Siamo arrivati alla dodicesima edizione del Lilith, il festival della canzone d'autrice. Purtroppo sono riuscito solo ad assistere a questa data, che è quella jazz.
Nelle altre date hanno suonato Samu L, Emilya ndme, Il Gentiluomo, Irene Manca, Black Sea Dahu, Daniela Pes, Leyla El Abiri, Not Moving LTD, Eugenia Post Meridiem, Vea, Bono/Burattini, I’m Not a Blonde, Negative 0.
Tra i nomi più caldi elencati sopra, bisogna sicuramente sottolineare Daniela Pes che proprio quest'anno ha vinto la Targa Tenco come migliore opera prima. Come non rimarcare poi la presenza del gruppo anni '80 Not Moving LTD e del duo Bono/Burattini con Vittoria Burattini dei Massimo Volume.
Questa serata del Lilith si svolge a Villa Durazzo Bombrini a Genova, una storica villa costruita a partire dal '700. Ci troviamo all'aperto nell'ala sinistra con un bel fresco donato dagli alberi. I cancelli si aprono alle 20, ci sono banchetti con oggetti artigianali e la possibilità di mangiare e bere in una zona ristoro. Prendiamo dei plun cacke con stracchino e pesto (a dire il vero non molto abbondandi) e la classica birra.
La prima a salire sul palco è Tina Omerzo, pianista e compositrice nata a Sempeter pri Gorici in Slovenia, ma da anni residente in Italia. I suoi pezzi sono molto intensi, il suono è pieno. Alterna pezzi strumentali a gorgheggi e brani cantati. Molto bravae da seguire.
Dopo Tina, sale sul palco la Bansigu Big Band, una orchestra di Genova nata nel 1991 dai due fondatori Piero Leveratto e Giampaolo Casati. Al completo sono una ventina di componenti e hanno pubblicato album per la Splasc.
Suonano sia cover di classici del jazz, sia brani propri. Tastiera, batteria, contrabbasso elettrico, trombe, sassofoni, flauti si alternano in suoni corali e assoli. I pezzi scorrono piacevolmente anche per i non appassioanti di jazz, grazie all'ironia e alla solidità della band, molto ben affiatata.
Buona la qualità audio, decisamente migliore del GoaBoa Festival che spesso è sotto la soglia della decenza.