Grey Lagoon: Intervista del 16/10/2008

Pubblicato il: 16/10/2008


Risponde alle domande Fabrizio, il batterista dei Grey Lagoon

Da cosa deriva il nome del gruppo "Grey Lagoon" cioè grigio laguna? In realtà non ho trovato la musica molto malinconica, come il nome potrebbe suggerire.

Il nostro nome ci è stato ispirato da un quadro del Settecento Veneziano, capolavoro del pittore Francesco Guardi, intitolato “Gondolas on the Lagoon” ma familiarmente conosciuto come “Grey Lagoon”: sono stato affascinato dall’atmosfera sognante e dai colori magici… Ma, ad onor del vero, il significato che tendiamo ad attribuire al nostro trademark è stato poi, in realtà, traslato e riferito alla cd. “Laguna dei Grigi”, ove per “Grigi” si intendono i presunti Alieni così indicati dall’immaginario popolare.

Nel passato l'italia ha avuto grandi gruppi progressive: tra i più famosi possiamo ricordare gli Area, la PFM, Il Banco del Mutuo Soccorso, ecc. Tutti quelli citati cantavano in italiano... come mai voi avete optato per testi in inglese?

Prima di tutto devo chiarire che il nostro gruppo non suona “prog” ma, al contrario un genere che più adeguatamente viene definito “Alternative Art-Rock”. Detto ciò, i Grey Lagoon cantano in lingua inglese per una scelta “internazionalista” molto definita: miriamo ad un mercato internazionale perché riteniamo di essere una band cittadina del Mondo e si sa, il pianeta è un po’ più vasto del nostro paese. Puntiamo in alto ma non per ambizione economica quanto perché i nostri riferimenti artistici sono tutti all’estero. E, comunque, io sono di madre lingua inglese e preferisco esprimere le mie emozioni in inglese...

Nel libretto mancano i testi: sarebbe stato interessante poterli seguire durante l'ascolto. Ci raccontate di cosa parlano?

Nel disco che vi abbiamo inviato (che è un remixaggio del disco originale dove i brani venivano cantati dal cantante finlandese Jukka Salo) c’era il booklet con i testi. Vuol dire che Vi invieremo anche quello. Quanto, comunque, alle tematiche dei nostri testi, possiamo dire in generale che sono testi abbastanza intimisti e surreali che parlano di esperienze personali filtrate da un intento psichedelico con alcuni riferimenti all’attualità: la malinconia che prende quando ascoltiamo le (sempre più preoccupanti…) ultime notizie (Latest News) oppure l’apparente inutilità delle nostre lotte contro il declino della società (Grey Vessels) o, ancora, lo sforzo per non uniformarsi alle convenzioni ed alle imposizioni della pubblicità ed il rifiuto dei falsi valori di oggi (Different e We’re not Real People, We’re just Cartoons). In altri brani è evidente il richiamo ai problemi della società attuale e dell’impoverimento “globale” (Bunch of Money) e al progressivo disfacimento dei rapporti umani e sociali (All the Things Around Me e Distant Fires). Da ultimo abbiamo anche sfiorato il sempre più difficile rapporto uomo/macchina (Mechanical Heartbeat).

Come dicevo nella recensione, nel brano "We're not real peolpe we're just cartoons" quello cantato dalla voce maschile, ma solo in quello direi, ho notato una certa influenza degli Who. Questo gruppo ha una certa importanza nel vostro background musicale? Quali sono gli altri gruppi da cui avete tratto ispirazione?

Che dire degli “Who”: certo nel nostro background musicale sono presenti ed importanti ma non sono certamente un riferimento diretto. Di loro probabilmente abbiamo colto il gusto per una psichedelica fisica e vigorosa sempre attenta ai problemi delle nuove generazioni ma, sinceramente, nulla più… Quanto, invece, ai gruppi da cui abbiamo tratto ispirazione essi sono molteplici e diversi tra di loro: non per niente il nostro cd si chiama “Syncretic” proprio in riferimento al sincretismo musicale che poniamo in essere. Ognuno di noi proviene da epoche ed esperienze diverse: Roberto Cruciali, basso e backing vocals, è uno psichedelico dichiarato e ama Porcupine Tree così come Ozric Tentacles, ma apprezza Japan e Chumbawamba così come tutti i gruppi di Canterbury, Daevid Allen e Gong, Julian Cope, Frank Zappa ecc.; Max Calcabrina, piano, tastiere e sintetizzatori, è un convinto fan di Frank Zappa, Mike Oldfield, Alan Parson, Vangelis, Keith Emerson e Nice, Genesis, Van Der Graaf Generator, King Crimson, Supertramp e Steve Hackett, Peter Gabriel e Phil Collins; io (Fabrizio Calcabrina), batteria acustica, elettronica e percussioni varie, adoro tutto ciò che proviene da Canterbury (Robert Wyatt, Soft Machine, Hatfield & the North, Richard Sinclair, Caravan, Gong, National Healt ecc.) King Crimson, Robert Fripp, Bill Bruford, Ginger Baker, Cream, John Mayall’s Bluesbreakers, Henry Cow, Frank Zappa, Pierre Boulez, Eric Satie, Edgar Varese, Maurice Ravel e Igor Stravinsky ecc. ecc.

Da dove provengono i Grey Lagoon? Qual'è lo spazio nella vostra regione geografica per l'Art-Rock, un genere poco proposto nelle televisioni e nella stampa non specializzata.

