Lucid Dream

Visions from Cosmos 11

Recensione
Pubblicato il 27/06/2011
Voto: 7.5/10

I Lucid Dream si formano nel 2009 a Sestri Levante grazie alla mente del chitarrista Simone Terigi. Reclutati presto i restanti componenti, la band inizia a lavorare per la pubblicazione del loro album di debutto, questo Visions from Cosmos 11. Lo stile che il quartetto ci propone è un hard rock progressivo fortemente votato a quello tanto in voga negli anni 80. L’album autoprodotto contiene nove composizioni dotate di pathos e tecnica per una bel tuffo nel passato. Giusto per capire come inquadrare questo sound e la perizia strumentale dei musicisti coinvolti, basti pensare che il chitarrista-fondatore ed il bassista erano compagni nel Joe Satriani Tribute ed il cantante Alessio Calandriello insegna alla Roland Music School.

Entrando specificatamente nell’analisi dell’album, sin dalla traccia posta in apertura Holy rage possiamo notare il piglio deciso delle chitarre con un batteria che sostiene il tutto attraverso tempi medi potenti e precisi. La voce potente e versatile di Alessio si fa notare da subito grazie a picchi notevoli ed un ottimo groove anche durante alcune partiture meno tirate. Le aperture melodiche chitarristiche sono di pregevole fattura, soprattutto durante le fasi soliste ed è così che si prosegue con le chiare influenze del cosiddetto glam metal anni 80 della seguente Cosmos 11. Se si vogliono tirare in ballo gruppi italiani del periodo, non si possono non citare i Drama o i Crying Steel. L’orecchiabilità ben si fonde con una tecnica strumentale superiore ed il pacchetto è ben che servito.

La strumentale Fallin’ è forse la canzone che immortala meglio la tecnica strumentale del gruppo ed allo stesso tempo è un altro esempio della passione che anima il gruppo. Il giro di chitarra principale è facilmente memorizzabile e mai la tecnica azzera il calore del sound. La grinta di In the Moment (assolo chitarristico-capolavoro) ben si oppone alla breve Night Feel, ricca di introspettivi arpeggi. Proseguendo nell’ascolto dell’album troviamo la decisa Get Up che, tuttavia, contiene alcune aperture maggiormente melodiche in occasione del ritornello per un mix sempre entusiasmante. Le melodie più accentuate di Underground lasciano spazio al groove della successiva Sun and Sun, altra traccia strumentale dalle molteplici sfaccettature. Si passa agilmente attraverso il riffing deciso per tuffarsi poi in riflessive partiture pregne del solismo raffinato delle sei corde.

Arrivati all’ultima canzone del disco, Through the years, possiamo notare l’opposizione di riffs Sabbathiani a repentini cambi di tempo che velocizzano notevolmente la proposta. La voce di Alessio spinge al massimo ed anch’essa contribuisce in modo egregio alla chiusura di un disco veramente valido. Spero sinceramente che le etichette non manchino nel far pervenire le loro proposte al gruppo perché non c’è tempo da perdere. I Lucid Dream ci sanno fare ed è tempo che tutti lo sappiano.

Lucid Dream - Visions from Cosmos 11

Lucid Dream

Visions from Cosmos 11

Cd, 2011
Genere: Hard rock , Progressivo , Progressivo

Brani:

  • 1) Holy Rage
  • 2) Cosmos 11
  • 3) Fallin'
  • 4) In The Moment
  • 5) Night Feel
  • 6) Get Up
  • 7) Underground
  • 8) Sun And Sun
  • 9) Through The Years

Informazioni tratte dal disco

Line up:

Simone Terigi - Guitars
Alessio Calandriello - Voice
Gianluca Eroico - Bass
Paolo Raffo - Drums

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