Stefano Rosso - Io e il signor Rosso

Testo del brano "Grazie a Dio"

Lp , 1980 , Genere: Cantautorale
Grazie Dio se anche oggi sono qua e se ancora ho voglia di cantare quello che mi viene in mente scrivo e se ancora sono vivo grazie con sincerità grazie per le gioie che mi hai dato per le voglie che ho sciupato non hai certo colpa tu grazie per la musica ed il vino e quei fiori al mio giardino certo ce li hai messi tu. Grazie per i giorni da bambino quando c'era nonna lì vicino e si andava insieme a far la spesa si faceva un salto in chiesa grazie, ma chi ci va più? Grazie per la scuola e per i sogni per le idee senza padroni Topolino e Alì Babà certo li ho confuse coi bisogni ma le facce da ladroni le ritrovo sempre qua. Grazie per i giorni ad occhi aperti grazie per gli amici, quelli veri per i sentimenti ancora incerti diventati poi sinceri grazie forse un po' all'età grazie per i debiti d'amore per chi canta il suo dolore per la mamma e per papà grazie per le donne in malafede per l'inferno e chi ci crede per chi è triste e non lo sa. Grazie dei nemici più accaniti che anche loro in fondo son serviti per esempio cosa ti fa male come un letto d'ospedale tanto bene non ti fa grazie per le sere coi parenti per le botte in mezzo ai denti da chi non sente pietà e grazie per i sentimenti belli perchè in fondo sono quelli la mia sola libertà. Grazie Dio se anche oggi sono qua e se ancora ho voglia di cantare quello che mi viene in mente scrivo e se ancora sono vivo grazie con sincerità grazie per le gioie che mi hai dato per le voglie che ho sciupato non ne hai certo colpa tu e grazie per la musica ed il vino e quei tigli al mio giardino certo ce li hai messi tu

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