Ned Ludd: monografia

Posté le: 23/09/2008


I Ned Ludd (Ned Ludd è la persona da cui prese il nome il movimento del luddismo; l'episodio che inspirò la trasformazione di questo uomo comune del XVIII secolo nell'eroe ottocentesco del proletariato fu la distruzione da lui compiuta di un telaio meccanico in uno scatto di rabbia, che sarebbe avvenuto nel 1779) si formano nel 1987 grazie alla volontà ed alla intuizione di Gianluca Spirito e Gabriele Friscia; a loro due si aggiunge successivamente anche Tonino De Sisinno.
I primi due hanno una formazione prettamente rock e reggae mentre l’ultimo arrivato ha una passione per la musica jazz, ma con la formazione del nuovo gruppo cerca di esplorare, così come gli altri due, le strade tortuose del rock.
Con un’impronta rock registrano due Demo: il primo, intitolato ‘Damned Jenny’, registrato al Mama Dog di Roma ed il secondo, nel quale si intravedono arrangiamenti acustici che si avvalgono di strumenti come bouzouki, armonica e contrabbasso.
Dopo queste prime due registrazioni Gabriele Friscia e Tonino De Sisinno decidono di abbandonare il gruppo.
Negli anni ’90 si formano i nuovi Ned Ludd che cambiano sonorità e decidono di intraprendere la strada dei testi diretti in italiano, della musica acustica e soprattutto di una miscela musicale particolare che mischia la musica popolare italiana e celtica con l’attitudine punk da sempre presente nel gruppo.
Nel 1995 entra in pianta stabile nel gruppo Gianni Di Folco alla fisarmonica, che ancora oggi forma con Gianluca Spirito i Ned Ludd veri e propri.
Sempre nel 1995 comincia quindi a delinearsi la formazione allargata che comprende strumenti come violino, batteria, fisarmonica, basso, mandolino e bouzouki.
Nel 1996 autoproducono un altro Demo chiamato ‘Tiranaria’ che comprende le seguenti 4 canzoni: ‘Tiranaria’, ‘Campione del mondo’, ‘Mimmo e Walter’ ed ‘Italia’91’.
Nel 1998 esce il primo cd vero e proprio dal titolo ‘A zero ore’, formato da 15 canzoni e da una settantina di minuti di musica.
Nel cd i temi che vengono affrontati sono molteplici: si va dal lavoro e i suoi problemi (‘La danza della disoccupazione’, ‘Uomini socialmente inutili’) alla politica corrotta del tempo, ossia degli anni ’90 (‘Italia ‘91’, ‘Giullari’) fino a toccare la risorsa della disabilità (‘Campione del mondo’) con testi espliciti alternati ad inserti strumentali (‘Se lavora pè vive o se vive pè lavorà?’, ‘The mist covered mountains’, ‘Joseph Lawther/Monique Van Der Goor’)
In questo cd la formazione dei Ned Ludd è la seguente: Gianluca Spirito (voce, mandolino, bouzouki, chitarra acustica, bodhran, armonica), Gianni Di Folco (fisarmonica, cori), Mauro Nota (basso, cori), Franco Casentini (mandolino, chitarra classica, cori), Tonino De Sisinno (batteria, cori); con loro suonano anche molti ospiti tra cui Maurizio Fumenti (chitarrista dei Cellophane Flowers e presente alla chitarra acustica in ‘Ned Ludd’), Marco Fabbri (violinista italiano gran divulgatore della musica irlandese, presente al violino in ‘Dannata Jenny’), Gabriele Friscia (fondatore originario, suona contrabbasso e palmas), Ian Lawther (suonatore inglese di cornamuse presente anche con un paio di brani nell’album) ed il coro di Ned Ludd formato dai componenti del Coro Polifonico “Diego Carpitella”.
Successivamente entra stabilmente nel gruppo il batterista e percussionista Angelo Pinna, che vanta esperienze nei Green Rose, nei Kim Squad e nei Rouge Dada.
Nel 1999 i Ned Ludd partecipano alla compilation Mp3 di Rockit e soprattutto alla compilation ‘Combat Folk’ edita dal Mucchio Selvaggio; in quest’ultima sono presenti con due brani inediti ‘Nessuna pietà’ e ‘O ricco o fortunato’.
Nel 2000 entrano nel gruppo anche il chitarrista Nazareno Curci (leader delle Nuove Officine Rumori) ed il batterista Fabrizio La Fauci.
Nel luglio 2000 esce il secondo volume della compilation Combat Folk.
Nel 2001 l’album ‘A zero ore’ viene ristampato e distribuito da Ethnoworld.
Nel 2007, dopo molti anni di gestazione, esce il secondo cd, sempre autoprodotto e distribuito da Goodfellas, intitolato ‘Lavoro e dignità’, formato da 15 canzoni e 70 minuti di grande musica.
Questo secondo cd è totalmente incentrato sul lavoro e sui suoi numerosi problemi e le sue contraddizioni che si vivono in questi anni difficili; si può definire un concept album focalizzato sui due cardini, lavoro e dignità, sempre più in estinzione in questi anni.
Anche qui i testi sono espliciti e la musica è un misto di musica popolare italiana e celtica con la solita attitudine punk da cui i Ned Ludd partono.
I testi affrontano in maniera netta e decisa il problema del lavoro (‘Che tempi’, ‘Lavoro e dignità’, ‘Sesto San Giovanni’), dei licenziamenti od esuberi (‘Buon Natale’, ‘A zero ore’), del linguaggio aziendale malato ed imbastardito (‘Risorsa umana’), della sfida al lavoro moderno (‘Pronto per la corsa’), del problema annoso dei morti sul lavoro (‘Il volo’), dell’ambiguità e non rappresentatività del Sindacato (‘Oggi hanno firmato’), della proposta delle 30 ore settimanali a parità di salario (‘Se 36 ore’) e della riscossa della classe lavoratrice (‘Olanda ’74 e ‘Alla riscossa’).
Il cd, prodotto in collaborazione con Mauro Munzi, presenta ben 35 musicisti tra cui:
la scozzese Karine Polwart, vincitrice con i suoi 2 album dei BBC Folk Awards, Marino e Sandro Severini dei Gang, lo scozzese Aidan O’ Rourke, miglior musicista scozzese del 2006 e attuale membro del trio scozzese Lau, Massimo Ghiacci dei Modena City Ramblers, il canadese Mattie Foulds, batterista e produttore, Giuseppe De Trizio dei Radicanto, Maria Letizia Beneduce, violinista attualmente nell’orchestra di Ennio Morricone, Alessandro Mottaran dei BEV, Gianluca Zammarelli, Gianni Berardi, Felice Zaccheo, tra i principali protagonisti della musica popolare nel Lazio e molti altri.
Dopo l’uscita dell’album i Ned Ludd ricevono molte critiche positive (ottengono recensioni sul Buscadero, sul Mucchio, su Rockerilla e Dj Princefaster lo giudica come il miglior album del 2007) e partecipano a molti festival con la seguente formazione base che prevede: Gianluca Spirito (voce e strumenti a corda), Gianni Di Folco (fisarmonica), Angelo Pinna (batteria e percussioni), Felice Zaccheo (mandola, mandolino), Claudio Merico (violino), Alessandro Mazziotti (zampogne) e Gianni Berardi (tamburi a cornice).

Ps. Ringrazio Gianluca Spirito per la preziosa collaborazione.