Vasco Rossi
I miti
Traks:
- 1) Albachiara
- 2) Anima fragile
- 3) Voglio andare al mare
- 4) Che ironia
- 5) Siamo solo noi
- 6) Colpa d'Alfredo
- 7) Valium
- 8) Sballi ravvicinati del 3° tipo
- 9) Va be'
- 10) Tu che dormivi piano
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Vasco Rossi
I miti
Information taken from the record
ALBACHIARA (1979)
Albachiara è sicuramente il brano più conosciuto di Vasco Rossi del suo primo periodo discografico. Inserita nel secondo album, Non siamo mica gli americani del '79, venne pubblicata anche come singolo ma passò quasi completamente sotto silenzio. Anche in questo caso è una ballata d'amore con sfumature rock. E' uno dei pochi brani che oggi Vasco ripropone del vecchio repertorio. E' stata incisa anche da Nicoletta Magalotti, ex voce dei Violetr Eves e successivamente dagli Ufo Piemontesi.
ANIMA FRAGILE (1980)
Ancora un Vasco Rossi intimista che parla d'amore. Un amore questa volta finito e lontano. "E tu chissà dove sei, avrai trovato amore, o come me cerchi solo d'avventure, perchè non vuoi più piangere". E "il pianoforte che accompagna Vasco nell'interpretazione di questa ballata di cui è autore di testo e musica. Tra i musicisti che hanno suonato all'album Colpa d'Alfredo dal quale è tratta, troviamo, Gaetano Curreri, Maurizio Solieri, Roberto Costa e Bruno Corticelli.
VOGLIO ANDARE AL MARE (1981)
Influenzato certamente da Bob Marley che in quegli anni era seguitissimo dalle nuove generazioni, Vasco scrisse Voglio andare al mare a tempo di reggae e lo inserì nell'album Siamo solo noi. La canzone partecipò al Festivalbar '81 in sostituzione della stessa Siamo solo noi scelta inizialmente. Poichè il discografico Rapallo si dimenticò di comunicare all'organizzazione Salvetti il cambio di scelta, successe che il talloncino stampato per i juke-box rimase Siamo solo noi, mentre chi gettonava il brano ascoltava invece Voglio andare al mare. Errore che costò l'esclusione di Vasco dalla gara.
CHE IRONIA (1981)
Altro brano racchiuso all'interno di Siamo solo noi, l'album di Vasco inciso quattro anni dopo il debutto discografico con il singolo Jenny (è pazza).
Per questo album Vasco scrisse interamente i brani, testo e musica, e lo arrangiò. L'anno successivo lascio la Targa di Mario Rapallo e passò alla Carosello. Iniziò così la definitiva ascesa verso il successo.
SIAMO SOLO NOI (1981)
Brano trainante dell'omonimo album inciso nell'81 e che segnò la svolta per la produzione discografica del suo autore e interprete, conoscendo inoltre per la prima volta un discreto successo commerciale. Oggi, Siamo solo noi viene cantata in coro dai fans della rockstar nei concerti, quasi come fosse un inno. L'album venne inciso alla FonoPrint di Bologna. "Siamo solo noi che andiamo a letto la mattina e ci svegliamo con il mal di testa... siamo solo noi generazione di sconvolti che non ha più santi, nè eroi!"
COLPA D'ALFREDO (1980)
Dissacrante, ironico e trasgressivo, è il Vasco delle migliori prove compositive. Questo brano, più che altri, fece capire quale sarebbe stato il suo percorso futuro. Colpa d'Alfredo conobbe anche ostracismo a causa del testo ritenuto troppo forte per quel periodo, il 1980. La frase incriminata è: "E' andata a casa col negro la troia". Le radio private 'battevano' il brano ugualmente nella loro programmazione.
VALIUM (1981)
E' questo il testo più crudo dell'intero album Siamo solo noi. "Dieci gocce di Valium, per dormire meglio" - dice il testo - salendo poi a venti.. poi cento - "per non dormire del tutto, cancellare la mente e domani mattina non svegliarsi neanche". Il testo dice inoltre: "A contare le gatte, quelle con la macchia nera sul muso nelle soffitte vicino al mare", chiaro riferimento a La gatta di Gino Paoli. Il cantautore genovese restituì anni dopo il favore al collega inserendo uno stralcio di Vita spericolata nella sua Quattro amici al bar.
SBALLI RAVVICINATI DEL 3o TIPO (1979)
Composta interamente da Vasco, come del resto l'intera produzione del primo, periodo. Sballi ravvicinati del 3o tipo è anch'essa racchiusa nell'album Non siamo mica gli americani. Quasi un pezzo acustico, il brano parla dell'attesa di qualcuno che non arriva, che sia un alieno, una rockstar o una qualsiasi speranza di vita, l'autore non lo dice ma lo lascia immaginare all'ascoltatore.
VA BE' (1979)
Anche in questo caso, originariamente il pezzo aveva un titolo più esteso: Va bè (Se proprio lo devo dire). Insolita dichiarazione d'amore nello stile-Vasco Rossi su un ritmo a metà tra lo swing e il reg-time, abbastanza insolito per il suo repertorio. "Se proprio te lo devo dire, fisicamente non sei fatta male, ma non esageriamo, non sei la Cardinale, e non sopporto che lo fai notare con tuo modo, ti prego, di camminare..."
TU CHE DORMIVI PIANO (1978)
E' una delle classiche ballate inserite nell'album Ma cosa vuoi che sia una canzone. È originariamente edita con il sottotitolo Volo via. E' un Vasco Rossi intimista con un accenno ad un rock moderato nella parte finale del brano. D'altronde, in quel periodo l'indirizzo musicale del musicista bolognese non è ancora definito. "Io respiravo piano in quel silenzio calmo, il giorno entrava dal vetro, più che indeciso sorpreso" recita il testo.
Note
Antologia