Vinicio Capossela - Camera a sud

Suivre texte "Furore"

Cd , 1994 , CGD
La luna maledico il tempo e quando son partito proprio stato benservito e adesso urlo il mio furore incrocio i Tir ma non li vedo ho i fari alti e me ne frego questa volta il mio tormento fotte tutto il reggimento mi fermo al bar dei gran minchioni riparto e ho in corpo tre Negroni infiamma bene il buco dentro prendo almeno un po' di tempo E urlo contro chi so io mi sbatte sempre addosso tutto quel che vorrei mio e sbotto e scalcio ma non dico è stato zitto il pappafico coi lamenti nei calzoni ascolta e rosica i rognoni il pensiero torna sulla piaga come mosca sul concime rode e tarla la ragione poi la rabbia m'ha sfinito e il protettore m'ha scordato sbatto come un pipistrello sul peccato, sempre quello tremo di colpa e porcherie dubbi di sangue e malattie fossi almeno più leggero quando ho tolto il mocco al cero E urlo contro chi so io mi sbatte sempre addosso tutto quel che vorrei mio e sbotto e scalcio ma non dico zitto come un pappafico al momento di ragnare ascolta e rosica i rognoni piove piove e le macchine s'affollano tutte bardate attorno al circo da locale jugoslavo pagliacci unti con codino Mercedes bianco e l'orecchino manco l'estasi vi leva il portamento contadino avessi almeno il vecchio amico da farei a pugni a torso nudo al ghiaccio delle tre di notte aiuta pure fare a botte Come quando spento nella mano aveva la brace come fosse il bacio di un gitano e mi guardava indifferente diceva vedi amico ormai non mi può far più niente ho una gru sopra la testa e un lombardo che protesta come fosse suo il cortile sveglia presto la sua bile la pioggia è acida nell'afa sto alla larga dalla strada la puliscono di notte di siringhe e di mignotte vendon salsicce di tre giorni mi suicido con un morso di morir non ho paura dopo un'ora mi ci abituo la passione se n'è andata e mi compiaccio volentieri disfo oggi con piacere quel che ho fatto l'altro ieri Ma ridi sopra tanto già lo sai innamorati si offre sempre il peggio e il meglio mai e sbotta e scalcia ma non dire zitto come un pappafico di furore puoi morire