Duccio Forzano è un regista che che ha collaborato con molti artisti, in ambito musicale, televisivo e culturale. Tra gli altri: Ivano Fossati, Claudio Baglioni, Fiorello, Gianni Morandi, Roberto Saviano, Fabio Fazio, Giorgio Panariello, Claudio Bonolis, ecc.
Come ti sei trovato a lavorare con Ivano Fossati? Conoscevi già le sue canzoni?
Ivano Fossati fa parte del repertorio musicale che può essere definito "la colonna sonora della mia vita". Ho sempre ascoltato i cantautori e lui, che per altro è genovese come me, mi ha accompanato sempre.
Sei soddisfatto del risultato tecnico/artistico del dvd? Hai qualche rammarico?
Sono molto soddisfatto del prodotto che siamo riusciti a realizzare.
Hai girato anche l’intervista nella casa di Fossati presente nel secondo dvd? Ci racconti com’è andata? E’ stata effettuata circa un anno dopo le riprese del concerto, giusto?
Si, era nel periodo in cui stavo facendo il Festival di Sanremo 2013. Approfittando di una pausa di lavoro ed essendo già in Liguria sono andato a casa sua (Ivano si sposta poco da casa sua) e abbiamo chiacchierato a lungo e questa chiacchierata informale che è diventata l'intervista del dvd.
Ivano Fossati ha influenzato in qualche modo la resa finale del dvd, oppure l’ha visto a opera terminata?
Siamo andati avanti sempre insieme, abbiamo fatto un pezzo alla volta, con calma e collaborazione.
Il concerto è stato ripreso con telecamere full hd? Faccio questa domanda, perché come ho fatto notare nella recensione, mi sono stupito del fatto che non sia uscita una versione in blu ray, l’unico formato che permette un video in full hd che possa sfruttare gli odierni televisori LCD e un audio lossless, sicuramente gradito dagli appassionati. Inoltre il blu ray può contenere molto più materiale audio/video rispetto al dvd.
Il giorno delle riprese sono state utilizzate 9 telecamere che successivamente tra le tappe di Roma e Milano, sono state integrate con cinque fotocamere per i dettagli d’ambiente. Il tutto in alta definizione.
Se potessi scegliere degli artisti con i quali realizzare le riprese di un tour musicale, a chi penseresti?
Con ogni artista il lavoro si presenta in maniera differente in base a molte variabili: le locations, il genere musicale, la durata dei tour. Mi appassionano le sfide e se posso non dico mai di no, perché da ogni lavoro si può tirare fuori materiale interessante. Mi piacerebbe, forse, seguire un artista internazionale, oppure qualche "sperimentatore" nostrano così da inventarci nuove cose.
Che tipo di impianto audio video hai a casa? Apprezzi l’home theatre?
Ho un impianto Dolby Surround e un grande televisore, mi piace guardare i film a casa quasi come fossi al cinema.
Sei appassionato di musica? Quali sono i tuoi artisti preferiti?
Sono appassionatissimo di musica, quando lavoro nel mio ufficio ascolto quasi esclusivamente musica classica e nell'ipod ho di tutto, dallo Zecchino D'oro a De André, Baglioni, Ermerson Lake & Palmer, Queen, Beatles.
Hai diretto 3 Festival di Sanremo (2010, 2011, 2013). Ci racconti qualcosa di questa esperienza?
Sto preparando la quarta edizione ora. Sanremo, come dice lo slogan, è Sanremo. Sei sotto agli occhi di tutti e questo è molto emozionante, adrenalinico. E' anche il lavoro più faticoso che c'è a livello fisico e di impegno, un grande circo mediatico, una centrifuga per certi versi.
Come valuti la qualità artistica del Festival di Sanremo? Cosa faresti per migliorarlo?
Il Festival di Sanremo è un'istituzione Italiana che ho sempre seguito ed apprezzato. Ho amato molto tutte le edizioni che ho diretto. Negli ultimi due anni poi, con Fabio Fazio, mi pare che anche la qualità delle canzoni in gara abbia raggiunto un livello molto alto. Poi chiaramente si può sempre migliorare, ma già ora mi pare sia un gran bel prodotto.
