Glossario Longobardo

Autore: Riccardo Bertani
Casa Editrice: Nomade psichico
Genere:
Tipo libro: Saggio

Copertina del libro "Glossario Longobardo"

Extracto

Le notizie sulla lingua parlata dai Longobardi si esauriscono solo al periodo nel quale essi hanno dimorato in Italia, che va dalla seconda metà del VI e la fine dell?VIII secolo, perdurando forse per qualche tempo anche dopo la caduta del loro regno. Infatti, non possedendo i Longobardi un sistema di scrittura, e trattandosi i loro spostamenti di un?emigrazione dell?intero popolo, nulla hanno lasciato nelle sedi primarie a riguardo dell?idioma. La poca conoscenza della lingua longobarda è dovuta al fatto che su di essa non ci sono state sinora testimonianze scritte di rilevante entità. Esiste il trattato di W. BRUCKNER, Die Sprache der Longobarden, Strassburg, 1895, ma anche questi contestato dal nostro Migliorini (B. MIGLIORINI, Storia della lingua italiana, Edit. Sansoni, 1966, p. 49), per la dubbia veridicità degli argomenti trattati. Infatti, esaminando il glossario qui presentato, ci si accorge che i lemmi longobardi, oltre che presentare molteplici affinità con quelli delle antiche parlate alto tedesche (vedi il riscontro con i lemmi appartenuti agli antichi Franchi), presentano anche alcune concordanze con l?antico sassone (quindi siamo in un?area linguistica basso tedesca) e soprattutto con evidenti espressioni del protonordico. Da questo si può presupporre che la parlata longobarda non era rigidamente unitaria, ma recava in sè anche diversi fenomeni fonetici e morfologici, acquisiti molto probabilmente, da questa bellicosa popolazione germanica, durante la sua discesa dalle primarie sedi scandinave, verso le regioni della Germania interna, dove hanno incontrato sicuramente popoli come i Franchi ed i Sassoni, che parlavano dialetti tedeschi; i quali, probabilmente, hanno ulteriormente aggiunto elementi nuovi alla loro lingua.

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N. collar4
Precio: 15000 lire
Páginas: 84