Intervista a Gerardo Tarallo (Direttore Artistico) intorno al Premio Sergio Endrigo

Pubblicato il 12/09/2012 - Ultimo aggiornamento: 06/10/2013

Argomento: Musica

COMUNICATO
Gli Organizzatori del Premio Sergio Endrigo 2012, preso atto delle difficoltà logistiche e organizzative conclamate da una miope e totale assenza di partners, collaboratori e/o sponsors, rendono noto con grande rammarico che l'edizione 2012 del Premio non potrà in alcun modo essere realizzata. Pertanto il presente comunicato annulla i precedenti e invalida il Regolamento Generale del Premio, pubblicato sul sito www.premiosergioendrigo.it Gli Organizzatori nel chiedere scusa di quanto sopra si augurano di poter riprendere e realizzare il progetto in futuro.

A seguito delle pesanti critiche mosse da Claudia Endrigo figlia di Sergio Endrigo e Presidente della Giuria del Premio intitolato al padre, nei confronti sia della Media Association Service (la società che ha prodotto e curato il Premio) sia del Direttore Artistico Gerardo Tarallo, ho pensato fosse giusto intervistare anche Gerardo per sentire cosa ha da replicare.

Gerardo, partirei se sei d’accordo, dalla stessa domanda che ho posto in precedenza a Claudia Endrigo, com’è nata l’idea di realizzare la prima e per ora unica edizione del Premio Sergio Endrigo che c’è stata al Teatro Smeraldo di Milano nei giorni 3 e 4 ottobre del 2011?

L'idea del Premio Endrigo è nata a Milano tra me e Massimo Monti Presidente della Musicisti Associati Produzioni nonché Produttore della M.A.S.. Pertanto l'idea è solo e soltanto nostra! Io personalmente contattai nel marzo 2009 la Sig.ra Endrigo e le parlai di questo nostro progetto. Le proposi di incontrarci per esporle la nostra idea e lei nel mese di settembre venne a Milano per concretizzare l'accordo. I rapporti erano cordiali al punto che mi confidò il suo grande desiderio di voler realizzare un CD con dieci brani di suo padre e io, trovando la cosa molto nobile, mi resi disponibile a realizzarlo. Era talmente entusiasta che mi mandò subito i brani che voleva interpretare ed io cominciai addirittura a scrivere anche un paio di bozze di arrangiamenti. Poi nel tempo le cose sono cambiate ...

Una delle prime critiche mosse dalla figlia di Sergio è però proprio legata alla scelta del Teatro Smeraldo, nell’intervista Claudia ha affermato che la scelta iniziale era in realtà un’altra e che ha appreso di questa variazione solo dalle pagine di Facebook, com’è che si è arrivati al Teatro Smeraldo (per altro un ottimo teatro?)

L'idea prima nostra era quella di realizzare l'evento al Teatro Dal Verme gestito dalla Provincia e dal Comune di Milano. Dal dicembre 2010 al marzo 2011 però restammo in balìa di politici, assessori e quant'altro che, dopo mille assicurazioni e promesse, litigando tra loro, non riuscirono a darci la disponibilità del Teatro. A fine marzo allora optammo per il Teatro Smeraldo (tempio milanese della musica d'autore). Il Patron Gian Mario Longoni accettò subito con entusiasmo di ospitare la nostra iniziativa. Io personalmente inviai immediatamente alla Sig.ra Endrigo tutto il carteggio intercorso con i vari Assessorati per dimostrarle il perché del cambio del Teatro, ma non è bastato a spegnere la polemica.

Dalle parole di Claudia Endrigo sembrerebbe che il problema più grosso a livello organizzativo sia stato l’incomunicabilità, è vero che l’avete lasciata all’oscuro delle scelte artistiche e tecniche consegnandole, di fatto, un prodotto bello ma blindato?

