Recensione di Fabrizio Pucci
Passano solo 11 anni tra la nascita di Johannes Brahms (1833 - 1897) e César Franck (1822 - 1890) e l'ascolto di queste sonate avvicina musicalmente oltre che temporalmente le due composizioni.
Ad un ascolto distratto, la sonata di Brahms potrebbe sembrare triste e deprimente, ma in realtà è stata composta con passione amorosa, ed infatti Brahms appena la termina, la invia immediatamente a Clara Wieck (moglie di Robert Schumann), che a sua volta risponde in modo entusiastico e passionale.
Fu scritta dal compositore tedesco nel 1879, a 46 anni, periodo nel quale aveva già raggiunto piena maturità artistica e pubblicata l'anno successivo a Berlino.
Come da abitudine stilistica di Brahms, queste sonate utilizzano motivi già utilizzati dallo stesso compositore. In questo caso trattasi del Regenlied della collana Acht Lieder und Gesänge op. 59 n. 3. Il riutilizzo appare evidente solo nella terza sonata dell'op 78, ma con qualche indizio anche nella prima sonata. Questo spunto viene notato e sottolineato anche da Clara in una sua lettera, ed apprezzato come fosse una dedica.
Il primo movimento dell'opera 78 è più sereno, mentre nel secondo compare una maggiore malinconia, che viene trasposta anche nel terzo sfuggente movimento, che con sprazzi meditativi termina questa sonata.
César Franck è stato un compositore e organista belga, ed è meno conosciuto al grande pubblico rispetto a Brahms .
Con questa sonata per violino e piano in la maggiore, Franck si è assicurato di essere ricordato come innovatore, perché si tratta di una delle prime sonate cicliche.
La forma ciclica è un metodo compositivo che consiste nell'inserire una melodia o un tema in più di un movimento, in modo da realizzare dei richiami che hanno una funzione unificante all'interno della composizione.
In questo caso il tema principale del primo tempo è riproposto in tutti gli altri tempi e donano grande coesione alla composizione.
La prima esecuzione della sonata avviene nel 1886, quando Franck ha 64 anni e a quattro anni dalla sua morte.
Buona la registrazione, avvenuta nel giugno del 1995 a St. John's Church a Loughton, una città delal contea dell'Essex, in Inghilterra.
Un po' deludente il libretto interno, perché delle 12 pagine in inglese, ne vengono sprecate 3 per mostrare alcuni degli altri titoli in catalogo, ed una per illustrare le caratteristiche dei super audio cd.
Nelle rimanente sono presenti delle note sulla Royal Philharmonic Orchestra, sul violinistra Jonathan Carney, sul pianistra Ronan O'Hara e sui due compositori.
Bella invece la confezione in jewel box più sovracopertina in cartone e con una grafica niente male.