2Novembre
Bellorio
L’album apre con “GMB” un pezzo immediato e potente che riesce ad esprimere alla perfezione le frustrazioni e le tensioni accumulate vivendo e crescendo in una piccola cittadina (Sant’Olcese) nascosta nell’entroterra genovese. Subito si è travolti dal corroborante sound della band che proseguendo l’ascolto del disco, si snoda alternando passaggi furibondi ed essenziali ad “adagi” degni del miglior rock psichedelico. Come il razzo che si lancia nello spazio della copertina del cd, la band spinge al massimo e si proietta verso un grunge-stoner-punk condito di digressioni dai suoni molto dilatati. Il propellente: i polsi e le caviglie di Davide che come un bulldozer bombarda senza tregua il kit della batteria, dando un suono pirotecnico e indistruttibile (veramente assordante, per chi è riuscito ad assistere ad un loro concerto). Preciso e travolgente, così come lo sono le linee di basso di Valentina fondamentale il suo apporto nella costruzione della “granitica” sezione ritmica. Le influenze della band si possono trovare in maniera più o meno evidente in tutti i brani dell’album, non mancano infatti riferimenti al grunge dei Soundgarden, prestiti dallo stile chitarristico di Black Sabbath, Josh Homme e Melvins, ai quali la band dedica al loro bizzarro leader Buzz Osbourne un pezzo: “King Buzzo” per l’appunto. La voce di Emanuele riesce ad essere melodica e avvolgente come in “Lucky” e “Sestito” oppure cupa e rabbiosa “Estromessi” e “Ultima”.
I testi sono spesso criptici e crepuscolari ma esprimono anche rabbia pura,diretta, senza peli sulla lingua: “merda!merda! te lo dico in faccia muori!”(Ultima).
Non mancano digressioni strumentali come l’epico finale di “Rosa Shocking” ultimo pezzo che chiude l’album tra Sonic Youth e Pink Floyd, suoni dilatati e una melodia da brividi.
Convincente esordio discografico di un gruppo che meriterebbe un’affermazione nel panorama musicale nazionale e non solo.
2Novembre
Bellorio
Género: Rock , Stoner , Stoner
