CRTVTR (Cartavetro)
We need time
Ottimo esordio discografico per questo trio ormai attivo da parecchi anni sulla scena genovese, votato alla loro ricerca sonora costantemente in evoluzione.
Il disco apre con ( to care) che rimanda subito a certe sonorità tra il rock alternativo dei Deus e il low-fi dei Pavement.
Si intuisce già quindi quale è stato il percorso artistico-creativo della band, che riesce a miscelare in maniera efficace tutte le loro diverse influenze.
La sezione ritmica è molto solida, il suono è secco, sporco e preciso,le soluzioni chitarristiche distaccate ma non dissonanti. I brani non hanno una struttura del tutto lineare, lo schema strofa-ritornello-strofa lascia spazio a diversioni che poggiano su un’idea iniziale. Non mancano sperimentazioni elettroniche, ed alcuni suoni ed accordi ricordano lo stile “At the drive-in” ma invece della rabbia assoluta trova posto un pathos emotivo angosciato ma senza rassegnazione. Le linee di basso che reggono la struttura sono incisive e precise e per un istintivo accostamento mi vengono in mente i Fugazi. “We need time”,il pezzo che vede la partecipazione di Mike Watt(Minutemen,Firehose) è eccellente ed il connubio che i ragazzi hanno trovato con l’eccentrico musicista è notevole. Il brano è quasi un inno disincantato alla dilatazione del tempo come forma di comprensione tra gli individui; suggestivo ed un po’ ipnotico il riff che accompagna tutta la canzone.
Un esordio maturo per un gruppo fresco di idee, che si concretizzano in un post-art-rock sperimentale. Decisamente esportabile e degno di nota questo primo lavoro del gruppo genovese dalle radici anglofile e da un vasto background musicale anche se però forse un po’ troppo orientato verso un pubblico di nicchia.
CRTVTR (Cartavetro)
We need time
Brani:
- 1) To care
- 2) Old lovers
-
3)
We need time feat. Mike Watt
- 4) O my hungry self