Other View
Going Nowhere
L’heavy metal italiano ha dei nuovi discepoli che portano il nome di Other View. Nati nel 2003 a Milano, arrivano al traguardo del primo album solamente dieci anni dopo. Going Nowhere è il titolo scelto per il lavoro autoprodotto, composto da nove tracce.
Exile apre l’album con il rumore della pioggia scrosciante accompagnata da passi di una persona e il rintocco delle campane. Ben presto gli strumenti entrano e da subito possiamo notare l’impronta prog/epic delle tastiere ad accompagnare le chitarre taglienti e la voce potente di Lon Hawk. Il ritornello è una perfetta fusione di power e classic heavy metal. Apertura molto convincente da parte del gruppo. Le cavalcate chitarristiche si sprecano e gli assoli riprendono la melodia portante senza strafare. I tempi non so tirati ed anche la successiva Doppelganger mostra i denti prevalentemente su tempi medi senza che la grinta venga meno, anzi. Il riffing e le voci sono i due elementi che donano maggior potenza ed incisività alla proposta. La componente melodica è sempre molto importante per quanto riguarda i soli chitarristici ma essa non risulta mai esagerata o “zuccherosa” ma, anzi, sempre dall’ottimo taglio epico.
Gli ottimi fraseggi tastiera-chitarra all’inizio di Rebirth portano i primi tempi tirati ma la delicatezza del suono li fa passare quasi inosservati, tanto si è concentrati sulla bravura tecnica dei musicisti. Da non perdere Balder’s Dreams, fantastica traccia inizialmente a base di soavi note di piano e la voce delicata del cantante. La seconda parte della suddetta traccia si distingue per il ritorno della componente heavy ma la melodia rimane essenziale e il pathos sprigionato è veramente tanto. L’epic metal ritorna prepotentemente con le tastiere ed il riffing accessibile di In a Tower of Lies, traccia dal ritornello dal mood crepuscolare ma anche dalla potenza ragguardevole. Sicuramente la parte migliore di Lost in Heaven and Hell risiede nel solismo delle sei corde , duettando con le pianole in un gioco mozzafiato. Successivamente possiamo notare il tocco tipicamente power nei cori di Ever Friday con una doppia cassa che ad intervalli si mostra veramente veloce.
La tagliente, veloce Reason of Life si palesa come la traccia più tirata e semplice del lotto, creando un buon impatto. La finale Spawn ritorna su binari classici e prevalentemente su tempi medi per melodie ad ampio respiro a terminare un album veramente valido. La seconda parte del lavoro mostra leggermente meno idee elettrizzanti rispetto ad una prima parte veramente ottima. Insomma, un lavoro già maturo e competitivo. Speriamo di riaverli presto.
Other View
Going Nowhere
Genre: Heavy metal
Tracks:
- 1) Exile
- 2) Doppelganger
- 3) Rebirth
- 4) Balder’s Dreams
- 5) In A Tower Of Lies
- 6) Lost In Heaven And Hell
- 7) Every Friday
- 8) Reason Of life
- 9) Spawn
Renseignements pris à partir du disque
Lon Hawk - Vocals
Stefano Candi - Guitars
Francesco Tuscano - Guitars
Antonio La Selva - Bass
Matteo Cidda- Keyboards
Giacomo Bizzarrini – Drums