Recensione di Fabrizio Pucci
Pubblicato il 20/03/2015 - Ultimo aggiornamento: 07/12/2016
Uomini è il titolo di una canzone dei Ritmo Tribale, di una raccolta e di questo libro di Elisa Russo, una “fans” del gruppo in primo luogo, ma una professionista che è riuscita a creare un libro assolutamente godibile da un pubblico più ampio dei soliti appassionati di un gruppo.
I Ritmo Tribale, per chi non li conoscesse, sono un gruppo rock che è stato attivo dal 1984 al 2002.
Il testo che vi proponiamo è costituito da molte testimonianze, sia dei membri della band, che da chi gli gravitava intorno (fidanzate, amici, colleghi, famigliari, ecc.) e da altri gruppi musicali più (Casino Royale, Afterhours) o meno (Shockin’ Tv, Tiratura Limitata) conosciuti.
Tantissimi pezzi, storie, ricordi che incastrati formano non solo la storia del gruppo, ma lo spaccato di un periodo, che viste le profonde trasformazioni che ha avuto il mondo musicale negli ultimi anni, è inevitabilmente ormai molto diverso da quello attuale.
Si parla di Stefano “Edda” Rampoldi, di piazza Grandi a Milano (dove ha avuto origine il gruppo), degli hare krishna, della dipendenza da eroina, della Milano degli anni ‘80 e ‘90, di Kriminale e degli altri dischi.
La quantità di materiale raccolto è incredibile (a tenerlo in mano è un bel tomo), come notevole il modo in cui è stato mixato.
Un gruppo i Ritmo Tribale, che ultimamente erano stati poco “considerati” e poco ricordati, in particolare dalle nuove generazioni.
Questo libro è l'occasione buona per approfondire la conoscenza, per chi allora li conosceva già, ma anche per conoscerli se per età anagrafica o altri motivi, non li avevate mai incontrati musicalmente.