Sacradis

I Sacradis sono un gruppo genovese che suona un violento e glaciale black metal di chiara matrice nordica. La loro formazione risale al 1996 e, dopo l’EP di debutto Sacradis Infernalis, i Nostri ritornarono sulle scene nel 2000 con questo demo su CD. Il promo in questione si snoda ancora una volta attraverso 5 tracce di selvaggio e veloce black metal. Ovviamente, la band è votata ad una concezione del genere che esula dai gruppi moderni che fanno uso di tastiere e voci femminili. Le loro radici sono ben salde nel primissimo filone del genere che si sviluppò maggiormente al nord dell’Europa. Mayhem, Immortal e Dark Funeral sembrano essere i paragoni più calzanti per questa band che non la smette di pigiare sull’acceleratore per quasi tutta la breve durata del disco.

L’introduzione è qualcosa di agghiacciante per l’uso di voci spettrali ed effetti che sarebbero perfetti per un film horror vecchia scuola. L’attacco della successiva Majestic Blasphemy è violento e a base di lunghissimi blast beats. La semplicità dei riffs trasporta con sé un senso di gelo incredibile e il basso non fa altro che seguirne la via con tanto di distorsione alla Marduk. La voce è un classico scream black metal con parti al limite del growl quanto i tempi rallentano maggiormente. Certo, la registrazione è abbastanza amatoriale anche se tutti gli strumenti qui coinvolti fanno la loro parte in questo percorso di distruzione. Desecration of Holy Cross ha persino qualche riff rubato all’album Blizzard Beast degli Immortal, mentre la sezione centrale sembra degna dei migliori Dark Funeral se non fosse per la registrazione più grezza che troviamo su questo demo.

Curse of Stone's Spirit mostra le prime lunghe sezioni in mid-tempo con tocchi epici presi in prestito dagli Enthroned, tuttavia gli attacchi frontali non si fanno attendere troppo, anche se le ricadute nei tempi medi sono frequenti. Forse questa è la traccia più completa del demo, poiché la varietà la contraddistingue e ciò fa innalzare ulteriormente la sua carica dissacrante ed oscura. The Eternal Nightfall ritorna su alti livelli di velocità, anche se stavolta i riffs celano una melodia maggiormente triste e fredda senza che la velocità venga meno. Gli stop and go si susseguono senza sosta, accompagnati da improvvise scariche ed oscure sezioni ove la voce muta nuovamente in growl.

Quello sfornato dai Sacradis è un lavoro d’estrema pesantezza e velocità che, tuttavia, non perde mai d’occhio il buon songwriting e grazie a ciò, ci regala dei buoni pezzi che consiglio a tutti gli amanti del black più freddo e tirato.