Vinicio Capossela - Il ballo di San Vito

Testo del brano "Morna"

Cd , 1996 , CGD
Nel cielo di cenere affonda il giorno dentro l'onda sull'orlo della sera temo sparirmi anch'io nell'ombra la notte che viene è un'orchestra di lucciole e ginestra tra echi di brindisi e fuochi vedovo di te sempre solo sempre a parte abbandonato quanto più mi allontano lei ritorna nella pena di una morna e sull'amore che sento soffia caldo un lamento e viene dal buio e dal mar e quant'è grande la notte e il pensiero tuo dentro nascosto nel buio e nel mar grido non più immaginare ancor tanto qui c'è soltanto vento e parole di allora il vento della sera sarà che bagna e poi s'asciuga e labbra che ricordano e voce e carne che si scuote sarà sarà l'assenza che m'innamora come m'innamorò tristezza che non viene da sola e non viene da ora ma si nutre e si copre dei giorni passati in malaora quando è sprecata la vita una volta è sprecata in ogni dove e sull'amore che sento soffia caldo un lamento e viene dal buio e dal mar e quant'è grande la notte e il pensiero tuo dentro nascosto nel buio e nel mar grido non più immaginare ancor quel che tanto è soltanto vento e rimpianto di allora il vento della sera sarà che bagna e poi s'asciuga e ancora musica e sorriso sarà e cuore che non tace la schiuma dei miei giorni sarà che si gonfia e poi si spuma sarà l'anima che torna nella festa di una morna