Alessandra Celletti, pianista, si pone all'attenzione del panorama musicale italiano nel 1994 con una iniziativa discografica indipendente, “Les sons et les parfums”, dedicata alle musiche di Debussy, Ravel e Satie. Da quel momento le sue esperienze musicali e artistiche si moltiplicano con improvvise deviazioni dal classico, in un ambito musicale e creativo molto personale, rivolgendo la propria ricerca soprattutto al colore dei suoni e all’equilibrio dinamico tra le note; collabora con il gruppo etno-rock degli Agricantus, con il cantautore Mario Castelnuovo, e con l’artista concettuale svedese Paulina Wallenberg Olsson.
Attratta più dall’essenzialità espressiva che dal virtuosismo, Alessandra si è formata nel Conservatorio di Santa Cecilia e, dopo il diploma, ha approfondito gli studi dedicandosi in particolare alla musica francese a cavallo tra Ottocento e Novecento.
Nel 1997, il suo secondo lavoro discografico “Viaggio a Praga” la porta nella capitale della Repubblica Ceca per approfondire la conoscenza e l’interpretazione della musica pianistica di Leos Janacek. Al suo ritorno in Italia, inizia la collaborazione con l'etichetta discografica KHA Records, con cui registra quattro album dedicati rispettivamente alle musiche di Gurdjieff/De Hartmann, Erik Satie, Scott Joplin e Philip Glass. L’album “Esotérik Satie” ottiene un’ottima accoglienza da parte della critica francese e un interessante successo di vendita. La sua interpretazione della Gnossienne N° 1 viene scelta dal regista britannico Guy Ritchie per la colonna sonora del film “Revolver” (2006). L’album è distribuito anche in Germania, Grecia e Taiwan.
Ma è nel 2006 che finalmente Alessandra Celletti dedica un album intero alle proprie composizioni; esce infatti "Chi mi darà le ali", un lavoro discografico del quale è autrice, interprete e produttrice.
E' l'avvio di un nuovo capitolo, un primo episodio che sin da subito ottiene il plauso di critica e pubblico, incoraggiando Alessandra a percorrere la strada autorale che fino ad allora aveva quasi gelosamente custodito solo per se.
Si accorge di lei anche Joachim Roedelius, uno dei più importanti compositori di musica contemporanea, che la invita ad esibirsi al Festival di Lunz in Austria nell'agosto del 2007 e con il quale è nata una collaborazione in duo per la stagione 2008/09.
Di recente pubblicazione "The Golden Fly"(Kha Records), sedici composizioni originali per piano, intense ed ispirate. Un nuovo volo sulle ali della musica, libero e leggero, che mai si stanca di elevarsi per esplorare i luoghi più intimi dell'anima e delle emozioni. Un album a tratti profondamente legato al repertorio prediletto di Alessandra Celletti, con un affettuoso omaggio a Erik Satie, a cui è dedicato il brano “Talking to Satie”.
Sue composizioni sono state utilizzate per l’ intera colonna sonora del film “My Mother’s Tales” della regista Paola Romagnani di imminente uscita.
Di recentissima pubblicazione il suo nuovo album “Way Out” per l’etichetta inglese LTM.
Alessandra Celletti: monografia
Pubblicato il: 24/05/2008 - Ultimo aggiornamento: 04/08/2008