Franco Trincale
L’ultimo cantastorie
L’ultimo cantastorie: voce libera fuori dal coro.
Un’ ottima prefazione di Enrico Deregibus introduce questa raccolta di Franco Trincale costituita da un CD con 26 canzoni, più un DVD con un concerto di Franco, composto di 8 brani ed un cortometraggio-intervista contenente 11 frammenti di altre canzoni.
Ma chi è Franco Trincale? Ammetto la mia ignoranza, ma prima di incontrare questo suo nuovo lavoro non sapevo assolutamente chi era, poi l’incontro fortuito tramite questo duplice supporto ed ecco che ne è emersa la figura di “cantastorie, provocantore, folkronista, operaio della canzone” queste sono solo alcune delle definizioni attribuitegli e riportate nella suddetta prefazione.
Trincale è uno che “ha scelto di fare il cantastorie, di mettersi in piazza - o davanti a una fabbrica – con i suoi cartelloni colorati, la sua chitarra, le sue rime, le sue incazzature e mettere in piazza le sue storie, che sono storie di tutti i noi”, così come si evince sempre dal libretto.
Ma non è affatto un personaggio folcloristico, da fotografare come souvenir e da ascoltare così per passare il tempo, basti pensare che Berlusconi lo abbia addirittura citato in coda alla richiesta di trasferimento del processo SME perché, riporto integralmente dal libretto, “Trincale si porta ogni fine settimana in Piazza Duomo a Milano per vendere materiale diffamatorio, altresì arringando i numerosi presenti con ulteriori diffamatorie prospettazioni”.
Di cosa trattano queste pericolose e rivoluzionarie canzoni? Beh sono canzoni dalla struttura molto semplice, accompagnate dalla sola chitarra e toccano fatti storici come “Joseph O’Dell (la pena di morte)”, “Marco Biagi (le parole sono pietre)”, “Lettera al questore”, “La ballata di Pinelli”, oppure guardano ai problemi che attanagliano la nostra martoriata società come “Ballata dell’operaio”, “E’ morto un angelo”, “Mario il precario”, “Maledetto quello sciopero”, oppure non tralasciano i mali della modernità come “I tetti” o il “Il terrestre”.
Franco Trincale, originario di Militello in Val di Catania, classe 1935, vive a Milano dal dopoguerra ed ha usato per i suoi canti di libertà sia l’italiano, sia il dialetto, passando dal siculo al milanese senza problemi.
Le storie cantate in questa raccolta sono davvero tante, in fondo sono il frutto di trent’anni di attività, quindi non è mia intenzione passarle in rassegna tutte perché ci vorrebbero intere pagine, però vorrei almeno riportarvi alcuni frammenti solo per darvene un’idea.
“E noi pantaloni, pulsanti e bottoni appiccicati alle televisioni,/ guardiamo il bordello, del grande fratello e facciamo i guardoni di quattro coglion” (“I tetti”).
“Gli ultimi euro, ‘sti maledett, mangia il telefono e l’ATM in bigliett/ ma di lavoro manco ‘na minchia, passano i giorni e stringe la cinghia” (“Mario il precario”).
“Ho sentito, sior questore, due spari come in guerra e un ragazzo con estintore che era steso morto in terra. / Ho visto in quell’intocco i carabinieri in fretta passar sopra quel corpo con la loro camionetta” (“Lettera al questore”).
“La mafia sta dentro agli apparati coi loro insospettabili piazzati. / La mafia è dentro quel palazzo là dove è scritto giustizia ci sta.” (“Mafia e libertà”).
Una cosa è certa, non è un’opera di cui entusiasmarsi per le qualità musicali, però è sicuramente una testimonianza esemplare di come la voce della libertà a volte possa scegliere canoni inusuali e strumenti solo apparentemente fuori del tempo per farsi largo.
Franco Trincale
L’ultimo cantastorie
Canciones:
- 1) Domenica
- 2) Milano ti odio, Milano ti amo
- 3) La Scala
- 4) La baggina
- 5) Sotto di noi
- 6) I tetti
- 7) La notte del re
- 8) Il "che guevara"
- 9) La storia del panettone
- 10) Lamento del fiume
- 11) Ballata dell'operaio
- 12) E' morto un angelo
- 13) Mario il precario
- 14) Maledetto quello sciopero
- 15) Joseph O' Dell
- 16) Marco Biagi (le parole sono pietre)
- 17) Lettera al questore
- 18) Mafia e libertà
- 19) Gli occhi di Nicu
- 20) Pensa un pocu
- 21) Le nostre brave suore
- 22) La guerra
- 23) La fame nel mondo
- 24) E' meglio
- 25) Il terrestre
- 26) Ballata del cantastorie
- 1) La leggenda di Cola Pesce
- 2) Cantata di lupara
- 3) Falcone
- 4) La valigia di cartone
- 5) Il fumo è tossico
- 6) L’errore (per Nicola Calipari)
- 7) L‘aumento dei prezzi
- 8) Chitarra compagna
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Información tomada del disco
Cantata di lupara
Falcone
La valigia di cartone
Chitarra compagna
Il meridionale
Quelli dell’Alfa Romeo
Banane e Coca Cola
Il telefonino
La ballata di Pinelli
Ballata del Cantastorie
Lu manifestu
Crediti CD:
Franco Trincale: voce, chitarre, arrangiamenti, registrazioni, produzione artistica ed esecutiva
Disegno di copertina: Claudio Jaccarino
Crediti DVD:
prodotto da Giuseppe Palomba