Io non credo che la M.A.S. abbia confezionato un prodotto blindato: la Sig.ra Endrigo ci aveva dato mandato di realizzare l'evento e noi l'abbiamo realizzato come facciamo sempre e continueremo a fare: con le nostre forze, il nostro team affiatato e le nostre idee. La Direzione Artistica mi venne affidata (con ampi poteri) dal Produttore Massimo Monti ed io ho portato fino in fondo il mio lavoro, seguendo l'Orchestra e le prove, correggendo gli arrangiamenti, facendo da tramite con i concorrenti, scegliendo gli ospiti, suggerendo una tonalità anziché un'altra, riunendo per ben tre volte la Commissione d'Ascolto: tutto secondo esperienza e serietà professionale, comunicando di volta in volta alla Sig.ra Endrigo il progredire degli eventi, ricevendo però sempre risposte di malcontento (riuscì a contestare anche la scelta di Massimo Cotto come conduttore e a dare il veto su un paio di grossi nomi di ospiti). Spesso mi ha dato del megalomane ma io nonostante il suo parere da oltre 35 anni continuo a fare il musicista.

Da spettatore posso dire di aver assistito a un doppio spettacolo di ottimo livello, già la presenza di un’orchestra di tale levatura, in un Premio legato alla canzone d’autore e destinato a giovani emergenti più che una rarità è un evento eccezionale, i concorrenti sono stati di buon livello, gli ospiti di valore e molto professionali, ricordo in proposito ancora e, con una certa emozione, l’improvvisata partecipazione del maestro Renato Sellani che, presente tra il pubblico non s’è certo tirato indietro, quando è stato invitato a salire sul palco e, ha voluto rendere un toccante omaggio a Sergio Endrigo. Tuttavia è doveroso ammettere che il pubblico delle grandi occasioni è mancato, colpa della mancanza di un ufficio stampa e dei pochi manifesti stampati e distribuiti nel capoluogo lombardo, come ha affermato la figlia di Endrigo?

Io non capisco con quali argomenti la Sig.ra Endrigo possa affermare che ci saremmo avventurati in un evento così importante senza l'appoggio di un Ufficio Stampa: chiarisco una volta per tutte che il Premio Sergio Endrigo 2011 è stato promozionato dall'Ufficio Stampa del Teatro Smeraldo, uno dei più importanti e potenti d'Italia e da Ticket One (altro colosso pubblicitario). La storia metropolitana dei 500 manifesti è una barzelletta che si è inventata, ma non fa ridere, anzi fa pensare!! D'altronde per noi parla tutta la rassegna stampa del Premio. Se infine non c'è stato l'afflusso di pubblico che lei si aspettava, l'esperienza mi insegna che un evento del genere ha bisogno di tempo per acquisire consensi e non può esplodere al primo anno di vita. Ma lei queste cose non le sa!

Sempre su Facebook, era stato creato un gruppo dedicato al Premio Sergio Endrigo del quale ora non v’è più traccia, un’altra critica di Claudia è stata quella di una scarsa democraticità all’interno di questo gruppo, pare che l’amministratore del gruppo, non so se eri tu, abbia cancellato commenti critici verso l’operato della direzione artistica del Premio, cosa c’è di vero?

La pagina “Premio Sergio Endrigo” su FB era stata una mia idea ma non l'ho gestita direttamente. La scarsa democraticità di cui si parla è stata piuttosto una manifestazione di profondo rispetto verso l'Artista che rappresentava: i commenti non erano tali, bensì insulti e minacce da parte di quattro o cinque autori maleducati non ammessi al Premio ai quali si accodò subito la Sig.ra Endrigo (senza alcuna cognizione di causa) minacciando azioni legali contro di noi (avevamo in pratica una nemica in casa). Qualsiasi logica umana a questo punto suggeriva di cancellare quegli improperi volgari e di cattivo gusto per preservare il nome del Premio. La pagina poi è stata cancellata lo scorso agosto perché non aveva più senso di esistere ed anche perché la sua chiusura è stata chiesta più volte con toni poco educati e sereni dalla stessa Sig.ra Endrigo.

