Bruise Gretel: Intervista del 06/02/2015

Pubblicato il: 06/02/2015


Bruise Gretel sono un gruppo completamente al femminile, vengono da Livorno e suonano un autentico punk rock con qualche venatura grunge. Ci hanno subito incuriosito e volevamo saperne di più...

Qual’è stata la vostra esperienza a suonare dal vivo i loro brani?

Valeria: Io e Frances abbiamo visto i Misfts a Firenze nel 2010 e nel 2012, siamo loro grandi fan! Suonarli é stata un'esperienza piacevole e molto divertente: ai concerti il pubblico di scatenava con cori e pogo, mentre le prove erano quasi un gioco dato che conoscevamo già i brani.

Quali erano i brani sempre presenti in scaletta?

Valeria: I nostri concerti erano incentrati quasi totalmente su "Static Age" (fra l'altro "We Are 138" ogni tanto lo riproponiamo), ma ovviamente non mancavano mai altri classici, come "Die Die My Darling", "Astro Zombies", "Halloween" e "Skulls", solo per farti un esempio. Dei Misfits post Danzig invece non abbiamo mai suonato niente, siamo legate al vecchio repertorio.

Alcuni gruppi di cover proseguono in questo filone, senza provare mai a creare qualcosa di originale. Cosa ha fatto scattare in voi la molla per mettervi in gioco in prima persona?

Valeria: dopo un paio di anni di cover personalmente sentivo il bisogno di tornare a scrivere, avevo proprio la necessità di raccontare storie e situazioni più personali, cosa che le cover non potevano più darmi.
Quando ne ho parlato alle altre sono rimaste un pò sconcertate, infatti poco dopo ci siamo sciolte. Essendo però rimaste ottime amiche, nel 2012 mi hanno comunicato che avevano cambiato idea, quindi ci siamo rimesse insieme e abbiamo scritto subito delle canzoni (fra cui "Carrot", uscita di getto durante una jam session).

Cosa significa il vostro nome?

Valeria: è l'unione di due canzoni delle Babes in Toyland, ovvero "Bruise Violet" ed "Handsome and Gretel". è il vecchio nome che utilizzavamo quando suonavamo le loro cover, lo abbiamo tenuto un pò perchè ci siamo affezionate, un pò perchè, a nostro avviso, suona molto bene.
Le canzoni in oggetto parlando di una ex amica della cantante, che viene descritta come una di facili costumi e con cattive abitudini. Che cosa carina vero? :)

Attualmente siete completamente orientati all’esterofilia, brani cantati in inglese, nick in inglese, ecc. Il prossimo passo potrebbe essere il cantato in italiano, oppure è una possibilità che non considerate?

Valeria: cantare in italiano non ci interessa, sarà che ascoltiamo al 90% musica estera e quindi siamo influenzate dalla scrittura in inglese, e poi abbiamo una pessima pronuncia italiana (soprattutto io) a causa della nostra cadenza livornese. magari se fossimo state milanesi c'avremmo pensato eheheheh però ora come ora appunto non ci interessa. e poi il grunge cantato in italiano proprio non ci piace.

Com’è la scena musicale attuale a Livorno, a livello di gruppi, di locali in cui suonare, ecc?

Alice: Livorno è sempre stata molto prolifera di band e la scena musicale underground continua tutt’oggi a essere viva e vegeta. Noi Bruise siamo quasi tutte trentenni, ma sin dal 1999 abbiamo avuto esperienze differenti in altre band (May 27* Lies, Lip Colour Revolution) e siamo sempre state presenti ai vari eventi organizzati nella nostra città. Nel nostro piccolo “paesone” non ci si può lamentare, anzi…

Come vivete questo momento di trasformazione musicale, in cui i supporti fisici che avevano accompagnato le generazioni precedenti stanno scomparendo?

