Astell&Kern si è sempre posta in una fascia alta rispetto ai suoi lettori portatili e DAP. L'A&K KANN non è da meno e coi suoi 1199€ di listino si pone nella fascia media del produttore sud coreano, tuttavia per molti questa equivale ad una fascia alta. Riuscirà il KANN a mantenere le aspettative? Scopriamolo!
IMPIANTO
Cavi: autocostruiti
Ciabatta: Ladysound Multipresa 6
Diffusori: Audio Nirvana Classic 15 ferrite in cabinet 13.6 modificato, Marlene, LMH 0.1.
Cuffie: Shure SRH1840, Sennheiser HD599, Sennheiser HD569.
Amplificatori: ANAVIEW AMS 0100_2300, doppio TA2022, amplificatore autocostruito in classe AB, Icepower 50ASX2.
Preamplificatore: TEAC UD503
Sorgente per musica liquida: PC assemblato dotato di lettore Foobar 2000.
DESCRIZIONE
Un solo Player per dominarli tutti: KANN. Sebbene questa frase abbia un che di sincero, dato che come vedremo il KANN è a tutti gli effetti un ottimo DAP, il marketing di Astell&Kern vince l'oscar per un'originalità davanti al quale si preferisce fare come consigliato da Virgilio a Dante: “non ragioniam di loro, ma guarda e passa”.
L'Astell&Kern KANN è un DAP dal design particolare: si allontana infatti dal concetto di lettore sottile per abbracciare un concetto di DAP ergonomico. Le sue forme lo rendono assai comodo da maneggiare ed il corpo in alluminio lo rendono solido e durevole.
La struttura interna invece è interamente bilanciata. Il segnale, elaborato dall'AK4490 di Asahi Kasei Microdevice, è infatti elaborato in configurazione sbilanciata solo per l'uscita di linea sbilanciata, mentre per le cuffie l'uscita sbilanciata è ottenuta senza scartare il segnale a fase invertita.
Le sue capacità di lettura sono fino a 32bit e 384kHz in PCM, e fino a 11.2MHz in DSD, mentre quelle di memoria arrivano a 768GB grazie al fatto che in A&K hanno voluto inserire lo slot SD che supporta schede fino a 512GB. In aggiunta a questo slot vi sono uno slot per microSD per schede da massimo 256GB e la memoria interna da 64GB.
Oltre alle classiche specifiche da DAP il KANN propone connettività Bluethooth e wifi. Queste permettono di usarlo come Media Player digitale, Controller digitale, Server musicale di rete e lettore di rete. Tuttavia queste funzioni possono essere attivate solo tramite l'impostazione della rete tramite AK Connect, AK Connect HD per dispositivi mobile o MQS Streaming Server per PC e MAC. Purtroppo nonostante l'estrema solidità di una rete così strutturata mi risulta complesso ideare una situazione ove essa sia estremamente utile, a meno di voler sfruttare un server allocato in una stanza lontana dall'impianto.
Altro lato interessante, anzi probabilmente è il più innovativo, è l'equalizzatore che abbandona il classico equalizzatore a bande per convertirsi in un software assai più preciso e potente tramite cui selezionare non solo le 20 bande disponibili, ed il guadagno fino a 5G, ma anche il Q del filtro adottato che permette di creare delle curve di equalizzazione estremamente personalizzate e precise.
Insomma il KANN si rivela essere un DAP dalle molte qualità, che mostra un livello tecnologico avanzato e prettamente studiato per l'ascolto.
ASCOLTO
Partiamo dalle note più dolorose per l'Astell&Kern KANN. Queste si pongono tutte quando lo si utilizza in qualità di DAC. Il suono se collegato ad un impianto home convince solo in parte: la spazialità è corretta ma viene proposta con un'aria non a livello dei sistemi desktop; altrettanto i difetti si possono notare in tutta la gamma acustica, con un'endemica mancanza di dettaglio. Diciamolo con tutta tranquillità: la tecnologia è avanzata, ma non è ancora possibile ad oggi ottenere un prodotto dalle piccole dimensioni che possa eguagliare un dispositivo desktop. Insomma questo è pienamente normale, ma c'è da dire che il KANN mantiene una pulizia nel suono per lo più sconosciuta ai concorrenti, a significare che comunque il reparto di R&D ha eseguito un lavoro encomiabile.
Tralasciando quello che probabilmente sarà possibile solo tra un po' di anni, o forse mai, dato che anche i prodotti desktop avanzano, passiamo a raccontarne l'esperienza in mobilità, che alla fine delle analisi è anche il motivo per cui il KANN nasce.