Sono state mosse critiche anche al fatto che i brani di Endrigo affidati ai concorrenti siano stati “imposti” anziché fatti scegliere tra la vasta produzione di Sergio, io non penso che la tua sia stata una scelta fatta a caso, cosa ti ha spinto a preferire questo tipo di linea?

La scelta dei brani di Endrigo da affidare ai concorrenti non è stata una lotteria, ma una scelta accurata dettata da molti fattori: in primis la popolarità dei brani, perché allo spettatore non puoi offrire 12 brani inediti accoppiati ad altrettanti brani di Endrigo poco conosciuti: rischi di appesantire lo spettacolo ed io dovevo badare a non cadere in quell'errore. I brani sono stati comunque scelti con logica da musicista in base all'estensione vocale, alla capacità interpretativa e alla timbrica di ogni singolo concorrente. Le canzoni non sono state imposte ma affidate per aggiungere un “esame” in più ai cantanti in concorso che, comunque hanno accettato tutti con entusiasmo il brano loro affidato.

Un’altra accusa mossa da Claudia riguarda che l’Organizzazione avrebbe dovuto realizzare un CD contenente le canzoni partecipanti inedite e del repertorio di Sergio e che, una percentuale sulle vendite, sarebbe stata devoluta alla gemellata onlus Save The Children, quanto scritto nell’Art. 16 del Regolamento è avvenuto?

Il CD del Premio Endrigo 2011 ha avuto tempi lunghi nel lavoro di post-produzione, ma sarà portato a termine e sarà pubblicato quando le esigenze di mercato ce lo permetteranno, soprattutto nel rispetto di quanto promesso a SAVE THE CHILDREN nostro partner da oltre dieci anni di tante altre manifestazioni da noi realizzate.

Chiuso il capitolo prima edizione, ufficialmente nel sito dedicato al Premio, è detto che la seconda edizione del Premio Sergio Endrigo non potrà prendere vita sostanzialmente a causa di problemi logistici, di mancanza di partners, collaboratori e sponsors, ma è tutto?

I problemi elencati sono autentici e veri: la M.A.S. non può accollarsi ancora una volta da sola un'altra edizione senza sponsor o partners. C'è poi la delusione di aver lavorato sodo per raccogliere offese e minacce da parte di chi al contrario avrebbe dovuto essere dalla nostra parte. E' necessario sottolineare che la Si.gra Endrigo non volle presenziare la Conferenza Stampa e che il giorno precedente la prima serata dell'evento minacciò pubblicamente su FB di bloccare tramite i suoi legali le serate e tutto il nostro lavoro, lasciando ai lettori la libertà di pensare a noi come dei comuni delinquenti. Credo che tutto abbia un limite!!

Prima di congedarti vorrei porti un’ultima domanda sulla prima edizione, alla quale ho assistito da semplice spettatore, però alla fine della semifinale mi sono posto questa domanda che ora giro a te, ha un senso che Il Premio al Miglior Testo, scelto e assegnato dal M.E.I. nel corso della prima serata (semifinale) sia andato a Guido Politi con la sua canzone “Madam” ma che Guido non sia neppure approdato alla serata finale? I casi sono due o la musica di “Madam” era così scarsa da inficiare il valore complessivo della canzone stessa oppure nel lavoro svolto dalla giuria, qualcosa di opinabile ci possa essere, non credi?

Io non so perché la Giuria ha deciso in tal senso ma me ne sono ben guardato dal chiederlo per rispetto a tutti i componenti. So solo che la canzone “Madam” di Politi era a mio parere tra le più belle del concorso e meritava altro destino. Ma i giudizi sono soggettivi e io li rispetto. Concludo infine col ringraziarti per questa intervista che mi ha permesso di precisare molte cose sul Premio Sergio Endrigo 2011 e tengo a sottolineare che tutto quanto da me dichiarato è pienamente condiviso dalla Società per la quale opero: ho parlato quindi anche a nome di tutto lo staff.

Grazie ancora Fabio e buon lavoro!!

Enrico Ruggeri e Gerardo Tarallo