Valeria: io personalmente ho smesso di comprare i cd. Solitamente mi ascolto un gruppo online, scarico gli mp3 sul mio smartphone e se mi piace mi compro il disco in vinile, dato che ne ho una discreta collezione e mi da molta più soddisfazione degli altri supporti. Come Bruise Gretel lo viviamo abbastanza bene, non ci siamo date prospettive di guadagno tramite l'album, quindi abbiamo messo tutto il nostro materiale scaricabile e ascoltabile da internet.
Diciamo che la musica ora può arrivare più velocemente e più lontano rispetto a diversi anni fa, e la cosa a noi giova :)

Avete pubblicato il vostro EP sulla piattaforma bandcamp. Siete soddisfatte?

Alice: Bandcamp, Soundcloud, Facebook, Bandsintown, Youtube…stiamo contaminando la rete con tutti i mezzi possibili, vogliamo essere OVUNQUE!

Com’è andata in studio di registrazione?

Alice: Molto bene, abbiamo registrato presso gli Open Mountain Studio di Rosignano Solvay (LI) dal nostro amico Mattia Casini. Tutto in presa diretta per scelta, completamente suonato live, tutte assieme nella stessa stanza, con lo scopo di uscire “nude e crude”, senza ritocchi e troppi aggiustamenti in post produzione.

Cosa è rimasto per voi che nel 1977 non eravate ancora nate, dello spirito originale del punk?

Alice: Il “fregarsene” dei commenti inutili degli altri (ma le critiche costruttive sono sempre ben accette), suonare scalze, bere tanta birra, usare al massimo 2 pedali-effetto per strumento (di cui uno è l’accordatore :P)
Valeria: concordo con Alice, aggiungo anche che grazie al punk ho capito che bastano 4 accordi per scrivere una bella canzone, non importa essere bravi come i Dream Theater :)

Il vostro suono attuale è indissolubilmente legato al punk/rock. Dedicate attenzione alla stesura dei testi, o sono più un fatto viscerale che asseconda la musica?

Valeria: i testi sono molto importati, anche se solitamente scriviamo prima la musica. Di solito cerchiamo un giro di chitarra o di basso che funzioni (da sole o durante una jam session tutte insieme), cerchiamo una melodia, dopo una di noi scrive le parole e poi mettiamo tutto insieme. La scrittura del testo può richiedere diverse setimane, e spesso modifichiamo la musica per far tornare il tutto, proprio perchè per noi quello che diciamo è più importante di quello che suoniamo.

Perchè il grunge (che mettete tra le vostre influenze), ha avuto così successo solo in un limitato periodo temporale? La morte di Kurt Cobain ha davvero secondo voi chiuso un’epoca?

Alice: Secondo noi non ha chiuso un’epoca, bensì ha dato il via allo tsunami più lungo della storia.
La scia dei Nirvana e del grunge ci ha davvero travolto, all’inizio è stato il boom, è avanzato poi lentamente negli anni per poi tornare indietro e trascinarci con sè un’altra volta. Basta guardare i negozi, adesso solo camicie da boscaiolo e pantaloni strappati da H&M!
Valeria: secondo me è stato sopraffatto dalla moda e dal sovrascolto (in onda 24 ore du 24 su mtv, radio ecc) e quindi è stato messo nel dimenticatoio poco dopo il boom, a beneficio di altro. Inoltre non scordiamoci che purtroppo molti esponenti sono morti o erano cocainomani. Ultimamente c'è un pò una riscoperta del lato "buono" di tutto questo.
Io personalmente non ho mai smesso di ascoltare band quali Nirvana, Hole e Babes in Toyland, è più forte di me!

Quali sono i vostri miti musicali, sia italiani che esteri?

Alice: Steve Albini e Butch Vig per aver tirato fuori dischi spettacolari; Dave Grohl per la sua tenacia e dedizione a tutto ciò che fa e produce; Josh Homme con i suoi Kyuss e Qotsa ed i Nirvana perché senza di loro non sarei quello che sono adesso; i Tenacious D che mi fanno tanto ridere; i Refused che mi fanno tanto sfogare.
Valeria: Dave Ghrol, Kat Bjelland, Matt Freeman, Fat Mike, e tanti altri che per essere citati avrebbero bisogno di 10 pagine di questo sito.

Avete dei sogni per il prossimo futuro?

Alice: Registrare un album di 10/12 pezzi e fare taaaaantissimi concerti in giro per l’Italia e magari anche estero!

Bruise Gretel
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