forse vi aspettavate.

Se non vi è molto chiaro è perchè tutto, con Fumaretto, è semplice ma complicato allo stesso tempo.
Prendete un cantautore, con testi che parlano di insoddisfazioni esistenziali, di amori finiti, del dolore insito nell'esistenza, di buchi in città... Trattate questi temi non con tristezza da taglio vene, depressiva e fine a se stessa, ma con fantasia, estro e con la giusta dose di ironia.
Prendete un pianoforte, un'energia comunicativa direttamente derivata dal punk, una mente (Fumaretto) ed un esecutore Elia Billoni.
Riuniteli in un'unica persona, se volete, oppure lasciateli liberi di percorrere separatamente i loro universi.
Questa è l'essenza del cd, che finalmente dopo numerosi demo registrati "in casa", ha il merito di raccoglie i brani più rappresentativi, proponendoli per la prima volta al grande pubblico.
Passiamo in rassega i brani più rappresentativi.
Il cd, che contiene tutti i testi e una breve biografia dell'autore, inizia con 2 ottimi brani: "Venite assassini" ("Venite assassini venite assassini, uccidete l'efficienza del mondo") e "Mi dovrei applicare" ("Si è vero mi dovrei applicare per poter fare un migliore uso di anima e corpo").
Con "Fuck the world" torniamo alla depressione adolescenziale ("Chiudo tutte le finestre e non le apro più. Chiudo tutte le finestre, l'aria viziata è fuori").
Come non ritrovarsi nei temi de "Il buco" con quel "problemi" declamato alla Ferretti? ("Cominciano i problemi, perchè per giustificare l'insoddisfazione devo creare problemi").
Splendida e lacerante la fine di una storia d'amore ne "Ti ricordi il mio dolore?"
Ironica "La fatica dopo l'amore" ("Quando avevo male ai testicoli davo la colpa agli americani").
"Il vostro orgasmo" è un'altra chicca mica da poco ("Darsi da fare perchè? Per chi? Per cosa? Per il vostro orgasmo? All'inferno il vostro orgasmo").
"Perchè m'hai lasciato" è dura sulle modalità di una ex ("Perché m'hai lasciato. Non riesco a capire il fatto compiuto. Non si posson trattare così le persone. Abbandonarle senza cauzione"). "Sfuggito" è oniricamente surreale, ma qualcosa di reale traspare nel finale ("Non penso più se non di sfuggita. Non amo più se non di sfuggita. Mi sento sfuggito. Vicino a una morte senza peso").
Quando Fumaretto libera tutta la sua energia nei tasti del pianoforte e nelle liriche, il suo disequilibrio testuale ed emotivo genera un perfetto ed equilibrato mix.
"Buchi 2002 - 2006" è un interessante percorso cantautorale che sfugge da alcuni clichè del genere e si proietta verso confini decisamente interessanti.

Ti ricordi il mio dolore? (2006)
Dino Fumaretto - Buchi 2002 - 2006

Dino Fumaretto

Buchi 2002 - 2006

Cd, 2006, Autoproduzione
Genere: Cantautorale

Brani:

  • 1) Venite assassini
  • 2) Mi dovrei applicare
  • 3) Vedersi vivere
  • 4) Fuck the world
  • 5) Iiiih!
  • 6) Il buco
  • 7) Buchi in città
  • 8) Canto dal vulcano
  • 9) Da solo in ufficio
  • 10) Ti ricordi il mio dolore?
  • 11) Trattato come un talebano
  • 12) La fatica dopo l’amore
  • 13) Il vostro orgasmo
  • 14) Perché m’hai lasciato
  • 15) Sfuggito
  • 16) Oltre i sogni di rivolta
  • 17) Fumaretto è vano
  • 18) Dov’è il senso?
  • 19) La testa al sistema

Informazioni tratte dal disco

I brani sono stati registrati a Mantova al Digitube Studio
Grafica di Miriam
In copertina immagine di Giuseppe Billoni

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