I Grey Lagoon provengono da Roma e zone circumvicine: Roberto abita ad Anguillara Sabazia (Rm); Max a Roma città; Fab risiede in Sabina (Poggio S.Lorenzo in provincia di Rieti). Il nostro studio è per l’appunto a casa mia, nel verde delle colline sabine. Lo spazio per il nostro genere a Roma e provincia è abbastanza scarso e non riusciamo a suonare con la dovuta continuità nelle nostre zone: è più facile spostarsi al nord e, qualche volta anche al sud per poter esibirci dal vivo su palchi dignitosi e adatti alle nostre attrezzature invero un po’ imponenti.

Nella vostra presentazione si legge che avete fatto una tournee con i Brainville Three, gruppo che ha al suo interno ex membri di Gong e Soft Machine. Com'è andata questa tournee? Avete qualche aneddoto da raccontarci?

La mini-tournèe con i Brainville Three è andata molto bene sotto tutti i punti di vista: il tour è iniziato il 5 aprile a Taranto con un ottimo successo di pubblico (oltre settecento spettatori) e di critica. Il concerto è andato oltre ogni aspettativa soprattutto in considerazione dei problemi legati all’organizzazione a dir poco carente dell’approssimativo e furbastro promoter locale (impianto scadente, location gelida e poco adatta, alloggio inadeguato…). I Grey Lagoon, incredibile a dirsi, hanno ricevuto un’accoglienza pari a quella dei mitici Hugh Hopper, Daevid Allen e Chris Cutler… A Vetralla (Vt) pochi giorni dopo, il 12 aprile, abbiamo fatto il tutto esaurito ai Cantieri Musicali, un bellissimo locale votato al jazz ma aperto anche ad altri generi musicali (anche lì problemi con l’impianto decisamente non all’altezza del posto…). Successo per ambedue i gruppi con un’esibizione dei nostri amici decisamente superiore a quella di Taranto. Due richieste di bis esaudite dai nostri amici e tutti contenti! Tre giorni dopo a Poggio S.Lorenzo Rieti, presso il club “Locanda di Esopo, l’ultimo dei tre eventi live a cui i Grey hanno partecipato; un’esibizione di fronte a pochi spettatori scelti che hanno tributato una vera ovazione ai nostri eroi ed anche a noi… Questa volta tutto è andato bene anche perché abbiamo usato il nostro impianto e la nostra attrezzatura sapientemente pilotata da Dave Westrop detto Dave Id, il tecnico personale di Daevid Allen e dei Gong che ha ottenuto una resa sonora ottimale permettendo ai due gruppi di suonare nella miglior maniera possibile. Aneddoti ce ne sarebbero migliaia e non basterebbero venti cartelle per raccontarli tutti: vi dirò solo che a Taranto qualche buontempone ha pensato bene di rubare il copricapo (invero curioso…) di Daevid Allen alla fine dell’esibizione e che il nostro buon chitarrista ha dato luogo ad un’ulteriore, vivacissima, esibizione di disappunto condita da espressioni anglossassoni alquanto irriferibili. Dopo alcuni minuti il buon Daevid ha ripreso però la sua abituale bonomia scordandosi l’accaduto… Alla fine della tournee però il dato significativo è stato che tra i due gruppi si è instaurata una forte amicizia e simpatia e questo è la cosa più positiva.

Quali sono i gruppi esistenti con cui vi piacerebbe suonare?

Ci piacerebbe sicuramente suonare con tutti i gruppi che abbiamo citato sopra ma soprattutto, visto che prossimamente lo faremo, con Richard Sinclair, anima e mente del progressive di Canterbury e leader e fondatore di Caravan, Hatfield & the North e Camel tra gli altri, mio grande amico con il quale già collaboro attivamente insieme a Niels Van Hoorn, sassofonista mitico degli olandesi Legendary Pink Dots per un progetto che dovrebbe prender corpo e vita entro le prossime festività di Natale. A proposito di Richard Sinclair vi è da dire che il medesimo parteciperà in qualità di chitarrista e cantante al prossimo cd dei Grey Lagoon così come altrettanto faranno Niels Van Hoorn e Gianluca Milanese, flautista e fiatista elettronico di Mauro Pagani (PFM). La speranza segreta e forse prossima realtà è poi quella di avere almeno un brano cantato da Robert Wyatt...

Caspita, dei grandi nomi... Voglio ricordare per chi non conoscesse il genere due classici indispensabili: "In The Land Of Grey And Pink" dei Caravan e "The Rotters' Club" di Hatfield & the North

Il cd che avete inviato è autoprodotto. Com'è per la vostra esperienza, la situazione delle etichette discografiche relativamente al vostro genere?

La situazione delle etichette relativamente al nostro genere come anche al prog è semplicemente disastrosa. Preferiamo autoprodurci per avere la più totale libertà riguardo alle nostre scelte, giuste o sbagliate che siano: noi suoniamo per divertirci e ove perdessimo il divertimento non avrebbe più alcuno scopo continuare!!!

Qualche news da raccontarci?

I Grey Lagoon sono ora cinque: la cantante Giovanna Strivieri ha lasciato il gruppo a causa di problemi personali ed al suo posto sono subentrati due grandissimi musicisti: Angelo Cascarano direttamente dal gruppo italiano di Richard Sinclair, stupendo e versatile chitarrista acustico, elettrico ed elettronico e vocalist eccezionale e Fabio Dolci, tastierista e sintetista valore assoluto, cantante originale e dotato. La nuova band è già al lavoro e presto sarà pronto un primo demo. L’entrata in sala per il prossimo cd è prevista al massimo per la prossima primavera, quanto prima (entro novembre) i Grey saranno di nuovo on the road per alcuni concerti di rodaggio per il nuovo line-up! Stay tuned… Vi terremo informati!