Novantanovepercento

Out of Mind

Recensione di Corrado Penasso

Pubblicato il 27/09/2011

Voto: 5/10

Album di esordio per questi giovani punkers dal nome Novantanovepercento questo Out of Mind uscito nel 2008. La prima formazione della band risale al 2004 e per la distribuzione di questo album i membri si sono appoggiati alla SG Records.

Il prodotto in questione va ad infilarsi nella grande bolgia dei gruppi fortemente ispirati ai Punkreas per un risultato infantile, ma non terribile. Tutto suona semplicemente piatto e gli stacchetti Ska di Lascia Stare trasudano di ingenuità, come anche i testi infarciti di “vita vissuta” di un quindicenne. Si prosegue con il classico punk Italian-style di Le Frasi della Nonna ed il suo riffing elementare che segue lo stesso stile anche nella successiva Solo Contro Tutti. La registrazione é discreta e sembra essere quasi in presa live giacché i suoni paiono essenziali e naturali. Tutto come da copione, insomma. Noia inclusa in questi casi. Le voci adolescenziali di Piero e Martin forniscono l’elemento mancante a questo quadro bastato totalmente su ciò che altre band fecero vent’anni fa, per di più con molta più grinta e maturità.

Proseguendo nell’ascolto del disco possiamo ancora notare l’inizialmente introversa Accendino (dalla banalità sconcertante), le inflessioni Ska di Pequeno Punk (dal testo in Spagnolo) e di La Morte Ubriaca. Per il resto, non si riesce a distinguere una canzone dall’altra. Tutte seguono lo stesso stile in modo inflessibile per un risultato altamente scontato e privo di idee elettrizzanti. Alla prossima con più grinta, tecnica più affinata ed una bagaglio di idee maggiore.

Novantanovepercento - Out of Mind