Luca Carboni
Carovana
Carboni non si può dire che sia un autore fondamentale nella musica italiana, ma senz'altro tutti riconosceranno che ha fatto parecchie canzoni valide.
Purtroppo invece questo disco non convince, ad iniziare dalla musica, troppo debole e in cui in troppi momenti fa capolino il manierismo. Presentimento di questa caduta era già avvenuto all'uscita di "Le ragazze", che è veramente poca cosa. "Ferite" inizia bene, ma si perde in un ritornello poco efficace. Con "Macedonia polare" però si tocca l'apice della scemenza: "Sbuccio le banane e fuori è un freddo cane e sbuccio anche due mele (prima le taglio a metà)".
"Caldino" vorrebbe essere una canzone tenera, ma risulta solo melensa ("Quel caldino, caldino che mi dai [..] E il bacino e il bacino che mi dai").
Più riuscita invece "La cravatta" ("In questo mondo un po' artificiale è molto importante l'inutilità. In questo mondo un po' volgare... in fondo la cravatta punta sempre là") con il coretto un po' demenziale che dice "stringi stringi stringi, my baby stringi di più".
Carina anche "La casa", mentre il resto passa inosservato: ho l'impressione che il ricordo di questo disco scomparirà insieme alla carovana del titolo.
Luca Carboni
Carovana
Genere: Pop , Cantautorale , Cantautorale
Brani:
- 1) La casa
- 2) Le ragazze
- 3) Colori
- 4) Ferite
- 5) Macedonia polare
- 6) Caldino
- 7) La cravatta
- 8) Il cowboy
- 9) Deserto
- 10) Occidente & oriente