Mauro Pelosi - Il signore dei gatti

Suivre texte "Il poeta"

Lp , 1979 ,
Moriva ogni sera in un quarto di pollo di rosticceria ormai da dieci anni ed ogni mattina al cantare del gallo, al suonar della sveglia - diceva - "Questa volta non m'alzo" ripeteva agli amici: "Quando, quando sarò grande io farò" - diceva - "il poeta" Poi forse per sbaglio o per cattiveria qualcuno gli disse: "Non ricordi hai quarant'anni, gli occhi e le perle ingialliscono e i sogni diventano sempre più opachi" e lui sorrideva come, come chi è sicuro "Io farò" - diceva - "il poeta". "Ha risposto al mio annuncio sul giornale, di lei ho una foto e un ricciolo biondo, è la mia donna, è la mia donna. Ha un diploma e gli occhi di giada, la mia età e la voglia ancora d'amare, è la mia donna, è la mia donna, la sposerò in gennaio". Dormiva da sempre in un letto in pensione e gli occhi alla finestra si fermavano giù in cortile, aveva disegnato sul muro una collina verde, ma gli avevano detto: "Ripagherà tutto". Le illusioni son vere a volte si toccano con le mani e una camera in affitto diventa un granaio Sua madre ingiallita nell'album di famiglia, accanto alla radio, ricordava la guerra E un uomo col fucile in spalla e lo sguardo fiero, lo sguardo da padre, nel silenzio pensava: "Quando, quando sarò grande io farò" - diceva - "il poeta". "Ha risposto al mio annuncio sul giornale, di lei ho una foto e un ricciolo biondo, è la mia donna, è la mia donna. Ha un diploma e gli occhi di giada, la mia età e la voglia ancora d'amare, è la mia donna, è la mia donna, la sposerò in gennaio"