La Kharkiv Symphony Orchestra, è l'orchestra di Kharkiv la seconda città per popolazione dell'Ucraina. E' stata fondata nel 1928 da un professore del Conservatorio di Kharkiv Jacob Rosenstein. Il direttore Yuriy Yanko è anch'esso ucraino e nel 2001 è stato vincitore alla International Vakhtang Jordania Conducting Competition.
Anna Tifu è una violinista italo-rumena nata a Cagliari che inizia lo studio del violino all’età di sei anni e ha tenuto concerti a molti rinomati festival.
Nel primo tempo di questo concerto, è proprio Anna Tifu la protagonista, posizionandosi in piedi vicino al direttore e con molti momenti in cui suona da solista.
I pezzi eseguiti sono stati "Poème per violino e orchestra op.25" (Lento e misterioso, Molto animato, Animato, Poco lento, Poco meno lento, Allegro, Tempo I, Tranquillo), un pezzo del 1896 di Ernest Chausson, compositore francese post-romantico.
Il secondo pezzo è stato "Tzigane per violino e orchestra op. 76", un pezzo del 1922 del compositore francese Maurice Ravel.
Il terzo pezzo è Zigeunerweisen per violino e orchestra op. 76, un pezzo del 1878 di Pablo de Sarasate, compositore spagnolo che ha scritto molte opere virtuosistiche per violino.
L'alternarsi di virtuosismi solistici di Anna Tifu con pezzi orchestrali è stato molto apprezzato dal pubblico, che ha ascoltato in assoluto silenzio l'esecuzione dei brani.
Nel secondo tempo il protagonista diventa l'orchestra. Viene suonata la "Suite Ceca in re maggiore op. 39", scritta nel 1879 dal compositore ceco Antonín Dvořák.
Il secondo e ultimo pezzo è la "Sinfonia n.1 in re maggiore op. 25" detta "Sinfonia Classica", scritta nel 1916 dal russo Sergej Prokof'ev.
Tra i classici strumenti presenti, mi ha colpito molto l'arpa, meraviglioso strumento non molto utilizzato.
Nei bis è uscito fuori il lato umoristico e scanzonato del direttore Yuriy Yanko, che ha diretto gli applausi del pubblico e ha suonato la "Marcia imperiale", il tema musicale composto da John Williams per il film L'Impero colpisce ancora, un film della saga di Guerre Stellari.
E' stata una serata decisamente appagante, per la buona musica sentita, eseguita ottimamente ed ascoltata al meglio grazie all'acustica del Carlo Felice. Il pubblico è accorso numeroso, ad occhio il teatro era pieno al 90%. La durata delle esecuzioni è stata di circa tre ore, intermezzo compreso.
Purtroppo non avendo pensato di chiedere degli accrediti stampa per fare foto, ho scattato solo prima e dopo il concerto con il cellulare.