Nameless Crime
Modus Operandi
I Nameless Crime provengono dalla Campania e hanno già all’attivo la pubblicazione di due album dal nome Nameless Crime (2003) e Law and Persecution (2006). Molti cambi di formazione hanno portato il bassista Raffaele ad dover cercare altri musicisti per continuare un progetto che punta sull’heavy metal potente misto ad inflessioni progressive e spruzzate thrash. Eccoci, dunque, a recensire il loro ultimo lavoro dal titolo Modus Operandi.
Feedtime ci accoglie in modo convincente, tra tempi rallentati, tastiere in sottofondo ed un’aura oscura che ammanta la sua struttura. I riffs sono abbastanza intricati e seguono i repentini cambi di tempo anche se la velocità non è quasi mai sostenuta. La produzione è buona e riesce a cogliere il tocco decadente che la band vuole trasmettere all’ascoltatore. La voce di Dario rimane principalmente su tonalità pulita anche se sempre recitativa e muta solamente durante i riffs più duri, andando a sfiorare lo scream tipico del metalcore. Ad ogni modo, si tratta di sporadici momenti. La successiva Withdrawal si distingue per le sue influenze a base di thrash metal moderno, infarcito di groove e dalla struttura maggiormente lineare anche se non mancano intermezzi progressivi che tirano in ballo riffs dissonanti ed interludi tastieristici. Di tutt’altra fattura Unsigned, composizione che gioca molto sui chiaroscuri a base di note di piano da alternare ad ampie aperture che possono anche ricordare i Type O Negative.
L’inizio a base di rabbiose partiture di moderno thrash metal della successiva Under the Bridge of Sanity ci scuotono per bene anche se le sezioni maggiormente ragionate e progressive non si fanno attendere in questo giusto bilanciamento che accompagna la traccia. Sleepwalking amplifica il tocco progressivo che risiede nel DNA del gruppo e lo fa tramite prolungati arpeggi in una struttura che mostra anche alcune leggere inflessioni hard-rock per quanto riguarda le partiture di chitarre elettrica. A movimentare le acque ci pensa la tagliente Tested, reminiscente degli Extrema più veloci anche se non mancano le aperture più accessibili. Season of the Grey fa sfoggio di un groove chitarristico molto marcato in uno stile ancora difficilmente inquadrabile a causa delle molteplici influenze che il gruppo ingloba e trasforma in musica. Akinesis mostra il lato più intimo del gruppo grazie a prolungati arpeggi a supportare la voce calda di Dario per successivamente arrivare alla finale Stains, composizione abbastanza diretta e di stampo moderno con le tastiere dal tocco cyborg a supportare alcune parti tirate da alternare ad aperture più ariose.
In definitiva questo lavoro dei Nameless Crime cattura per caratura tecnica e complessità di sound. Di difficile inquadratura, il disco è raccomandato a chi vuole ascoltare composizioni tecniche, complesse e variegate ma non sicuramente agli accaniti di metal diretto. Diciamo che forse un pelino di passione in più da parte del gruppo non avrebbe guastato ma stiamo comunque parlando di un prodotto più che valido e che merita la vostra attenzione.
Nameless Crime
Modus Operandi
Genere: Heavy metal
Brani:
- 1) Feedtime
- 2) Withdrawal
- 3) Unsigned
- 4) Under The Bridge Of Sanity
- 5) Sleepwalking
- 6) Tested
- 7) Season Of The Grey
- 8) Akinesis
- 9) Stains
- 10) Snakes ‘N’ Ladders (Hidden Track)
Informazioni tratte dal disco
Dario Guarino – Voce
Maddalena Bellini – Chitarra
Dario Graziano – Tastiera
Raffaele Lanzuise – Basso
Daniele Ciao – Batteria