Franco Trincale
La tragedia delle bambine rapite a Marsala
La discografia di Franco Trincale è mastodontica. Non cercate di rintracciare su Discogs o Wikipedia la lista completa dei suoi dischi, per quanta buona volontà possano averci messo gli estensori, è impossibile riuscire a ricostruire un elenco anche solo approssimativo di tutte le sue uscite. Molti i dischi pubblicati sotto pseudonimo, innumerevoli le case discografiche per cui ha inciso, ma soprattutto si è occupato di generi così "al margine" da non attirare l'attenzione di riviste di settore e quindi difficile trovare delle fonti affidabili. Una cosa però è certa: la discografia di Trincale può essere suddivisa in modo preciso in tre tronconi principali: la discografia "seria" e politicizzata; gli stornellacci a doppio senso; i racconti di "tragedie" e fatti di cronaca nera.
Franco Trinacle è infatti prima di tutto un cantastorie e nell'ultimo filone vanno inseriti i dischi che appartegono a questo suo spirito originale, di moderno cantastorie siciliano che si propone quale versione acustica del settimanale Cronaca Vera, venendo a raccontarci i fattacci che riempivano le pagine dei tabloid di quegli anni. Tra fine anni Sessanta e primi anni Settanta Trincale dà alle stampe alcuni 45 giri allucinanti: il racconto delle storie di bambini rapiti e uccisi da qualche "mostro". Nel 1969 suscitò enorme clamore il caso di Ermanno Lavorini, che venne strumentalizzato per accanirsi sulla comunità dei gay italiani (che un assurdo luogo comune, purtroppo ancora duro a morire ai giorni nostri, voleva allora sinonimo di pedofili): in realtà il ragazzino venne ammazzato dai soliti giovani "bene" affiliati all'estrema destra.
La cronaca nera è però una droga e chi cade nel tunnel di Chi l'ha visto? non riesce più a uscire: ha bisogno di dosi crescenti di orrori e adrenalina, andando a scavare nei casi più torbidi e richiedendo particolari via via più morbosi. Così anche Franco Trincale, una volta entrato nel tunnel delle tragedie, prese a sfornarne una serie infinita. Al caso di Ermanno Lavorini Trincale dedicò non uno, ma una mitragliata di almeno sei dischi, pubblicati tutti nel 1969, e intitolati tutti Il ragazzo scomparso a Viareggio. Incapace di liberarsi dalla dipendenza di sangue cantò anche La tragedia Kennedy e, nei primi anni settanta, si interessò di un altro caso di sparizione di minori, cui dedicò altri due dischi: La tragedia delle bambine rapite a Marsala. Anche di questo fattaccio ce ne propina i dettagli più truculenti, alternandoli ai buoni sentimenti in modo tale da incrementare l'indignazione popolare.
Nel secondo disco Trincale ci rivelerà che Il mostro è lo zio di Antonella.
Franco Trincale
La tragedia delle bambine rapite a Marsala
Género: Folk , Cantastorie
Canciones:
- 1) La tragedia delle bambine rapite a Marsala
- 2) La tragedia delle bambine rapite a Marsala