Diabolus Ex Machina

Songs of Anger

Critique di Corrado Penasso

Posté le 12/03/2012

Vote: 6.5/10

I Diabolus Ex Machina sono un due formato dal MT (ex - Vulvacroma) e TrOn (ex – Vulvacroma e Mater Tenebra) che unisce le forze nel 1996 in quel di Vicenza. La storia del gruppo è alquanto misteriosa e abbiamo traccia solamente di un EP registrato nel 2003 dal nome Songs of Atom, Hope and End of the World. Prima di quella pubblicazione, le notizie sono scarse e successivamente abbiamo notizia di questo album di debutto, Songs of Anger, pubblicato tramite la Sheep United Productions, label specializzata in produzioni black metal underground.

Musicalmente parlando, il lavoro in questione vede un’introduzione, In Anger, alquanto inquietante a base di sintetizzatori ad anticipare Apocalypse, canzone che vede le prime vere influenze black metal grazie ad una batteria elettronica che martella a dovere con il suo incedere marziale a supportare il classico riffing estremo delle chitarre e lo scream acido. Molte influenze potrebbero rimandare alla corrente più sperimentale del genere ed a gruppi come Heidenreich o Abigor. Le partiture di chitarre sovente inglobano dissonanze ed alcuni stacchi acustici aumentano questa influenze molto strane ed inquietanti. Generalmente i tempi sono abbastanza sostenuti e la velocità d’esecuzione solo sporadicamente viene interrotta. Sicuramente la parte di maggior importanza nella musica del gruppo è l’atmosfera ed il risultato é centrato in pieno giacché lo stile che contraddistingue i Diabolus Ex Machina é disturbante e schizoide al punto giusto.

I suoni scarni e contraddistinti ad un senso di profondità del tutto raggelante non sono nulla di nuovo per chi è avvezzo ad un genere che potrebbe essere classificato come una sottocategoria del black metal stesso, ancora più di nicchia ma non per questo di minor qualità. Estremamente difficile scegliere una canzone che possa spiccare sulle altre. Le tastiere sovente offrono un supporto al mood generale del disco, accrescendo quel tocco astrale tipico anche dei dimenticati Vilkates mentre alcuni rallentamenti vedono anche sezioni in voce pulita dal tono solenne come a voler richiamare in alcuni frangenti gli Hades Almighty più recenti. Insomma, un bel miscuglio di influenze estreme che si fa ascoltare nella sua semplicità, anche se non ci troviamo al cospetto di un lavoro innovativo.

Diabolus Ex Machina - Songs of Anger