Luigi Tenco
Inediti
Inediti: un disco per tutti, per non dimenticare.
Un doppio album in cui il primo CD presenta ben 19 tracce più 3 bonus-track ed il secondo CD conta altre 17 tracce per circa tre ore di ottima musica al prezzo consigliato di soli 15 euro sarebbe da acquistare ad occhi chiusi. Ma non è certo la quantità a rendere interessante questo nuovo episodio della interessante collana “I dischi del Tenco” ideata dal direttore del Premio Tenco Enrico De Angelis e realizzata in collaborazione con la casa discografica Alabianca e che ha già dato alla luce ottimi dischi come “Quelle piccole cose” dedicato allo storico gruppo milanese dei Pan Brumisti e “Bardoci” dedicato al compianto Sergio Bardotti proprio l’anno scorso, bensì il contenuto.
Questo nuovo progetto è, infatti, centrato sulla figura del cantautore genovese Luigi Tenco cui dal 1974 è dedicata la più importante rassegna di canzone d’autore italiana che ogni anno si tiene a novembre nella prestigiosa cornice dell’Ariston di Sanremo, proprio in quel luogo in cui Tenco, nel lontano 1967 si tolse la vita dopo l’esclusione dalla serata finale del Festival di Sanremo della propria canzone “Ciao amore ciao” presentata in quella occasione in coppia con Dalida, come si usava allora.
Un progetto che ha una duplice finalità come spiega a ragion veduta lo stesso Enrico De Angelis nel libretto “Un album per collezionisti? Un album per i comuni ascoltatori che amano la buona musica? Noi crediamo che questa pubblicazione sia per gli uni e per gli altri. E’ vero che abbiamo qui riunito una serie di documenti rarissimi, anzi inediti, che aprono ancora qualche pagina di conoscenza intorno ad uno dei più grandi cantautori italiani, Luigi Tenco, e ne svelano opzioni alternative, ripensamenti, anticipazioni, esperimenti azzardati; ma il prodotto artistico finale che ne vien fuori è di ascolto palpitante ed illuminante, almeno se si superano gli inevitabili limiti tecnici che possono avere queste registrazioni di fortuna e questi “reperti”dal suono vecchio di oltre quarant’anni (in un paio di casi addirittura di 52 anni fa), che abbiamo cercato di ripulire ma non più di tanto, per lasciarne intatto il sapore d’epoca”.
Ma cosa offre di nuovo su un personaggio entrato di diritto nella storia della canzone d’autore italiana questo disco? Beh penso che offra davvero molto non solo ad uno come il sottoscritto che di Tenco conosce solo i brani più famosi e che quindi potrebbe benissimo rientrare tra coloro che amano la buona musica, ma anche chi di Tenco ormai conosce tutto troverà pane per i propri denti soprattutto nel primo disco, quello di inediti su disco o variazioni inedite.
Il CD 1, infatti, raccoglie veri e propri cimeli come la sua interpretazione della celebre ballata antimilitarista “Le déserteur” di Boris Vian diventata poi “Padroni della terra” e che fu proprio Tenco a tradurre, cantare e poi pubblicare per la prima volta in Italia nel 1969, ci sono poi alcune canzoni note ma con testi, arrangiamenti od organici musicali diversi da quelli conosciuti su disco tra cui ad esempio il provino originale di “Stasera sono qui” senza la sovrapposizione orchestrale postuma voluta dalla Ricordi su disco, c’è poi il brano “Quello che tu vorresti avere da me” con un testo totalmente sconosciuto e cantato da Tenco sulla musica di “Il tempo dei limoni”, un provino che fu poi pubblicato postumo con testo di Mogol e ci sono poi ci sono le versioni in francese, inglese e spagnolo di due tra le sue canzoni più famose “Un giorno dopo l’altro” e “Ognuno è libero” mai pubblicate prima d’ora.
A tutto questo ben di Dio si aggiungono poi tre splendide esecuzioni, Massimo Ranieri che interpreta alla grande “Se tieni una stella” durante un live dedicato a Tenco tenutosi al Teatro Regio di Parma nel 2007, Stefano Bollani che con il suo grande estro dà nuova vita a “No no no” una musica di Tenco di cui esiste solo lo spartito e non il testo ed il solito Morgan che questa volta interpreta come solo lui sa fare una traduzione in inglese di “Vola Colomba” che divenne quindi “Darling remenber” e fu proposta da Tenco alla Ricordi, ma poi mai registrata e della quale ci rimase solo il testo.
A chiudere il primo disco tre bonus-track, un’interessante intervista radiofonica a Tenco dalla inconfondibile voce di Sandro Ciotti e due brani jazz che vedono un diciottenne Tenco al sax contralto nel Settetto Moderno Genovese.