Tornando indietro nel tempo, a livello di carriera, tutto è iniziato con Claudio Baglioni ?
Ci racconti come è andata?
Come ho raccontato molte volte il lavoro che mi ha cambiato la vita è stato un videoclip che girai, quando ancora ero completamente sconosciuto, per la moglie di Claudio, Paola Massari. Quando Claudio vide quel lavoro decise di chiamarmi per farmi fare un videoclip e subito dopo una tournée. Si, è iniziato tutto così.
Hai lavorato, sempre come regista, con Giorgio Panariello, Fiorello, Paolo Bonolis, Gianni Morandi e Fabio Fazio. Quali trasmissioni ti hanno dato maggiore soddisfazione? Ci racconti qualche aneddoto?
Ogni personaggio che hai citato mi ha dato molto a livello di esperienza professionale e personale. Con Fiorello mi sono sempre divertito moltissimo essendo lui una persona straordinariamente spumeggiante e con Fabio Fazio ormai formiamo coppia fissa, essendosi anche creato un rapporto di complicità totale grazie al quale ci si capisce al volo, anche senza parlare.
Com’è il mondo televisivo visto “dal di dentro”?
Il mondo della televisione è un ambito lavorativo esattamento come molti altri ambienti. Ci sono solo un po' più di lustrini e pailettes ed è sotto gli occhi di tutti, ma è un lavoro come altri. Io poi per carattere non faccio vita mondana, frequento poche persone "famose" e sempre le stesse, quindi sono un po' al di fuori delle dinamiche da rivista di gossip, diciamo così.
Quanto è differente l’esperienza di regia teatrale da quella televisiva?
Dico sempre che il regista è una figura a tutto tondo, che un regista dovrebbe saper fare la tv così come il teatro o il cinema, anche se poi tecnicamente e a livello pratico ci sono delle differenze. La regia teatrale ad esempio è una regia di preparazione, si lavora prima che lo spettacolo vada in scena e poi va da solo. In televisione, oltre alla preparazione a monte c'è la diretta.
Dal punto di vista culturale sono stati di sicuro rilievo i programmi “Vieni via con me” e “Quello che (non) ho”, condotti da Fabio Fazio e Roberto Saviano.
Ci parli della loro realizzazione?
Programmi cult ai quali sono molto fiero di aver partecipato. Sono orgoglioso di aver lavorato con Roberto Saviano, di essere stato in qualche maniera il mezzo attraverso il quale le parole di Roberto hanno raggiunto il pubblico più vasto. In particolare Quello Che Non Ho è stata una bellissima sfida avendo deciso di produrlo all'intergno delle OGR (Officine Grandi Riparazioni) di Torino, una location inusuale, molto suggestiva che ha reso il lavoro per me molto interessante a livello realizzativo.
E’ più facile farsi conoscere a livello di regia ora o un tempo?
Internet rende sicuramente più facile fare vedere i propri lavori, ma ha anche contribuito in qualche modo a saturare il mercato dell’offerta?
Sicuramente le nuove tecnologie, i supporti e internet rappresentano una grande opportunità per chiunque cerchi un modo di comunicare, di far vedere qualcosa, di produrre. Ad esempio trovo molto interessante la realtà delle web series dove spesso si trovano prodotti davvero originali e di qualità, così come attori che attraverso il web hanno trovato il modo di farsi conoscere raggiungendo anche numeri importanti. Come sempre però poi ovviamente la vera differenza la fanno la qualità e il talento. Io credo che chi ha davvero talento e qualcosa da dire, il modo per esprimersi lo trova sempre.
Per concludere, uno sguardo al futuro… Quali sono i tuoi prossimi progetti?
Sto seguendo un musical per il teatro che debutterà in primavera e in estate un viaggio in America per esplorare il panorama d'oltreoceano. Anche semplicemente per trarne stimoli nuovi e boccate d'ossigeno.