Andrea Sigona: Entrevista del 11/07/2008

Publicado el: 20/07/2008 . Última actualización: 04/08/2008


Andrea , che con il suo debut album mi ha colpito davvero positivamente sia a livello di musiche che di liriche. Considero il suo disco Passaggi tra i migliori album di quest'anno ed uno dei più coraggiosi per tematiche affrontate .

Andrea , cosa ti ha spinto a scrivere un album come Passaggi dai temi così forti ?

La volontà di scrivere Passaggi è nata dalla mancanza di un disco in Italia che volesse restituire un pò di verità sia per quello che è successo al mondo Partigiano sia per dire la mia sulla questione G8. Non ce la faccio a scrivere un disco che non parli di questioni legate alla Repressione in generale. Con questo mio primo lavoro ho cercato di sensibilizzare le teste dei giovani che spesso vengono lasciate molto alla deriva, soprattutto da chi addetto ai lavori pensa più alle vendite che al patrimonio collettivo di noi tutti che si chiama Memoria Storica.

Quali sono le tue influenze musicali principali ?

Come influenze tutti e nessuno. Potrei citare facilmente alcuni gruppi e/o artisti ma non mi sembrerebbe corretto. Il disco tuttavia ha una chiara matrice "americana" per questi suoni che a volte sembrano quasi sgraziati. Volevo far sentire un suono quasi da strada, come se suonassi in mezzo alla gente più che in sala d'incisione

Parlami del rapporto che hai avuto con gli ospiti presenti sul tuo cd (Gang , La Rosa Tatuata e gli Used Cars)

Con i Gang ci conosciamo da 20 anni. Ho visto all'incirca più di cento concerti e siamo amici da una vita. L'ho conosciuti ai tempi di "Reds" e di li un bel percorso che è diventata come ha detto Marino "una bella corona d'amicizia". Abbiamo condiviso palchi, cene, colazioni, strade,scazzi. Forse un domani potrei scriverci un libro...Con la Rosa abbiamo cominciato da più o meno 7 anni fa e con Giorgio Ravera c'è stato un dialogo a prima vista. Lui mi ha insegnato un sacco di cose, prima di tutto come si sta su un palco e come si tiene una chitarra. Anche con lui oggi (nonostante alcune visioni diverse) abbiamo un bel percorso e una bella storia. Gli Used Cars l'ho conosciuti da poco e devo dire che con Nicola Bottini e Stefano Cocorullo ho trovato davvero dei seri professionisti. Persone semplici e leali che sanno stare al mondo e che sanno suonare (molto bene)

Hai in procinto un nuovo lavoro discografico ? Che direzione artistica avrà ?

Ho cominciato la stesura del nuovo lavoro che dovrei portare in studio non prima del 2009. Sarà un disco diverso con sonorità più elettriche. Passerò dalla ballata al Kombat rock non dimenticando lo spirito della canzone d'autore. Voglio esplorare nuovi percorsi, nuovi mondi, nuove sonorità...

Tra i cantautori italiani in questo momento chi consideri di più ?

Chi considero di più? tutti e nessuno...nel senso che non mi sembra che oggi ci sia davvero una stella cometa da seguire. Tanta gente fa musica, si scrivono tante belle cose, ma poi bisogna sempre vedere dove vuoi andare a parare. Alcune volte per le strade di Genova sono attratto più dagli artisti di strada che dai negozi di dischi. La parte ribelle, quella abituata a prendere merda in faccia tutti i giorni che sa bene cosa vuol dire finire una giornata e mantenersi in ossigeno con il resto del mondo che li prende a calci nel culo.

Sei contento del riscontro avuto da Passaggi ?

Io mi ritengo contentissimo di aver finito e di aver portato a termine questo mio lavoro. Non guardo le vendite perchè sennò non l'avrei fatto. So bene che oggi il mondo discografico è nel maremoto più assurdo proprio per problemio legati alla vendita del prodotto. Trattano i dischi come fossero divani per salotti più che creazione vera e propria.

Ti consideri un cantautore schierato politicamente ?

Se schierarsi politicamente vuol dire raccontare i fatti per quello che sono la risposta è si. Se vuol dire appartenere ad un partito politico, no. Non ho mai avuto tessere di nessun partito e non le voglio. Per una nuova Primavera bisogna che le coscienze delle persone ritrattino con se stessi e sul passato che è da ricordare ma in maniera positiva più che nostalgica. Ribadisco che il contatto con la strada, l'abitudine al diverso può essere un'ottima scuola. La mia è stata quella.

Vivere solo di musica è possibile in Italia ?

Vivere di musica...si può ma devi mettere in conto di andare avanti a pane e cipolle e non in senso metaforico. Chi fa musica lo sa. Gli spazi sono quelli e di li non ci si muove. E comunque avere un lavoro che bene o male ti protegge credo che sia un'ancora di salvataggio, musica o non musica.

I cinque dischi che porteresti su un'isola deserta ?

No non sono adatto per le cose "chi butterei giù dalla torre". Mi piace di più aspettare chi arriva e farci due chiacchere insieme. Ascolto tantissima musica, sia italiana che straniera ma non me la sento di scegliere. Forse l'unica lancia che posso spezzare è per De Andrè che è stato (anzi è) il cantore per eccellenza, colui che è stato davvero un genio della genialità. Il nostro figlio di sempre, colui che non ti tradisce, ma che combatte per Risorgere. Grande artista, grande uomo

Andrea Sigona