MG66

In the House of Liv

Critique
Posté le 31/01/2012
Vote: 5.5/10

Ad una prima impressione, considerando la copertina, tutto mi sarei immaginato ma non che gli MG66 proponessero un miscuglio di thrash/ hardcore/ crossover. In the House of Liv si distingue per essere l’esordio di questi giovani trentini in attività sin dal 2007 e se l’artwork potrebbe sviare, facendo presagire ad un ascolto di puro southern rock, la band ci stupisce. Le maggiori influenze riscontrabili arrivano dal groove metal, parzialmente dal thrash e molto dall’hardcore.

I ritmi sincopati e le chitarre che si lanciano attraverso svariati stop and go sono le caratteristiche presenti in My Strenght e In the House of Liv. Accostabili persino agli Extrema si fine anni 90, i nostri musicisti sciorinano suoni compatti e puliti per un risultato tutto sommato gradevole. La voce roca ma potente di Robert si sposa bene con un genere raramente veloce. Gli stacchi acustici servono per spezzare l’andamento martellante degli strumenti ed il solismo delle chitarre è molto utile a produrre melodia in dosi perfette. Le influenze thrash metal vengono a galla con la tagliente e veloce To the Core (Hate You…) anche se sovente le infiltrazioni groove ne rallentano l’andamento, cosa evidentissima anche nella successiva Nostalgia Kills. Ritmi marziali e voci fortemente debitrici al metalcore fanno tornare in mente anche i più moderni Darkane mentre solamente l’inizio di Living my Life mostra cadenze country per poi trasformarsi in una sorta di ballata dal mood molto strano, pronto ad esplodere in influenze thrash metal moderne per il finale.

La ultra Panterizzata I Will, I Can continua il disco tra ritmi sincopati, moderni e derivativi. Shut Up!!! si diletta in un thrashcore metal moderno tra intervalli pregni di sintetizzatori, voci campionate ed improvvise accelerazioni, mentre la darkeggiante Double Minded chiama in causa i peggiori Kreator di Outcast in una scialba continuazione di disco. Il richiamo ai Metallica di fine anni 90 è palese in Dead End Railway ed il disco si chiude poco dopo grazie alle influenze groove di Fire, debitrice ai Machine Head o Bullet for my Valentine e a tutta questa corrente di metal moderno. Il lavoro di per sé, non è male ma l’originalità sta a zero e più canzoni risultano piatte come sogliole. Anche qui, consiglio alla band di allontanarsi dalle loro band preferite e cercare di fare qualcosa di più personale. Le potenzialità ci sarebbero… Vedremo.

MG66 - In the House of Liv

MG66

In the House of Liv

Cd, 2008, Autoproduzione
Durée totale: 47:07

Genre: Thrash metal

Tracks:

  • 1) My Strength (04:27)
  • 2) In The House of Liv (05:31)
  • 3) Nostalgia Kills (03:47)
  • 4) To the Core (Hate You...) (04:40)
  • 5) Living My Life (06:42)
  • 6) I Will, I Can (04:57)
  • 7) Shut Up!! (04:40)
  • 8) Double Minded (04:12)
  • 9) Dead End Railway (04:38)
  • 10) Fire (03:33)

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