Il CD 2 invece rappresenta una raccolta di interpretazioni di artisti registrate tutte dal vivo in varie edizioni della Rassegna Tenco, tra le tante citerei quelle di una “Lontano lontano” piuttosto fuori degli schemi come d’altronde è sua consuetudine per opera di Vinicio Capossela qui ancor giovane (era il 1999, ma già promettente futuri fuochi d’artificio, ci sono poi Roberto Vecchioni sempre pulito e senza sbavature che affronta la famosa “Ho capito che ti amo”, il sempre carismatico e trascinante Sel Shapiro alle prese con “Cara maestra”, l’affascinante ed elegante versione di “Se sapessi come fai” dalla splendida voce di Alice, un’impeccabile “Mi sono innamorato di te” a cura del troppo trascurato (almeno come interprete musicale) Alessandro Haber, c’è poi il sempre spumeggiante Giorgio Conte qui impegnato con “La mia valle” un brano che Tenco realizzò su una musica popolare a sua volta rielaborata da Ciaikovski e che nella versione di Giorgio suona tanto Django Reinhardt, c’è poi l’intensa interpretazione di Elena Ledda che trasforma “La ballata del marinaio” in “Sa cantzoni de su marineri”, ma non trascurerei neppure altre due interpretazioni, quella tutta rock and roll che Ricky Gianco fa di “Vorrei sapere perché” o la raffinata interpretazione jazz di Ada Montellanico con “Averti tra le braccia”. Insomma pare evidente che ce n’è per tutti i gusti e aggiungo solo che questo secondo ricco cd si chiude con una perla, una toccante “Lontano lontano” dalla voce di Eugenio Finardi annata 1994.
Qualcuno a questo punto dubita ancora che non valga la pena spendere 15 euro per acquistare un disco pieno di tesori come questo?
Luigi Tenco
Inediti
Genre: Cantautorale
Tracks:
-
1)
Padroni della terra (le déserteur) Luigi Tenco
-
2)
Se tieni una stella Massimo Ranieri
-
3)
No no no Stefano Bollani
-
4)
Darling remember (vola colomba) Morgan
-
5)
Quando Luigi Tenco
-
6)
Il tempo passò Luigi Tenco
-
7)
Come mi vedono gli altri Luigi Tenco
-
8)
Se stasera sono qui Luigi Tenco
-
9)
Quello che tu vorresti avere da me Luigi Tenco
-
10)
Intro a ragazzo mio Luigi Tenco
-
11)
Ragazzo mio Luigi Tenco
-
12)
Non sono io Luigi Tenco
-
13)
Ah l'amore, l'amore Luigi Tenco
-
14)
Vedrai vedrai Luigi Tenco
-
15)
Les temps file ses jours (un giorno dopo l'altro) Luigi Tenco
-
16)
One day is like another (un giorno dopo l'altro) Luigi Tenco
-
17)
Cada uno es libre (ognuno è libero) Luigi Tenco
-
18)
Io sono uno Luigi Tenco
-
19)
Guarda se io Luigi Tenco
-
20)
I know, don't know how Settetto Moderno Genovese (Luigi Tenco al sax, 1957)
-
21)
The continental Settetto Moderno Genovese (Luigi Tenco al sax, 1957)
- 22) Sandro Ciotti e Luigi Tenco: intervista (1962)
-
1)
Lontano lontano Vinicio Capossela
-
2)
Ho capito che ti amo Roberto Vecchioni
-
3)
Vita sociale Simone Cristicchi
-
4)
Quasi sera Ardecore
-
5)
Cara maestra Shel Shapiro
-
6)
Se sapessi come fai Alice
-
7)
Mi sono innamorato di te Alessandro Haber
-
8)
Uno di questi giorni ti sposerò Skiantos
-
9)
Angela Tètes de Bois
-
10)
La mia valle Giorgio Conte
-
11)
Sa cantzoni de su marineri (Ballata del marinaio) Elena Ledda
-
12)
Ballata della moda Giovanni Block
-
13)
Se potessi amore mio Gerardo Balestrieri
-
14)
Vorrei sapere perchè Ricky Gianco
-
15)
Averti tra le braccia Ada Montellanico
-
16)
Giornali femminili Paolo Simoni
-
17)
Lontano lontano Eugenio Finardi
1
2
Notes
Nel CD1 canzoni di Luigi Tenco inedite su disco o in variazioni inedite. Nel CD2 canzoni di Luigi Tenco in registrazioni live inedite dalla Rassegna della canzone d’autore del Club Tenco