Vinicio Capossela - Il ballo di San Vito

Testo del brano "Pioggia di novembre"

Cd , 1996 , CGD
E se, e ma mi pare sarà eppure non piove e nuvole non ne vedo di qua è una striscia di cielo non diversa da prima solo freddo d'autunno e bianco color di farina guardo sopra al sesto piano una goccia e poi l'altra si spiaccica in faccia fa un rumore di sveglia che tintinna sul ferro di una gronda lontana e viene la pioggia a lavare le macchine in fila gli allarmi strillare e bagna le aiuole spellate le multe stracciate il cielo dei bar sulla strada di pietra segnata come panforte di tagli e binari piove sulle varesine e gira gira la giostra senza fine cade sopra i tram che passano lenti di ferro e di legno pazienti con un occhio solo buoni da guardare dinosauri in fila ad asciugare piove sui pensieri dietro ai fanali delle tangenziali e bagna nei cortili i gerani le nere ringhiere le lingue straniere i viados di Gioia la casba di Buenos Aires le edicole accese le borse e le spese piove sulle campane delle pievi romane sulle grazie sui ceri sui voti e sui desideri cade sopra i piedi dei bambini che ci sono ma non li vedi sugli ortomercati dentro i fabbricati sopra le collette di spicci e sigarette su uomini e su cani e piove sulle urla dei villani sul cimitero monumentale sugli attacchini sugli spazzini sulle chiese dei filippini sui tavolini dei baracchini sui gatti tristi dentro i cortili sulle collane degli abusivi sul padiglione degli infettivi sopra i germani dentro i navigli sui treni caldi dei pendolari sopra i silenzi dei tassinari sulle africane per mezzo ai viali sopra i parenti negli ospedali e piove stasera anche sul chiuso della galera e venga la pioggia a Novembre a lavarmi i pensieri dal fango e dal mal.