Come promesso ecco la recensione del primo componente della serie Technics C700: il Technics ST-C700, alias il lettore network.
PREMESSA
Oramai una fascia di mercato chiede di avere tutto connesso in casa tramite il proprio router Technics come altre case fa la suo proposta tramite questo prodotto che sotto il profilo del prezzo appare comunque interessante, e con alcune interpretazioni rilevanti.
RINGRAZIAMENTI
Partiamo giustamente col ringraziare il buon Alessio Masi che da sempre invia i prodotti da testare chiedendo a nome di Panasonic/Technics la più assoluta sincerità.
E giustamente anche voi cari lettori.
BUNDLE
Il bundle è composto da:
un cavetto digitale coassiale (che potrete usare o sostituire con uno migliore)
un cavo di alimentazione di sezione minimale, ma ancora utile con l’ST-C700 che ha un consumo veramente risibile.
Un telecomando, utile a tutta la serie C700, ma anche se prenderete un solo componente si rivelerà altrettanto utile.
MATERIALI
I materiali sono di ottimo livello si ha un doppio case in solido alluminio al fine di prevenire rumori dovuti a vibrazioni; sul frontale presenta un pannello in materiale plastico che simula il cristallo (se lo fosse stato si dovrebbe pagare 400 euro in più solo per l’estetica).
I pulsanti sono di tipo touch e ciò previene l’usura del classico pulsante.
DRIVER
I driver sono univoci per tutta la serie C700 sono indipendenti dal componente, funzionano bene e sono stabili.
DESCRIZIONE
In primis come sempre eccovi il link al produttore: http://www.technics.com/it/prodotti/serie-premium-class-c700/network-audio-control-player-st-c700.html
Come si può notare Technics ha inserito molte tecnologie su questo prodotto; la maggior parte di esse sono inerenti l’eliminazione di rumori indesiderati.
In primis abbiamo un’Architettura Digital Noise Isolation che serve per eliminare qualsiasi fonte di rumore esterno al segnale: si ha così un jitter remover e filtri su ogni tipo d’ingresso.
Inoltre anche l’alimentazione è fonte di distorsione, perciò Technics ha sviluppato ulteriormente la sua tecnologia di funzionamento a batteria virtuale, ottenuta tramite l’uso di condensatori.
In aggiunta, considerando che anche i circuiti stessi sono fonte di rumore, vi è il funzionamento ottimizzato dei circuiti così da eliminare non solo consumi inutili, ma anche rumori inutili.
Il segnale d’uscita preferenziale è il segnale digitale coassiale, il Murata DA101JC si occupa della trasformazione in impulsi SPDIF con una circuiteria che vede l’uso di compenenti discreti. Il chip in questione permette anche di isolare il segnale dai tipici disturbi di alimentazione.
Tuttavia sono presenti anche un’uscita digitale ottica ed un’uscita analogica. Quest’ultima è gestita dal DAC di Texas Instrument PCM1795 con doppio clock, componentistica discreta per lo stadio di conversione I/V ed in uscita uno stadio di filtro gestito dall’ottimo LME49720 sempre di Texas Instrument.
L’uscita analogica è solo di tipo RCA sbilanciata, si può registrare la mancanza dell’uscita bilanciata, ma è difficile che chi usi un impianto bilanciato vada a comprare un lettore di rete e lo vada a sfruttare come DAC, non può così essere considerata una vera mancanza, senza considerare il fatto che il segnale bilanciato necessita di più spazio e più componenti.
Il cuore logico è invece un processore SHARC di Analog Device coadiuvato da un SMSC USB3343 e da un Cirrus Logic CS8406, che gestiscono in diversa maniera i segnali.
Tra gli ingressi si possono annoverare un ingresso Bluetooth con cui connettere i propri dispositivi mobili, anche android dato che l’ingresso USB di tipo A posto sul frontale utile con chiavette USB è utilizzabile da dispositivi mobili a marchio Apple (questo a nostro avviso è un difetto dato che Apple non è l’unica marca presente tra gli smartphone e tablet che per lo più usano Android).
Vi è inoltre la possibilità di ascoltare radio FM o DAB+, elemento invece di attenzione ad una fascia di compratori a cui piace ascoltare la radio, a tutti quelli che lo vedono come un qualcosa di inutile ricordo che la radio è uno strumento di informazione anche musicale troppo potente per poter essere dimenticato o relegato al passato (e i numeri di ascolto mi danno comunque ragione).
Infine vi è la tecnologia Technics di Hi-Resolution Re-Mastering che in essenza è un upsampling del segnale digitale, ma privo di difetti sonici (che comunque data la componentistica ci si aspettava) e svolto in modo differente dagli altri upsampler, caratteristica apprezzabile qualora si usi un amplificatore full-digital come il SU-C700 proposto da Technics, ma anche all’interno di un qualsiasi altro impianto.
I formati accettati sono i più vari, ma quelli legati all’alta qualità sono tutti presenti, inoltre legge fino a 32bit/192kHz e DSD 2.8 e 5.6.
