Lucio Dalla
I Miti - Lucio Dalla
Brani:
- 1) Il cielo
- 2) Sylvie
- 3) Itaca
- 4) 4/3/1943
- 5) La casa in riva al mare
- 6) Piazza grande
- 7) Com'è profondo il mare
- 8) Quale allegria
- 9) Futura
- 10) Balla balla ballerino
Non è ancora presente una recensione del disco "I Miti - Lucio Dalla" di Lucio Dalla.
Vuoi scriverne una? Inviala a info@estatica.it
.
Lucio Dalla
I Miti - Lucio Dalla
Informazioni tratte dal disco
IL CIELO (1967)
Scritta insieme a Sergio Bardotti e Gian Piero Reverberi per la colonna
sonora del film Femmina, Il cielo rappresentò il primo incoraggiante segnale di successo per la carriera di Lucio Dalla, prima di allora votato prevalentemente verso la causa beate della canzone di protesta. Il brano partecipò all'edizione '67 del Festival delle Rose di Roma vincendo il Premio della Critica. Interpretazione con piglio soul impreziosita da un ottimo arrangiamento diretto da Luis Enriquez.
SYLVIE (1970)
Sylvie appartiene a quel periodo di transizione che, iniziato con Il cielo si chiuse con il clamoroso successo di 4/3/1943. Nello spazio di tre anni, Dalla incise alcuni 45 giri di notevole fattura musicale: E dire che ti amo (esclusa dalla finale di Un Disco per l'Estate '68), Hai una faccia nera nera (che, al
contrario, ebbe un ottimo successo in Sudamerica con il titolo Esta la cosa negra negra) e Per fare un uomo basta una ragazza edita nel 1969.
ITACA (1971)
Il mare è un tema abbastanza ricorrente nelle composizioni di Lucio Dalla.
Una di queste è Itaca, l'odissea di un uomo di mare in un viaggio forse senza ritorno. Scritta insieme a Sergio Bardotti e Gianfranco Baldazzi, nacque nel '71 come lato B del singolo La casa in riva al mare. Itaca è anche la canzone che apre Storie di casa mia, il terzo album di Dalla dopo i precedenti 1999 e Terra di Gaibola.
4/3/1943 (1971)
Con 4/3/1943 Dalla si pose all'attenzione di un pubblico più vasto dopo i ripetuti apprezzamenti da parte dei critici. Il brano venne presentato al Festival di Sanremo del '71 ed eseguito anche dalla Nuova Equipe 84 di Maurizio Vandelli. Il brano, il cui testo venne scritto da Paola Pallottino, era nato come Gesù bambino, titolo che non piacque però ai censori radio-televisivi. Terza classificata al festival, primo il 45 giri nelle vendite per nove settimane, la canzone è stata incisa successivamente da altri artisti, alcuni dei quali di livello internazionale.
LA CASA IN RIVA AL MARE (1971)
Il protagonista de La casa in riva al mare è questa volta un recluso che si innamora di una donna sconosciuta che vede attraverso la grata della sua cella. Una donna che vive in una piccola casa bianca attraversata dal mare e che chiamerà idealmente Maria. Da qui, il sogno di libertà del prigioniero e il desiderio di una vita vera anche quando la donna mostra i suoi primi capelli bianchi. Una delicata e struggente poesia tra le più belle scritte dal duo Baldazzi-Bardotti.
PIAZZA GRANDE (1972)
Piazza grande costituì il ritorno al Festival di Sanremo di Dalla dopo l'exploit dell'anno precedente con 4/3/1943. Per questo importante appuntamento il musicista si affidò ai fedeli collaboratori-amici Baldazzie Bardotti oltre che ad un giovanissimo nuovo autore che aveva debuttato
poco prima, nell'edizione '70, dello stesso Sanremo, Rosalino Cellamare che qualche anno dopo diverrà semplicemente Ron. Solitudine e vita di strada è il tema di questa delicata ballata divenuta un classico nel proseguo degli anni.
COME E' PROFONDO IL MARE (1977)
Come è profondo il mare, è il brano principale dell'omonimo album che inaugurò il percorso artistico di Dalla come cantautore. Infatti, partendo da questo lavoro, nel '77, l'artista bolognese cominciò ad interessarsi anche dei testi delle sue canzoni. Lucio compose i brani dell'album in mare, navigando tra le isole Tremiti e Ponza. Il risultato è sorprendente: le otto canzoni dell'album sono un riferimento alla realtà della vita, testi a volte crudi, a volte ironici e divertenti, come in Disperato erotico stomp. Dell'intero lavoro, Come è profondo il mare è comunque l'episodio più ispirato e... profondo.
QUALE ALLEGRIA (1977)
E' il male di vivere che spesso ci attanaglia ("esser costretti a farsi anche del male per potersi con dolcezza perdonare e continuare") descritto con grande sensibilità dal suo autore. Grandi musicisti per la realizzazione dell'album Come è profondo il mare dal quale il brano è tratto: Rosalino Cellamare, Jimmy Villotti, Fabio Liberatori, Giovanni Pezzolli, poi Stadio.
Un'interessante versione di Quale allegria l'ha offerta qualche anno dopo Ornella Vanoni.
FUTURA (1980)
Futura è l'amore che sconfigge la guerra; due ragazzi che nascosti nel buio e nella paura concepiscono un figlio che vorranno chiamare Futura ("Nascerà e non avrà paura nostro figlio e chissà come sarà lui domani, su quali strade camminerà, cosa avrà nelle sue mani..."). Il brano fa parte dell'album Dalla pubblicato nel settembre del 1980 e che arrivò dopo la fortunatissima tournèe di Banana Repubblic.
BALLA BALLA BALLERINO (1980)
Anche Balla balla ballerino è uno dei brani di maggior successo dell'album Dalla; in pratica, il terzo di Dalla cantautore dopo Come è profondo il mare e l'omonimo del '79. Anche questo pezzo è un intreccio di sentimenti che si muovono tra un mondo dominato da un futuro incerto e la speranza di rinnovarlo attraverso l'amore ("Sotto un cielo di ferro e di gesso, l'uomo riesce ad amare lo stesso, e ama davvero, senza nessuna certezza, che commozione, che tenerezza...").