Quello che subito mi ha convinto è stata la pulizia e la chiarezza del suono, complice anche l'uso di uno dei miei DAC preferiti. Ciò che è interessante è come i progettisti A&K non abbiano cercato la prestazione a tutti i costi, ma il compromesso al buon costo. I bassi sono ben controllati e non presentano alcun tentativo di soverchiare l'ascolto, molto secchi e puliti riescono a nascondere una certa tendenza alla monotonia nelle prime due ottave, bilanciando con un certo grado di dettaglio i limiti imposti dalle ristrettezze spaziali. I medi sono precisi e naturali, sostenuti da un dettaglio piacevole, anche se non estremizzato. Gli alti sono abbastanza cristallini e ben temporizzati, a riprova di quella capacità di dettaglio che i progettisti hanno voluto mantenere su tutta la gamma acustica. La dinamica non è ai suoi massimi livelli, ma la musica viene riproposta con chiarezza, morbidezza, ed un dettaglio quanto basta per preservare una musicalità estrema.
Il primo album di cui desidero parlarvi è Eliminator degli ZZ Top. Selezionato come uno dei migliori 500 album di sempre dalla rivista Rolling Stone rappresenta un perfetto esempio degli anni 80: sintetizzatori, sequenzer, drum machines, video per MTV. Il tutto condito con quelle sonorità tipiche degli ZZ Top e del Rock Texano.
Il secondo album è When Dream and Dream Unite dei Dream Theater. Il gruppo nasce dall'incontro di tre nomi che fanno parte dei mostri sacri del Metal: Myung, Petrucci e Portnoy, a cui si aggiunsero Moore e Dominici... insomma se sapete chi sono non può che scorrervi un brivido lungo la schiena. Fanno parte della corrente Progressive Metal che riesce a riunire vari stili e a raggiungere un pubblico più vasto rispetto a quello a cui si è abituati nelle varie correnti del Metal. Nel Progressive Metal infatti si riuniscono sonorità Heavy, Power, Epic, ma troviamo presenti stili e studi Classici e Jazz. É infatti il virtuosismo di ogni singolo artista ad essere fondamentale per creare la Band ed i Dream Theater sono certamente tra gli esponenti indiscussi di questo genere, dato che riuniscono in unica band tutto quello che è stato detto.
Il Terzo è Harmonie Universelle Canon & Gigue di Pachelbel. Uno stile semplice e raffinato che non cerca di stupire l'ascoltatore quanto quello di allietarlo ed alienarlo dal mondo con la sua armonia, da qui credo derivi il titolo di Armonia Universale. Il Canone è stato usato poi da moltissimi compositori e vari artisti anche dell'epoca moderna; tra questi troviamo i Beatles, i Green Day, Oasis, Aerosmith, Bob Marley e decine di altri artisti.
TEST
Elettoacusticamente Astell&Kern mantiene ciò che promette. La line out è impostabile su 0.7V, 1V, 1.25V oppure 2V; mentre le uscite sbilanciate in cuffia vengono dichiarate 2V col gain impostato su normal, 4V qualora fosse impostato su high. Bene tutti questi valori sono perfettamente rispecchiati nei test; gli unici che mi mancano sono quelli in bilanciato, ma come al solito non ho i connettori idonei per interfacciarmi in bilanciato con i dispositivi portatili. Ciononostante non stenterei a credere che anche questi corrispondano ad un eventuale test.
In cuffia i milliAmpere sono importanti, il KANN è capace di erogare ben 400mA sull'uscita cuffie, mentre ne arriva ed erogare 70mA sull'uscita di linea, per entrambe le uscite questi valori sono indipendenti dal guadagno, a riprova dell'ottimo lavoro svolto dai progettisti.
Per quanto riguarda la risposta in frequenza essa è ben lineare ed estesa.
Il THD è giustamente basso e solo la risposta all'impulso non appare essere tra le più veloci.
Insomma tirando le somme il lavoro è stato fatto doverosamente bene ed i test lo dimostrano con semplicità disarmante.
Permettetemi un appunto strettamente personale: per il costo di 1199€ non mi sarei aspettato altro, anzi se avessi ottenuto test meno buoni probabilmente non avrei molto in mano e nelle orecchie per parlare positivamente del KANN.
CONCLUSIONI
L'Astell&Kern KANN è a mio avviso un dispositivo costoso, ma che riesce a giustificare il suo prezzo grazie ad un livello di R&D sconosciuto alla maggior parte dei suoi concorrenti. È uno dei migliori lettori portatili e supporta ampiamente qualsiasi cuffia a bassa impedenza. Sonicamente abbiamo notato i compromessi fatti, ma basta che chiunque si soffermi a pensare un poco, che potrà benissimo comprendere come sia impossibile far suonare un dispositivo portatile ad un livello pari a quello di un dispositivo desktop. Insomma il KANN è un dispositivo portatile che occupa di diritto una posizione di fascia alta nella sua categoria.