TEST
I test hanno rilevato una corrente residua non superiore ai 150 nW ed un’uscita in alternata che si attesta a 2V e 3 mA.
La linearità rilevata è ottimale sotto il profilo della frequenza, ed anche sotto il profilo della fase. La linearità più interessante è quella di THD a dimostrazione del lavoro compiuto dall’alimentazione a batteria virtuale.
Inoltre è un’elettronica con un ottima risposta all’impulso.
USO
Questa volta non si avrà la solita distinzione degli usi tra “GAME, FILM e MUSICA”, ma si avrà una distinzione in base all’uscita utilizzata.
In primis partiamo dall’uscita Analogica.
Essa è tra le più silenziose che abbia mai udito il silenzio di fondo è reale e non dato dall’abitudine. Porta con sé i pregi e difetti del PCM1795, con un’attenzione al dettaglio altamente presente anche se gestito in modo più naturale di altri prodotti che lo montano. Il basso è presente dinamico, ma non evidente, i medi sono naturali e ben gestiti sia sotto il profilo dinamico sia sotto il profilo del dettaglio, gli alti dettagliati e vivaci.
Le uscite digitali invece necessitano per essere usate o di un amplificatore che amplifichi il segnale digitale come l’SU-C700 oppure di un DAC, sfruttandolo con l’amplificatore Technics ne abbiam già parlato http://www.estatica.it/it/letture/articolo/technics-c700-reference-series-esperienza-d-ascolto
Sfruttandolo con un DAC il suono ottenuto è essenzialmente quello del DAC stesso, porta differenze qualora l’ingresso USB di questo non sia di buona fattura, qualora lo fosse non si noterà alcuna differenza dal proprio abituale impianto.
Ottimali anche gli ingressi USB di tipo A e Bluetooth silenziosi e puliti.
VIDEORECENSIONE
CONCLUSIONI
Che piaccia o meno questo lettore network porta con sé ogni problematica che nasce quando si vuole sfruttare il network ed occupare poco spazio. I competitors propongono lettori network che presentano una sezione DAC più corposa, si può parlare infatti di DAC con funzioni network, ma sono assenti le funzioni DAB e radio FM. Tuttavia Technics lo inserisce in una fascia di prezzo decisamente interessante. Costa meno di alcuni DAC con funzione network, che presentano in aggiunta il segnale bilanciato e la possibilità di leggere risoluzioni fino a 32bit/384kHz e DSD di pari livello, ma alimentazioni peggiori. Costa in modo confrontabile o appena maggiore a DAC con funzione network con pari funzioni, ma algoritmi di upsampling peggiori, alimentazioni peggiori.
Altri potrebbero dire che quello che manca all’ST-C700 è il wi-fi, in risposta si può tranquillamente chiedergli come si possa gestire un file in alta risoluzione in modo idoneo con tale tecnologia, dato che attualmente non si può fare.
Ancora una critica che ho sentito muovere è al display, bene la mia personale risposta è che quando l’audio si vedrà questa critica sarà dotata di senso elevato, fino a quando per ascoltare si useranno le orecchie e non gli occhi che il display mi faccia vedere o meno una copertina a colori è irrilevante, tenete presente che quando si ascolta con un paio di diffusori si è ad almeno 2.5 metri dalle elettroniche, discorso diverso con le cuffie in cui la distanza è spesso inferiore al metro, ma anche qui il discorso rimane sterile e slegato dall’audio (fino a quando non si inizia a parlare dello stadio di uscita di quei prodotti con schermo migliore a prezzo confrontabile, ed allora si desidererà avere uno stadio di uscita migliore allo schermo migliore).
Ciononostante l’ST-C700 incontra la nostra approvazione solo in parte perché è un componente che scende a nostro avviso a troppi compromessi.
Partiamo tuttavia dai pregi.
In primis ha il pregio di essere uno dei componenti con la migliore alimentazione presente sul mercato, tra i lettori di rete è forse quello con la migliore alimentazione, senza se e senza ma, vorrei questa alimentazione come uno standard. In secundis ha un complesso di tecnologie antirumore di prim’ordine. In terzis ha uno dei migliori upsampler ad oggi presenti.
Tuttavia Technics ha voluto scendere al compromesso sul DAC e fornire un’uscita analogica che permettesse all’ST-C700 di essere inserito in qualsiasi impianto, bene questo compromesso è ciò che porta la criticità all’interno di questo prodotto, eliminare il DAC avrebbe portato a poter migliorare l’ingresso PC e le uscite digitali (anche se queste sono già di elevatissimo livello).
Così come è ora l’ST-C700 è utile a chi vuole usare il network come sorgente, e a chi andrà a comprare anche l’SU-C700 dato che l’ingresso PC del lettore network è migliore e porta con sé la funzione di Hi-Resolution Re-Mastering.
L’altra via percorribile era quella di potenziare l’uscita analogica fornendola di una sezione DAC migliore, avrebbe portato ad un costo maggiore, certo, ma altrettanto certo sarebbe stato il fatto che sarebbe stato il lettore network più prestazionale per il prezzo.