Ordo equitum solis
Hecate
Lasciatemi dire che si tratta di un capolavoro. Sono dodici bellissime canzoni di omaggio a nostra Signora Luna, Madre di tutte le creature, generatrice della vita stessa. Ma è soprattutto un unico elegante e meraviglioso inno alla natura, alla sua bellezza, alla sua grandiosità. E i suoni sono puri, argentei, lunari appunto, anche se non mancano gli squarci di luce, per lo più malinconici e a volte sofferti, ma mai cupi.
Molti sono i richiami ad un antico e affascinante passato nell'uso di strumenti tradizionali (la zampogna e la ciaramella in "La flamme perdue") o nel ritorno al canto popolare ("Canto alla vita" il cui testo ha un sapore squisitamente pagano).
Altre volte la musica si fa più astratta, rarefatta e quasi minimale in una ricerca inesausta di nuove e più intense sonorità ("The Mercury Mirror"). Per il resto dominano le dolci e suadenti ballate alle quali gli O.E.S. ci hanno abituato da anni, ma ancora più armoniche e perfette, se possibile, segno di una ormai raggiunta grandezza.
Ordo equitum solis
Hecate
Genere: Gotico
Brani:
- 1) La flamme perdue
- 2) The secret hope of F. Songs of the man
- 3) Desiderio
- 4) Canto alla vita
- 5) Argentea Imago
- 6) Les nuits de l'ame
- 7) The haughtiness of F. Songs of the fool
- 8) The mercury mirror
- 9) A reflection
- 10) The springs and the stone
- 11) The crossroads
- 12) Retour à la mer