Parleremo di autocostruzione? Vi faremo scoprire i più grandi segreti dell’elettronica?
Onestamente no, voglio semplicemente presentare su Estatica l’esistenza di questi amplificatori per stadi di potenza in classe D. Descriverne il suono, questo è l’obiettivo; senza trasformare nessuno nel provetto autocostruttore di amplificatori (tentazione in cui purtroppo molti cadrebbero, lo dico purtroppo per esperienza, non capendo essenzialmente che si tratta di collegare solo dei cavi… il lavoro vero è già stato fatto da ANAVIEW).
PREMESSA
Se decidete di improvvisarvi autoassemblatori (in questo caso autocostruttori è troppo), ricordate che anche se il lavoro sulla board è già completamente svolto da ANAVIEW, in un modo o nell’altro questo amplificatore dovrete collegarlo alla corrente di casa. Questo vuol dire che dovrete collegare due o tre cavetti alla 220V … ovviamente lo sapete già tutti, ma è bene ricordare che
ARMEGGIARE CON LA 220V (ALIAS CORRENTE DI CASA, QUELLA CHE PRENDETE DALLA PRESA A TRE POLI) PUÒ PROVOCARE LA MORTE … SE SIETE INESPERTI, E VOLETE PROVARE QUESTI AMPLIFICATORI, CHIEDETE A CHI SA COSA STA FACENDO… MORIRE PER ASOLTARE UN PO’ DI MUSICA È TREMENDAMENTE STUPIDO.
Bene, l’ho scritto e lo riscriverò altre volte… mi considero sciolto dai vostri errori, qualora vogliate improvvisare.
Aggiungo in queste premesse che se le amplificazioni in classe D vi fanno schifo per fatti vostri e paturnie personali, potete evitare di leggere questo articolo, dato che non andrò a cercare un’improbabile discorso contro tale classe di amplificazione, passeranno da queste ed altre pagine dove scrivo elettroniche valvolari o fet… insomma elettroniche per tutti i gusti; inutile star qui a disquisire sul sesso degli angeli, ad ognuno il suo… e se il proprio è la musica, qualsiasi essa sia, ben venga.
PRESENTAZIONE
Anaview fu fondata nel 2003 dal gruppo ETAL per creare amplificazioni in classe D ed alimentatori. Proprietaria di più brevetti legati all’amplificazione in classe D, oggi crea amplificazioni che nulla hanno da invidiare ai prodotti Hypex o IcePower.
Lato marketing anche se fino a non molto tempo fa non era attivissima, durante l’estate ha siglato un accordo per distribuire i propri prodotti in Europa senza dover gestire tutto autonomamente con Lautsprechershop.
DESCRIZIONE
Anaview mi ha inviato ben tre amplificatori da testare… gli avevo chiesto solo i due AMS, ma mi hanno inviato anche l’ALA, che non ho potuto provare, dato che semplicemente non avendo pronto all’uso un alimentatore da 12V-25V, ma solo dai 34V in su… l’avrei bruciato.
Partiamo proprio dall’ALA0080-2000, compreso di cavi e di adattatore d’interfaccia costa 110€.
Nonostante richieda un voltaggio minore, questo alimentatore dovrà prima o poi essere collegato all’impianto elettrico di casa, bene la storia di prima è sempre valida.
È a tutti gli effetti un amplificatore di dimensioni pari a quelle della patente o di qualsiasi carta di fedeltà del vostro supermercato preferito. Non posso e non voglio esprimermi dato che non ho potuto ascoltarlo… i miei dubbi sui suoi 45W su 6Ω rimangono, l’uso lo vedo particolarmente legato a dispositivi dove lo spazio occupato deve essere poco… monitor da studio. Bon basta… mi fermo qui.
Passiamo agli AMS.
AMS0100-2300 e AMS1000-2600. Il primo a 160€ cavi inclusi, il secondo a 396€ cavi inclusi.
Entrambi montano un alimentatore a bordo, sono così dotati di tutto ciò che serve al loro funzionamento, basta collegarli… facendo riferimento alla prima premessa… e potrete ascoltarli, se invece volete fare per forza gli eroi, questo non è matematicamente certo.
È inutile saltar su dicendo che il distributore cinese li fa arrivare comunque in Europa e si risparmia, dal distributore cinese … la garanzia europea non c’è.
