Lp
,
1978 ,
Ultima spiaggia
Género: Cantautorale
Una sera di stanca e ne avrei fatto a meno / in un cinema porno in attesa del treno / c’è qualcuno che lecca una cosa confusa / e la fila di sedie sta ballando nervosa. / Una rabbia pesante: tutti in fila a guardare / a tenersi le mani nelle tasche a frugare / e si può stare male, ma è vietato fumare / è vietato scopare, è vietato gridare / Il mass-media si desta / è il suo giorno di festa / il mass-media si desta / dentro la mia testa / Come alzarsi di notte a cercare nel frigo / per trovarci due uova e una tazza di sugo e coprire coi piedi nudi le mattonelle / e sentire quel freddo che ti prende la pelle / Come aprire una radio, sì ma chi se ne fotte / che ti parlino ancora di canzoni e di lotte / e il telefono è muto e se ci parli dentro / ti risponde un appello di finanziamento / Il mass-media si desta / è il suo giorno di festa / il mass-media si desta / dentro la mia testa / Anche questo momento è già stato vissuto / anche questa tristezza deve avere un rifiuto / non si può più restare ubriachi a sognare / hanno già preparato il confino di Stato. / E la cosa che striscia sulla porta di casa / ha uno strano sorriso ha un’occhiata d’intesa / e ti dice che inizia una nuova stagione / dove il mondo di cose ridiventa persone.