Skanners
The Factory of Steel
Gli Skanners da Bolzano sono una vera e propria istituzione dell’heavy metal italiano. Nata nel 1982 e forse un pelino trascurata in passato, la band capitanata dal potente cantante Claudio Pisono diede alle stampe due ottimi lavori negli anni 80 (Dirty Armada e Pictures of War). Negli anni seguenti, pur non pubblicando nuovi dischi, si sino mantenuti in attività suonando anche tanto all'estero. Il rientro sulle scene avvenne solo nel 1996 con The Magic Square, proseguendo con i lavori Flagellum Dei (2001), The Serial Healer (2008) e quest’ultimo The Factory of Steel.
Il loro stile potente e melodico di fare heavy metal ormai è riconoscibile ovunque ed ecco che ci accingiamo ad ascoltare queste nuove dieci composizioni di metallo fumante. Si inizia con il botto grazie alla tiratissima Never Give Up, canzone a tratti power metal che fa risaltare molto l’ugola grintosa di Claudio. La sezione ritmica lavora molto bene e trascina le chitarre ruvide di Walther e Fabio le quali, tuttavia, mostrano ottime aperture melodiche. Il solismo è fluente e privo di pecche giacché la tecnica è grande. Iron Man mostra un’inflessione marcatamente hard-rock, seguendo uno stile tanto di moda in Italia negli anni 80. I ritmi rallentano e la melodia subentra in modo diverso, ovvero attraverso cori più orecchiabili e riffs rocciosi. Si cambia nuovamente registro con l’inizio più dark della canzone che dà il nome all’album. Proseguendo nell’ascolto possiamo notare il ritorno di influenze marcatamente power in occasione del ritornello, quando invece si predilige il tempo medio dal sapore epico per le strofe.
Arrivati ad Hard and Pure si ha proprio l’idea di trovarsi di fronte ad un inno auto celebrativo perché pochi possono dire di essere ancora qui come gli Skanners a deliziarci con la loro musica, dopo anni di complicazioni tipiche di chi suona heavy metal in Italia. Echi dei Manowar migliori si riscontrano in questa traccia epica e molto evocativa. La veloce ed orecchiabile Thunder in my Hand è ottima per scuoterci dall’interno prima che l’introspettiva Story of Sound rubi la scena con i suoi arpeggi, le inflessioni blues e l’ottima prova di Claudio al microfono. La sua voce calda si sposa alla perfezione anche in occasione delle sezioni maggiormente rock. La grintosa Rock the Nation si distende su tempi medi al finte di risultare ancora più sfacciata e diretta, con un ritornello ruffiano ed epico al punto giusto. Si prosegue con la più ritmata Lord of Lies, ottimo connubio di melodia e aggressività che ci porta sino alla successiva When I Look In Your Eyes, canzone introversa composta principalmente di riffs dissonanti e tempi rallentati.
Termina l’album una breve To Survive che si avvicina sempre di più alla band di Erik Adams grazie ad arpeggi supportati dal sound delle tastiere ed un testo epico che chiama in causa guerrieri dal passato. Il sigillo finale ad un album da ricordare per dedizione e passione. Gli Skanners sono rimasti tra i pochi che nel nostro Paese suonano vero heavy metal e Factory of Steel è qui per ricordarlo, e non solo attraverso il titolo.
Skanners
The Factory of Steel
Genre: Heavy metal
Tracks:
- 1) Never Give Up (04:19)
- 2) Iron Man (04:29)
- 3) Factory Of Steel (05:14)
- 4) Hard And Pure (05:04)
- 5) Thunder In My Hand (03:01)
- 6) Story Of Sound (04:13)
- 7) We Rock The Nation (03:51)
- 8) The Lords Of Lies (04:14)
- 9) When I Look In Your Eyes (05:05)
- 10) To Survive (02:20)
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Fabio Tenca: ChitarraWalther Unterhauser: Chitarra
Claudio Pisoni: Voce
Andrea Demasi: Basso
Davide Odorizzi: Batteria