Kobayashi

In absentia

Recensione
Pubblicato il 20/12/2009
Voto: 6.5/10

La genesi della nascita di questo mini cd "In absentia" è un po' diversa dal solito. In origine è un'opera di Antonello Pelliccia, per la quale il gruppo Kobayashi realizza una sonorizzazione live il 5 e 6 giugno 2009, alla 53° edizione della Biennale di Venezia.
Solo in seguito la band decide di registrare in studio i brani strumentali.
Il cd ha una lunga intro che fa parte degli 11 minuti e 25 secondi di "Air Motel". Le basi del gruppo sono essenzialmente chitarristiche, con un susseguirsi di ricami ripetitivi che costruiscono un tessuto, impreziosito però da altri strumenti "esterni" come il violoncello, le tastiere ed il sassofono. Alcuni echi dei Pink Floyd, non soffocano comunque una ricerca sperimentale verso una musica "fluida", priva di costrizioni e strutture troppo rigide.
Il basso potente di "Détournement" o quello pulsante ed ipnotico di "Vendramin?" riportano a certa new wave anni '80. Gli archi invece contribuiscono a spostare la direzione, donando un maestosità propria di questi strumenti.
L'esperienza di ascolto di un lavoro strumentale è molto soggettiva, bisogna lasciarsi andare al flusso, alle sue variazioni e micro variazioni, ma questo "In absentia" pur nato per altri scopi sta in piedi da solo e spesso le soluzioni sonore adottate sono interessanti.
Curata la confezione digipack psichedelica. In un angolo spicca un oggetto vintage anni '70 o '80 non ben identificato.

Kobayashi - In absentia

Kobayashi

In absentia

Mcd, 2009, Corasong
Codice: 006

Brani:

  • 1) Air motel (11:25)
  • 2) Détournement (08:13)
  • 3) Vendramin? (12:08)
  • 4) Lei non sa chi sono io (09:30)

Informazioni tratte dal disco

Registrato, missato e masterizzato in digilogico da Edoardo Magoni al Mulino del Callone di Pisa, tra settembre e ottobre 2009-

Grafica e fotografie di Nicola Bogazzi

Prodotto da Edoardo Magoni e Kobayashi

Il miglior prezzo:

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