Svart Vold
Spiritual Stronghold
Gli Svart Vold sono un quintetto di recente formazione (2007), proveniente da Alessandria. Il loro debutto sul mercato si ha con il demo The Black Poison, essenziale per aver un contratto discografico che segnano con la Bui2Kill. Il loro album di debutto si intitola Spiritual Stronghold e contiene dieci tracce a base di death metal melodico.
L’apertura è nella mani di una cupa 100 People, perfetta per sfociare nella successiva Dead Invain. Il groove marcato delle chitarre e la voce gutturale di Guido sono elementi che colpiscono mentre la poca melodia, a dire il vero decisamente drammatica, è portata dalle linee soliste delle sei corde. I tempi non sono veloci ed, anzi, prediligono un approccio doom, molto profondo ed evocativo. Le sporadiche ripartenze di doppia cassa in Hanging Revolution portano anche alcuni uptempo a spezzare leggermente il solito andamento groove. A tratti growl e scream si sovrappongono per donare una cattiveria maggiore ad un sound molto impastato e oscuro. A tratti si sente parecchio la corrente metalcore nel riffing e in alcune linee vocali ma nulla di esagerato.
La parte più interessante della successiva Raping the Triumph si ha nella sezione centrale arpeggiata e nelle sue linee vocali drammatiche che portano delle buone linee soliste da parte delle sei corde, in un crescendo di intensità prima di ripiombare nel più marcio groove.
Proseguendo nell’ascolto del lavoro, incontriamo nuovamente arpeggi e voci sofferte in occasione del finale di Fired Mark, lunga traccia che per il resto non entusiasma siccome non si distacca minimamente dallo stile fin ora sentito. Forse lo stile eccessivamente pastoso e fangoso del gruppo, a tratti fortemente reminescenze della corrente groove anni 90, comincia a mostrare i suoi punti deboli e annoia. Ecco che in soccorso ci arrivano i tempi veloci di The Final Crusade a smuoverci per bene prima che il ritorno di atmosfere asfissianti ci stringa la gola con Invasion! e Time for the Punishment. Scenari apocalittici, bombardamenti e urla servono da introduzione ad una Stalingrad molto evocativa, specialmente durante il ritornello urlato e la sezione arpeggiata con cantato in italiano. A terminare il lavoro troviamo My Void, traccia che se per certi aspetti dinamizza leggermente la proposta, dall’latro non perde mai d’occhio le atmosfere che hanno caratterizzato tutto l’album.
Insomma, un debutto discreto da parte di questi ragazzi. Forse il voler ostentare l’approccio su tempi medi senza idee elettrizzanti a lungo andare non colpisce ma c’è da lavorarci su perché le potenzialità ci sono. Il gruppo deve crescere e chissà se ci regalerà delle sorprese in futuro.
Svart Vold
Spiritual Stronghold
Genere: Death metal
Brani:
- 1) 100 People
- 2) Dead Invain
- 3) Hanging Revolution
- 4) Raping the Triumph
- 5) Fired Mark
- 6) The Final Crusade
- 7) Invasion!
- 8) Time for the Punishment
- 9) Stalingrad
- 10) My Void
Informazioni tratte dal disco
Federico Cartolano Basso
Francesco Cartolano Batteria
Marco Lazzarini Chitarra
Angel of Death Chitarra
Guido Pelizzari Voce