Il primo è più piccolo e decisamente meno potente, eroga infatti 50W su 4 Ω (per canale), può essere usato anche in BTL con un’erogazione di ben 120W su 4Ω … peccato che dati alla mano il THD peggiori, risultando così interessante solo per chi li vende (legalmente) così vi butta nel cabinet un paio di moduli e vi dice che eroga ben 120W, a chi ha ben compreso che il THD più elevato da solo noie, possono bastare gli appena 50W (che poi su 3Ω diventano circa un 60W misurati (il che è positivo dato che sono esattamente le stesse misure dichiarate dal produttore).
Può essere tranquillamente collegato a molte tipologie di diffusori, meno quelli che presentano minimi d’impedenza prossimi ai 2Ω. Per lo più quelli hi fi non presentano tali minimi.
Il secondo invece è decisamente più potente arrivando a ben 900W su 4Ω in BTL, ma anche in questo caso: chissenefrega del BL dell’enorme quantitativo di Watts, in casa cerchiamo la massima fedeltà, non la massima opulenza; anche in questo caso il THD è a favore dell’uso in stereo dove arriva ad erogare ben 500W su 2Ω (per canale). In pratica ci pilotate quasi tutto ciò che esiste.
Anche in questo caso le misure non hanno mostrato discrepanze dal datascheet dell’azienda.
Sebbene le notevoli differenze lato potenza, se consideriamo questi due amplificatori lato tecnologia sono essenzialmente identici. Entrambi usano una doppia inversione di fase (non cambia poi nulla lato collegamenti, non cadete in confusione) entrambi usano un design semplice.
Infine è da segnalare che entrambi accettino segnali sbilanciati o bilanciati, senza richiedere che questi siano potenti, a differenza dei competitors infatti i voltaggi richiesti sono facili da ottenere.
SUONO
Passiamo a raccontare il suono.
Sul mio sistema con i bei due monovia Audio Nirvana, l’AMS0100-2300 ha vinto per la miglior capacità di riproduzione della scena, raggiungendo un’invidiabilissima risposta in fase.
Non che l’AMS1000-2600 non vada bene… semplicemente è ideato per uno scopo differente: scendere ad impedenze che il più piccolo si sogna, ed erogare abbastanza potenza da smuovere anche vari woofer professionali.
Il più piccolo è risultato quindi più idoneo per l’alta fedeltà? NI, perché se da un lato ha avuto la capacità di stregarmi, lo ha fatto sul mio specifico sistema e non l’ha fatto con diffusori difficili da pilotare; dall’altro la qualità del suono, la capacità di dinamica e microdinamica, la capacità di scovare i dettagli nella traccia erano essenzialmente di pari livello.
Entrambi mi hanno convinto di un fatto: “Tra i due classici produttori di amplificazioni in classe D (Hypex e IcePower) si è inserito a pieno diritto anche un terzo produttore: Anaview”.
Il basso è potente e al contempo controllato, veloce e preciso, ed assieme ai mediobassi assumono un corpo e presenza sulla scena di massimo realismo.
I medi sono naturali, dettagliati e presenti.
Anche gli alti assumono una decisa precisione e naturalezza.
Non dico che ho ascoltato musica come mai l’avevo ascoltata, ma con il piccolo AMS0100-2300 ho abbattuto anche quelli che erano i famosi sassolini nella scarpa, facendo scomparire completamente i diffusori, ma non musica dispersa nell’aree, bensì ancorata nelle precise posizioni del palco. Non note fasulle di leggerezza, ma impatto di naturalezza completo.
Sembra quasi di esser qui a descrivere amplificazioni da almeno 6-7000€ lo ammetto, ma tanto era raggiunto.
VIDEORECENSIONE
TEST
Vediamo di capire cosa è successo… dato che un amplificatorino dalla descrizione del suono sembrava il finale di potenza perfetto.
I grafici parlano chiaro… non che cambi la risposta in frequenza (avendo eseguito le misure in due giorni differenti… non avevo voglia di star lì a reimpostare i parametri, ottenuti manualmente i parametri adeguati non sono stato lì a reimpostare il tutto per avere dei grafici belli).
Quello che cambia è la risposta in fase… è qui dove Davide batte Golia.
CONCLUSIONI
Il meglio sul mercato? Ora andiamo tutti ad acquistare questi prodigiosi moduli?
Bhè se avete un monovia certamente l’AMS0100 sarebbe da provare, ma non è questo il punto. Il punto è che probabilmente in altri sistemi si potrebbero raggiungere prestazioni ancora migliori, o anche appena peggiori (ricordo infatti che l’AMS1000 è assolutamente un ottimo finale di potenza). Di certo è che questi Anaview competono con i migliori prodotti Hypex e IcePower, con un prezzo più interessante e vantaggioso dei competitors.