Ned Ludd

Lavoroedignità

Critique
Posté le 24/07/2008 - Dernière mise à jour: 04/08/2008
Vote: 8/10

Lavoro e dignità. Una volta erano i due cardini portanti della nostra esistenza, oggi sono ridotti ad utopie difficili da realizzare.
Penso sia questo il tema principale del nuovo cd dei Ned Ludd, alias Gianluca Spirito (voce, strumenti a corda ed altro) e Gianni Di Folco (fisarmonica, ma anche putipù).
Un album sofferto, lungamente atteso e che ha richiesto sia molto tempo per la lavorazione sia una nutrita schiera di musicisti (ben 35!) per farlo.
Tra i musicisti che hanno collaborato a questo stupendo lavoro (70 minuti di musica) troviamo Marino e Sandro Severini, ossia i Gang, alcuni musicisti irlandesi con strumenti locali annessi, le voci recitanti di Gigi Palla e Fabrizio Pagella (già visto all’opera nel cd ‘Resistenza’ degli Yo Yo Mundi), il percussionista Angelo Pinna e molti altri.
E’ un progetto che esplora in maniera magistrale il lavoro e le contraddizioni che vive oggi tale settore; nei testi si fa riferimento esplicito al precariato, ai lavoratori senza contratto, agli atipici, in pratica a tutti i lavoratori oppressi e sfruttati del mondo d’oggi.
Sono racconti che scaturiscono da esperienze personali e da situazioni che purtroppo si perpetuano ogni giorno in Italia e che, sia la politica sia i mass media, sembrano nascondere o mascherare.
Si tratta in sostanza, come dicono gli stessi Ned Ludd, di 15 working song su 15 anni di passi indietro.
Il cd parte con la title-track introdotta da un assolo di violino di Maria Letizia Beneduce e che poi prende corpo con la voce delicata ed angelica della scozzese Karine Polwart, che racconta in inglese il nesso tra lavoro e dignità; la canzone viene chiusa magistralmente dalla stupenda voce di Marino Severini che in italiano traduce le parole appena pronunciate da Karine e le frasi come “un lavoro senza dignità non è lavoro, è altro” o “un lavoro senza ferie retribuite, senza malattia pagata, senza regolare contratto non è lavoro, è altro” sembrano ancora accompagnare le considerazioni di tutti sul declino che sta attraversando il mercato del lavoro.
Oltre a dare il titolo all’album, è sicuramente la canzone che meglio esprime la situazione del lavoro oggi in Italia.
Si sottolinea soprattutto come la precarietà è spesso sinonimo di insicurezza ed impossibilità nella progettazione del futuro e come tale condizione influenzi totalmente la dignità dell’essere umano.
Si prosegue poi con un’altra canzone-manifesto, ossia ‘Che tempi’, dove in romano le voci di Gianluca Spirito e Nazareno Curci ci raccontano episodi di puro delirio lavorativo come licenziamenti ingiustificati, sfruttamento dei lavoratori precari ed altro.
Si continua con ‘Chiuso per sciopero’ e ‘Buon Natale’, canzoni che ancora una volta calcano la mano sui tempi pazzeschi che stiamo vivendo; nella prima, spazio a Red Zapata alla voce e Sandro Severini all’inconfondibile chitarra elettrica, mentre nella seconda da apprezzare la voce recitante di Gigi Palla e la malinconica fisarmonica di Gianni Di Folco accompagnata sia dal lamento e dal bouzouki di Gianluca spirito che dalla cornamusa irlandese di Tiarnan O’Duinnchinn.
Dopo si riprende con la corale ‘A zero ore’ (titolo anche del precedente album dei Ned Ludd) in cui spiccano le voci di Marino Severini, Dino Parente e Gianluca Spirito insieme a Sandro Bartolucci che fa la parte del manager bastardo.
Sulla falsariga della precedente si va avanti con ‘Risorsa umana’ dove sono da apprezzare le voci femminili di Cristina Gentili e delle bambine Elisa ed Elena.
Dopo ‘Pronto per la corsa’ ed ‘Il volo’ (dove spicca la voce recitante di Fabrizio Pagella) è il  turno di ‘Se 36 ore’, dove i Ned Ludd ribadiscono e sostengono le 30 ore settimanali a parità di salario.
Si avanza con il ritmo incalzante e movimentato di ‘Oggi hanno firmato’ con mandolino, ciaramella, fisarmonica e cornmamusa a farla da padroni e a ricordarci che la musica popolare è viva e lotta insieme a noi.
Ci si avvia così alla fine e si chiude col botto con ‘Olanda ‘74′, dedicata al gioco d’attacco della nazionale orange di quegli anni ed impreziosita da un cameo di Marino Severini e dalle percussioni del bravo Angelo Pinna.
Dopo la strumentale ed energetica ‘Alla riscossa’, è ancora il turno di Marino Severini che duetta con un Gianluca Spirito in grande forma sulle note di ‘Sesto San Giovanni’, una delle canzoni più belle ed operaie dei Gang.
La canzone rifatta con ampio spazio dato a violino, viola e violoncello mette letteralmente i brividi.
La penultima canzone è ‘Another kind of love song’, dove la bella Karine Polwart dà sfoggio del suo stupendo talento vocale facendosi accompagnare solamente dalla sua chitarra acustica.
Il disco si chiude con ‘Distinti saluti’, dedicata a Joe Strummer, in cui vi è una breve presentazione di tutti i musicisti che hanno partecipato al cd.
Sono straconvinto che questo lavoro sarà sicuramente piaciuto anche a Paolo Mozzicafreddo che l’ha ascoltato da lassù; questa recensione è anche e soprattutto per lui.

Ned Ludd - Lavoroedignità

Ned Ludd

Lavoroedignità

Cd, 2007,
Genre: Rock

Tracks:

  • 1) Lavoro e Dignità
  • 2) Che Tempi!
  • 3) Chiuso Per Sciopero
  • 4) Buon Natale
  • 5) A Zero Ore
  • 6) Risorsa Umana
  • 7) Pronto Per La Corsa
  • 8) Il Volo
  • 9) Se 36 Ore
  • 10) Oggi Hanno Firmato
  • 11) Olanda '74
  • 12) Alla Riscossa
  • 13) Sesto San Giovanni
  • 14) Another Kind Of Love Song
  • 15) Distinti Saluti

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